Sport e diritti umani è un binomio possibile?
Incontri culturali
Sport e diritti umani è un binomio possibile? Venerdì 25 ottobre (ore 15 – ingresso libero) alle Officine Cantelmo di Lecce al Festival Conversazioni sul Futuro proveranno a dare una risposta il segretario nazionale dell’Usigrai Vittorio Di Trapani, la voce storica di Tutto il calcio minuto su minuto Riccardo Cucchi, il portavoce italiano di Amnesty International Riccardo Noury, il giornalista e vicepresidente Sport4Society Luca Corsolini e l’esperienza di Calcio Senza Confini.
L’incontro, moderato da Gabriele De Giorgi (LeccePrima.it) – valido, grazie alla collaborazione con l’Ordine dei giornalisti della Puglia, per il rilascio dei crediti formativi obbligatori – partirà dalla richiesta congiunta di Usigrai e Amnesty International Italia indirizzata alle società di calcio della Juventus e del Milan con l’esortazione a non giocare la finale di Supercoppa Italiana prevista in Arabia Saudita.
“Nonostante la grande campagna di comunicazione messa in campo dal governo saudita per accreditare un paese impegnato nelle riforme la situazione dei diritti umani rimane estremamente preoccupante”, si legge nella nota. “Le attiviste che avevano promosso le campagne su quei temi languono in carcere”.
Si parlerà anche della ventinovenne iraniana Seher Khodayari, morta a settembre in seguito alle gravi ustioni riportate. La giovane si era data fuoco per protesta, infatti, dopo essere stata processata e condannata a sei mesi di carcere per essere andata allo stadio violando un divieto in vigore nel suo Paese.
Grandi polemiche ogni anno suscita il Gran Premio di Formula 1 del Bahrein, paese che non rispetta diritti civili e umani elementari. Questo solo per fare qualche esempio. Ma l’incontro farà anche il punto della situazione della recrudescenza del razzismo in Italia. Sono all’ordine del giorno insulti e cori contro calciatori di colore. Per fortuna il mondo dello sport reagisce e la Roma ha “daspato” a vita un suo tifoso reo di aver offeso sui social il calciatore Juan Jesus.
Da qualche giorno, tra l’altro, ha preso il via la seconda edizione del premio “Sport e diritti umani“, indetto da Amnesty International Italia e Sport4Society per riconoscere gesti simbolici o concreti in favore dei diritti umani nell’ambiente sportivo. Fino al 31 gennaio 2020 sarà possibile segnalare all’indirizzo info@sportedirittiumani.it un/un’atleta, una squadra o un gruppo sportivo che in Italia, nel corso del 2019, si sia reso protagonista di un gesto pubblico, di una presa di posizione, di un’azione coerente coi valori positivi dello sport, contribuendo dunque alla promozione della cultura dei diritti umani nel nostro paese. Il premio Sport e diritti umani è stato conferito nel 2019 al cestista italiano Pietro Aradori che gioca nella Fortitudo Bologna e in Nazionale.
Lecce (Lecce)
Officine Cantelmo
Città universitaria Viale De Pietro
ore 15:00
ingresso libero
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