IL SECOLO D’ORO DELLA MUSICA A NAPOLI
per un canone della scuola musicale napoletana del ‘700
Diana Edizioni, 2019
presentazione del piano dell’opera (3 volumi)
a cura di
Lorenzo Fiorito
interventi di
Lorenzo Mattei
Attilio Cantore
Negli ultimi anni stiamo vivendo una felice renaissance della grande eredità del Settecento musicale a Napoli; numerose iniziative, convegni e concerti in Italia e nel mondo, propongono con frequenza sempre maggiore all’attenzione del pubblico i compositori di quel periodo, attorno ai quali c’è però ancora molta confusione riguardo a chi dovrebbe essere considerato di primaria importanza e chi meno.
Questi volumi propongono la costruzione di un possibile canone per il “Secolo d’oro” della musica napoletana, dove per canone intendiamo una scelta di autori e opere da includere stabilmente nelle nostre coordinate culturali.
Nei tre volumi sono perciò proposti musicisti che riteniamo degni di essere inseriti in ogni storiografia musicale che riguardi quel periodo, scelti sia per la loro preminenza artistica che per la loro rappresentatività e per le influenze che hanno esercitato nei vari contesti in cui hanno operato.
L’opera è rivolta ad esperti ma anche a semplici appassionati, e vuole essere uno strumento di conoscenza e di approfondimento della grande storia della “Scuola napoletana” del XVIII secolo; abbiamo cercato dare di essa una lettura organica, attraverso la proposta di un canone, ovvero di un compendio dei compositori più importanti e influenti che l’hanno resa celebre, partendo dal contesto storico-sociale e culturale in cui è nata e si è diffusa nel resto del mondo l’arte di personalità che vanno da Francesco Provenzale a Domenico Cimarosa, passando per Scarlatti padre e figlio, Durante, Vinci, Feo, Leo, Pergolesi, Jommelli, Piccinni, Porpora, Paisiello, Hasse, ecc.
Ogni contributore ha redatto una presentazione del compositore a lui affidato, con le informazioni biografiche, gli studi, le influenze ricevute e quelle esercitate, lo stile e le innovazioni musicali, una scelta ragionata delle opere e delle relative incisioni, la bibliografia essenziale. In questo modo, il lavoro si presenta come una guida all’ascolto del repertorio barocco e classico del ‘700 napoletano, che si presta bene alla consultazione da parte dello studioso, ma anche del semplice appassionato. C’è infatti un duplice livello di lettura dell’opera: da un lato informazioni essenziali (spesso di primissima mano o inedite) per gli studiosi, note biografiche e scelta di opere “imperdibili”, dall’altro il taglio divulgativo per interessare anche i non addetti ai lavori.
Alcuni dei nomi proposti non sono certamente familiari al grande pubblico, ma è appunto questo l’assunto di partenza: far conoscere chi merita di essere riscoperto, essendo finora rimasto in ombra. Nei tre volumi (nel nostro “canone”) è presente dunque chi è già famoso al grande pubblico, ma anche chi lo è meno o non lo è affatto, ed invece ha avuto un ruolo importante e deve diventare “riconoscibile”.
Il discorso resta naturalmente aperto, ma sono convinto che un passo deciso verso la creazione di un principio ordinatore per la conoscenza dei compositori che hanno rappresentato al meglio lo spirito e la rilevanza della Scuola Napoletana, era assolutamente necessario.
Web:
www.giovannipaisiellofestiv...