Il maestro
Leonardo Viola sarà impegnato a
Lecce in un altro
evento culturale per esporre le sue ultime tele insieme a
Giovanni Russo, ceramista e pittore di fama internazionale. La mostra dei due artisti coincide con il periodo delle festività natalizie, immergendosi nell’atmosfera gioiosa di luci e profumi tipicamente invernali.
Dal
21 dicembre al
6 gennaio la mostra sarà aperta al pubblico, orario 10-13/16.30-22.30, presso la storica
Società Operaia Galleria Maccagnani in Corso Vittorio Emanuele II, ad un passo da piazza Sant'Oronzo, nel cuore della città dei ricami barocchi.
In questo scenario suggestivo si collocano i dipinti di Viola e le ceramiche di Russo che hanno trovato
nell’arte un punto di incontro e di amicizia e ciò dimostra che all’interno del
discorso artistico possono dialogare generi diversi e stilemi personali.
Viola ha appena concluso una
personale a
Cisano Bergamsco (Bg) dove le sue creazioni hanno avuto un forte riscontro di pubblico, dando risalto all’ultimo approdo della sua ricerca espressiva. Si è misurato con una
categoria astratta risultato di una evoluzione continua, frutto di passione e curiosità instancabili che destano sempre meraviglia. Si tratta di
sculture lignee su acrilici che evocano tutto il potere della materia e la plasticità delle figure in altorilievo.
Leonardo Viola copre un ventaglio molto ampio di
soggetti pittorici, passando attraverso differenti prove stilistiche: pittura contemporanea e classica, marine, figure umane, nature morte, e paesaggi. Ha esposto in tutta Italia e all’estero, a Parigi, Montecarlo, Denver (Colorado-Usa). I paesaggi naturali di Viola, in sintonia con i maestri
Impressionisti e i
Neoplastici come
Piet Mondrian, sono di tutti, tutti si riconoscono, perché sono
paesaggi dell’anima.
“
Questo paesaggio l’ho già visto. È come se tornassi a casa”. È questa l’impressione delle persone che sostano davanti ai dipinti di Viola, in campo da 40 anni, allievo di
Luca Vernizzi dell’Accademia di Belle Arti Di Brera (Milano). Sono francesi, svizzeri, americani, salentini e vedono qualcosa che appartiene alla loro identità, che è l’universalità dell’arte.
Un dipinto di Viola è stato scelto dalla
Casa Editrice Il Raggio Verde come simbolo ed immagine guida del concorso nazionale di narrativa 2019 "
Il Mare in una stanza". Viola descrive il suo mare con queste parole: “Un mare che inonda, che ingloba e che poi “scarica” la sua vivacità
al di là dei vincoli architettonici (figurativamente quelli umani)”.
L’abbraccio del
mare è speculare a quello del cielo, rappresentando, secondo l’interpretazione psicoanalitica di
Sergio Martella,
analista freudiano, la figura del
padre ed il suo
amore fondamentale per lo
sviluppo affettivo e sociale dei figli: “Mare, sole e cielo sono
archetipi del padre”, precisa Martella.
Nei paesaggi di Viola sono presenti tutti gli
elementi fisici come in una cosmogonia sui miti riguardanti le origini della vita e dei corpi celesti: la terra, il cielo, le montagne e il mare indicano la
dialettica e la
compenetrazione tra elemento
paterno e
materno.
La luna, che tanto peso assume nella poetica di Viola, è il
simbolo filiale, si colloca proprio al centro del rapporto con la sua forza soggettiva, tanto da agire sulle maree e condizionare la vita di molte specie viventi, regolandone il ciclo riproduttivo e i periodi di caccia.
Ancora la psicoanalisi ci fa comprendere che
l’uomo è in stretta relazione con il suo ambiente fisico-naturale dove tutte le parti sono interdipendenti, in una totalità olistica. Ciò significa, afferma
Sergio Martella, che “
lo sviluppo dell'uomo è un
processo che è prima
fisico, quindi
corporeo in sintonia con la
fisica, ovvero l'ambiente fisico, che poi diventa
fisiologico e
affettivo”.
Le opere di
Leonardo Viola, dunque, contengono un messaggio universale che viene trasmesso in modo
inconscio. Sopratutto di fronte alle
visioni di Leonardo Viola viene da pensare allo
stupore di chi apre gli occhi a un primo mattino con la grazia di un adulto che rimane sempre se stesso, e rimane ad ascoltare, il silenzio delle cose.
Articolo e comunicazione giornalistica a cura di Michela Maffei
____________________________________
______
Leonardo Viola nasce a San Giovanni Rotondo (Foggia) nel 1949. Dopo gli studi classici si trasferisce in terra bergamasca. Collabora come giornalista a L'eco di Bergamo, approfondendo nel contempo tecniche e conoscenze artistiche presso studi di Maestri lombardi. Dopo la laurea in Sociologia frequenta la Scuola-Artefici dell'Accademia di Belle Arti di Brera. Hanno scritto di lui numerose testate tra cui il Corriere della Sera, Il Sole 24 ore, Stampa Romana, il Confronto culturale, Nuovoquotidiano di Puglia, Seilatv. Il giornalista Raffaele Polo ha firmato “Rapsodie di memorie… in acrilico” in cui racconta la storia di Nardino (Leo-Nardino) appassionato colorista e poeta spirituale.
Web:
www.facebook.com/leonardo.v...