A Lecce, ad Asfalto Teatro, arriva
Il Leone di San Cosimo, assieme a tutti gli altri animali dello zoo del santuario in provincia di Brindisi, dopo le bestie dello spettacolo con la regia di Aldo Augieri. Questo nuovo spettacolo, scritto e diretto da Giuseppe Vitale e che vanta finora trentotto repliche, ha come sottotitolo
Una storia vera, un tuffo negli anni settanta ed è un racconto intervallato dalle canzoni di Paolo Carone eseguite dal vivo per la prima volta dall'attesissima band dei Sinthonica. L'appuntamento è per
sabato 22 Febbraio 2020 ad Asfalto Teatro in via Dalmazio Birago, 60 alle ore 21.
Il leone, ovviamente, è solo immaginario e vive assieme all'ippopotamo, vera star di tutto lo zoo, allo scimpanzé e a tutti gli illustri ospiti del caravanserraglio nelle parole dell'attore Vitale che rievoca ricordi della sua infanzia tra la fine degli anni settanta e gli inizi degli ottanta. E le domande che vengono rivolte più o meno direttamente agli spettatori suonano più o meno in questo modo:
"Che storia ha quella casa che ti piace e che vedi spesso e che magari ti ricorda qualcosa, anche se non conosci chi l’ha abitata o chi ci vive ancora adesso? Che odore hanno i mobili antichi? Che facevano i bambini prima di Internet, all’epoca di cartoni animati ora noti solo agli appassionati come Goldrake, Mazinga Zeta o dei telefilm americani?"
Le vicende, narrate come se si trattasse di un film, vertono attorno ad un bambino che all’inizio della storia ha tre anni nel 1977. Quindi è una soggettiva di un tenero fanciullo, fino ai sei anni di età, in cui con gli occhi del sogno sono interpretati e narrati i tanti fatti che avvenivano nel
microcosmo del Santuario dei Santi Medici a Oria (Br). Ne esce un affresco storico che fa comprendere, a quaranta anni di distanza, i tanti passaggi che in quel periodo sono avvenuti e tutti quelli che assistono allo spettacolo si indentificano, in un modo o nell’altro, in qualche ricordo legato a quel posto, meta da sempre di pellegrinaggio.
La performance che fa tanto divertire e che altrettanto fa pensare, ha come protagonista un bambino, dunque, che reclama il suo spazio di gioco e di vita nel piccolo spazio che comprende lo zoo, la chiesa, il mercato, il distributore di carburanti di cui i genitori sono stati gestori. E lo fa immaginandosi ora Sandokan, ora Zeb di Alla conquista del west (telefilm in voga in quegli anni). Diventa così testimone di fatti più grandi di lui che vive aggrappandosi alla sua idea di essere il leone, il boss di quel posto. Ispirandosi al racconto Paolo Carone ha scritto canzoni come
Il leone di San Cosimo,
Lo scimpanzé,
Stu cazz di vagnoni e altre che eseguirà dal vivo insieme ai Sinthonica.
Ci sono storie sepolte nella
memoria di un’infanzia quasi dimenticata, dunque, della quale magari si conserva solo qualche foto sbiadita dal tempo e qualche nome che riecheggia come un’eco nella testa. Poi da adulti capita che questa manciata di ricordi venga messa in ordine, che per associazione essi ne richiamino altri, che si facciano delle ricerche tra la polvere degli archivi. E inizia così a prendere forma un’idea che pian piano s’incarna in un racconto dalla penna di Giuseppe Vitale che incontra la supervisione di un drammaturgo come Francesco Niccolini (con al suo attivo collaborazioni con Marco Paolini, Fabrizio Saccomanno, Luigi d’Elia e tanti altri) e un primo pubblico durante la prima edizione della Festa delle Storie a Mesagne del Settembre 2013.
Poi può succedere che questo lavoro torni, per varie ragioni, nel cassetto ma che poi venga di nuovo alla luce anni dopo, arricchito dall’incontro con un cantautore come Paolo Carone che a partire da quel testo sforna delle canzoni inedite. Ne nasce un mix di racconto e canzoni che convince e avvince, che ti porta nel luogo di cui si parla, il Santuario di San Cosimo alla Macchia (Br), e nel tempo della storia autobiografica .
Quella di Paolo Carone e di Giuseppe Vitale è
la scommessa di due artisti intorno ai 40 anni (Paolo è dell’81, Giuseppe del ’74) che hanno l’intuizione di esibirsi combinando i loro strumenti e le loro abilità. Non che fossero rimasti digiuni d’arte: Paolo ha sempre continuato la sua attività di musicista come Giuseppe quella d’attore. Solo che ad un certo punto della loro vita si conoscono, iniziano a nutrire un’amicizia fraterna e decidono, quindi, di dar vita ad un sodalizio nel quale ciascuno mette a disposizione dell’altro la propria arte. E il pubblico gradisce, applaude, si commuove, partecipa e si diverte. Scommessa vinta? Al pubblico di sabato 15 Febbraio la prossima ardua sentenza.
Il Leone di San Cosimo è uno
spettacolo teatrale scritto e diretto da Giuseppe Vitale con canzoni e colonna sonora originale di Paolo Carone suonata dal vivo dai Sinthonica (Alessia Muri - Voce; Ludovico D'Andria - chitarra solista; Mattia Conte - Batteria; Paolo Carone - Voce e Piano). Oggetti di scena di Salvatore Errico. Tecnico Audio-Luci: Francesco Pinto. L’appuntamento è per il 15 Febbraio 2020 ad Asfalto Teatro in via Dalmazio Birago n. 60 alle ore 21.
Biglietti: intero 8 euro, ridotto 6 euro. Per info e prenotazioni chiamare il 338 2433222.
Web:
www.facebook.com/misterosal...