Torna "Giri di pensiero", primo appuntamento con Tomaso Binga
Incontri culturali
Tomaso Binga, Martin Margiela, Kenji Takagi, Kiasmo e Sofie Royer: sono i grandi nomi intercettati per la rassegna “Giri di pensiero”, entusiasmante progetto curato e organizzato da Spazio Murat, grazie al contributo di Banca Popolare di Bari, che prevede una serie di incontri, declinati in diversi format (talk, spettacoli, proiezioni, laboratori) che vedranno protagonisti assoluti personalità di spicco nell’ambito dell’arte, della danza, della moda, della musica e del design. Primo appuntamento il 18 ottobre alle 18 con Tomaso Binga (alter ego di Bianca Pucciarelli). La rassegna si chiuderà il 27 dicembre con il dj set di Sofie Royer.
Spazio Murat conferma con questa terza edizione del progetto di voler diventare sempre più centro nevralgico delle arti a Bari, permettendo, attraverso gli incontri, scambi e contaminazioni di idee, esplorazioni e condivisioni di ricerche, condotte nelle varie discipline, con l’intento di renderne visibili le relazioni. L’estro e l’immaginazione faranno poi il resto. Per riuscire al meglio nell’intento, “Giri di Pensiero” si pone come una rassegna che intercetta esperienze italiane e internazionali, tra le più note nei vari settori.
Un’artista che ama provocare, a partire dal suo nome, e che fa anche dei ribaltamenti semantici e di genere le sue cifre artistiche. Il 18 ottobre si potrà assistere presso Spazio Murat a un talk con performance a cura della stessa artista.
Bianca Pucciarelli, in arte Tomaso Binga, è una donna energica che a partire dagli anni Sessanta ha attraversato il mondo dell’arte facendosi spazio con le sue opere dirompenti, basate soprattutto su attività di desemantizzazione e risemantizzazione dei codici linguistici. I suoi lavori evocano ancora oggi nuove forme di vita e servono a indagare le questioni di genere, a scardinare le gerarchie e il potere patriarcale del linguaggio e dei meccanismi di storicizzazione. Recentemente ha avviato una collaborazione con la maison Dior: a fare da cornice alla sfilata prêt-à-porter Autunno-Inverno 2019-2020, intorno c’erano le sue opere, un inno al femminismo e al femminile.
Di lei e della sua volontà di imporsi nel mondo come artista al di là di ogni stereotipo afferma: “Il mio nome maschile gioca sull’ironia e lo spiazzamento: vuole mettere allo scoperto il privilegio maschile che impera anche nel campo dell’arte. È una contestazione, per via di paradosso, di una sovrastruttura che abbiamo ereditato e che come donne vogliamo distruggere.” Sesso, età, nazionalità, non devono essere delle discriminanti. L’artista non è un uomo o una donna ma una PERSONA. “Il mio alter ego, Tomaso, è un richiamo diretto a Filippo Tommaso Marinetti (con una sola “m” per caduta di una costola) e a una stagione dell’arte italiana quanto mai viva e vivace.”
Bari (Bari)
Spazio Murat
Piazza del Ferrarese - Centro storico di Bari
ore 18:00
ingresso libero
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