"2002, la seconda odissea" di Douglas Trumbull
Cinema
LUNEDI' 4 NOVEMBRE 2019
- Alle 21.00 presso il Circolo Arci "Resilienza" (Viale Giovanni XXIII, 201, Bitonto)
Rassegna cinematografica nata dal "Progetto letterario e multimediale "PROXIMA CENTAURI", a cura di Grazia Liso
Il progetto letterario e multimediale "PROXIMA CENTAURI" si propone di esplorare liberamente vari stili e generi di scrittura, come sci-fi, distopia, fantasy o altri, con l'intento di approfondire in maniera inusuale temi come l'alterità, la differenza, la molteplicità, l'unicità irriducibile dell' identità, i diritti dell'Altro, qualità e realtà troppo spesso confinate in facili recinti ideologici o semplicemente respinte e negate, misconosciute.
Un esercizio di umiltà e rimessa in gioco a più livelli, come esseri umani e come portatori di consapevolezza, anche nello stupore infantile e nell'approssimazione di nuove scoperte che scavano nel nostro senso di incertezza e autorelativizzazione.
1° Appuntamento
Ci sarà la visione del film: "2002, la seconda odissea" di Douglas Trumbull
Con Bruce Dern, Cliff Potts, Jesse Vint, Ron Rifkin, Mark Persons, Cheryl Sparks, Larry Whisenhunt. Fantascienza, durata 89 min. - USA 1971
Nell'anno 2002 sulla Terra si è estinta qualsiasi forma di flora e di fauna. Quello che restava del mondo animale e del mondo vegetale è stato da tempo sradicato e trasferito, per fini di studio, su immense piattaforme spaziali dove gli scienziati hanno ricreato all'interno di enormi cupole trasparenti le necessarie condizioni ambientali terrestri. Lowell Freeman, custode della Valley Forge, una delle astronavi-serra ormeggiate ai confini del sistema solare, ha fatto dell'incarico di preservare il patrimonio naturale affidatogli la ragione della propria esistenza e vive in totale simbiosi con quel perfetto ecosistema, aiutato nella quotidiana manutenzione da tre simpatici robottini giardinieri, soprannominati Qui, Quo e Qua (Huey, Louie e Dewey in originale), come i nipoti di Paperino. Un brutto giorno, però, dal pianeta madre a causa di speculazioni economiche gli viene comandato di riconvertire la piattaforma in stazione commerciale e di distruggere quanto conserva. Freeman si ribella, e dopo aver ucciso i suoi compagni propensi ad accettare la nuova politica, inscena un'avaria per sottrarsi al controllo dei superiori e dirige l'astronave con il suo prezioso carico oltre l'orbita di Saturno. Durante la fuga uno dei robot viene distrutto ed un altro gravemente danneggiato e l'uomo, consapevole dell'impossibilità di fuggire, sgancia tutte le cupole, affidando l'ultima al robot superstite, nella speranza che quell'isola di vita, piccola ma autosufficiente, alla deriva nello spazio come un messaggio in una bottiglia gettata nell'oceano, possa essere trovata, chissà dove e chissà quando, da qualcuno che ne sappia fare un uso migliore.
Ingresso libero
Bitonto (Bari)
Resilienza
Viale Giovanni XXIII, 205
ore 21:00
ingresso libero
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