Gramigna la Poesia che infesta – la semina - rassegna di poesia
Incontri culturali
Secondo la leggenda, durante la creazione del mondo, Dio diede origine a tantissime famiglie di piante tra cui quella delle graminacee: il grano utile per fare il pane, il riso coltivato nelle zone paludose delle pianure, l'avena, l'orzo e il granturco utilizzati per nutrire gli animali ed infine la gramigna che era la più bella, la più rigogliosa, di tutte le piante. La gramigna però, consapevole della propria bellezza, diventava sempre più superba. Una notte, buia e tenebrosa, mentre uomini e animali dormivano tranquilli passò sopra i campi e i boschi il diavolo avvolto nel suo mantello nero come la pece. Il demonio andava in cerca di esseri malvagi da portare all'inferno e, quando fu sopra la pianta di gramigna, sentì la superbia che emanava, così, per farla morire, le gettò addosso una manciata di cenere ancora rovente. La pianta, terrorizzata, per non farsi colpire, penetrò sotto terra allungando e ramificando enormemente le sue radici. Da quel giorno la gramigna strisciò con il fusto sul terreno diventando infestante e dannosa per le altre piante, tanto che l'uomo la chiamò "zizzania", la strappò e la bruciò come un'erbaccia. Il Creatore però ne ebbe compassione e rese utili le sue radici. Infatti, la gramigna, anche se malvista, possiede numerose virtù.
Proprio come la zizzania la poesia minacciata dal sistema del profitto e del capitale allunga le sue radici nei nostri cuori per infestare la nostra vita e donargli quel tocco di bellezza superba e onirica che spicca in un mondo che corre verso l’omologazione globale.
All’interno della rassegna verrà data voce a giovani penne attraverso la presentazione di libri di poesia o scritti da poeti e scopriremo come il potere salvifico della poesia possa farci levare il capo per gridare: “io esisto”, qui dove l’esistenza stessa dell’essere umano è divenuta un lusso da pagare a caro prezzo.
Domenica 12 - ore 18.30
''santificare le feste'' di Mario Badino - End Edizioni“
terza pubblicazione di Mario Badino, poeta e insegnante, originario della Valle d’Aosta, ma trasferitosi in Puglia. «Santificare le feste» è un invito a dare valore ai momenti della vita, «quelli quotidiani, quelli di gioia», «quelli che per distrazione lasciamo svanire tra le dita». Il libro parte da una serie di poesie “civili” , incentrate sui temi delle migrazioni, del razzismo, della guerra, per venire poi a toni e argomenti più esistenziali, lasciando spazio all’ironia e ai sentimenti più intimi.'Un piccolo prontuario per tenere gli occhi aperti sugli avvenimenti della vita, le cose importanti e quelle quotidiane, quelle che troppo spesso lasciamo evaporare con il tempo. Un grido di dolore contro le ingiustizie del presente, crudele e imbellettato. Una collezione di versi stralunati, ma non per questo innocui, e uno sguardo originale sul mondo.
Ironiche e dolenti, le poesie di «Santificare le feste» invitano a custodire la gioia, e allo stesso tempo conducono lo sguardo di chi legge, o ascolta, sui processi di confinamento dell’umano, sull’ingiustizia dilagante, sui nuovi untori dell’odio.''
Bari (Bari)
Gramigna
Via Adige 34
ore 18:30
ingresso libero
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