Rinviato
Venerdì 6 marzo 2020
LO SGUARDO DI MNEMOSINE Simposio/dibattito sulla creatività femminile nella storia e nell’attualità
Incontri culturali
Concerti
L'appuntamento è rinviato in seguito alle ultime misure di prevenzione contro il coronavirus. Appena possibile comunicheremo una nuova data.
VERSO L’OTTO MARZO
DUE APPUNTAMENTI PER RIFLETTERE SULLA CONDIZIONE FEMMINILE
Tra musica e parole. Tra storia e cronaca. Tra problemi e diritti
1 / VENERDÌ 6 MARZO 2020 ORE 20
LO SGUARDO DI MNEMOSINE
Simposio/dibattito sulla creatività femminile nella storia e nell’attualità
Con Laura Marchetti (scrittrice, Università di Foggia) e Domenico Di Leo (pianista)
Musiche dal vivo con la partecipazione di giovani musiciste del Conservatorio Nino Rota
Nelle società umane costruite e cresciute a misura di maschio, per moltissimo tempo le donne sono state ai margini nei campi della creazione artistica, musicale, letteraria così come nella riflessione filosofica e scientifica.
Quelle che nel corso dei secoli hanno esercitato attività intellettuali ritenute appannaggio dei maschi sono state, fino a tempi non così lontani, una netta minoranza, spesso ignorate, sottovalutate, occultate, tollerate a malapena, additate come bizzarre eccezioni rispetto a una regola che le voleva subordinate e inferiori.
Le grandi conquiste del XX secolo e dei nostri giorni non devono farci dimenticare quanta strada è stata fatta, grazie al coraggio, alla passione, al talento e all'ostinazione di tante donne in tutto il mondo. Così come non devono impedirci di vedere che c'è ancora tanta strada da fare.
E' giusto quindi rileggere e studiare e dare un riconoscimento a tante figure del passato, che hanno agito e creato in condizioni difficili.
Al tempo stesso è molto interessante oggi provare a comprendere, alla luce della storia e del presente, se esiste uno "specifico femminile", un modo di accostarsi alle pratiche artistiche e al pensiero, che pur nelle diversità di approccio individuale, accomuna le donne e permette di parlare di un contributo di "genere" alla conoscenza, che muove da un differente modo di guardare, sentire, leggere e intepretare l'esistente per trasformarlo in un prodotto della creatività umana, sia un pensiero, una teoria, una composizione musicale o letteraria, un dipinto o una scultura.
Noi lo faremo partendo dall'esperienza e dall'opera di musiciste dei secoli scorsi, come Clara Wieck Schumann e Fanny Mendelssohn, delle quali saranno eseguite dal vivo alcune interessanti pagine, dando vita a uno stimolante dibattito tra una studiosa del valore di Laura Marchetti e un musicista come il pianista Domenico Di Leo.
Il pubblico sarà invitato a intervenire, proporre domande e riflessioni.
Le musiche saranno interpretate oltre che dal maestro Di Leo da alcune giovani musiciste di talento, che stanno completando la loro formazione artistica al Conservatorio Nino Rota di Monopoli: la violinista Miryam Capuano, la violoncellista Alessandra Cacciotta, il soprano Simona Caliandro.
Laura Marchetti è stata già ospite del Conservatorio Nino Rota, con grande successo della sua lecture con musica sull’immaginario di Claude Debussy. Ospite in grado di proporre un punto di vista sempre originale e affascinante, docente di Didattica delle Culture all’Università di Foggia, dove è anche coordinatrice del Centro per la Complessità, Laura Marchetti è antropologa e scrittrice, particolarmente apprezzata in ambito scientifico per i suoi studi sul femminile, sui miti e sulle tradizioni, sul fantastico (è una delle più autorevoli studiose delle fiabe, alle quali ha dedicato importanti libri e un progetto in rete di grande respiro, con la Regione Puglia e l’Istituto Treccani, Le strade della fiaba, coordinando un grande convegno internazionale a Roma, maggio 2019 iLa fiaba, cifra dell’identità europea).
Laura Marchetti, bibliografia
Samar. La luce azzurra a Itaca, Roma, Baghdad, 2018; La fiaba come modello dell'ecologia profonda, 2018 (con Hans Carl Peterlini, Duccio Demetrio, Gillianne Judson, Kieran Egan, Emanuela Fellin, Rita Casadei,Pierluigi Malavasi, Franca Minerva Pinto); Claustrofilia, 2018 (con Velio Abati, Anna Angelucci, Massimo Baldacci, Piero Bevilacqua, Giulia Biazzo, Gianluca Carmosino, Tiziana Drago, Rossella Latempa, Enzo Scandurra; Franco Toscani, Gianni Vacchelli, Luigi Vavalà, Armando Vitale); L'UNESCO o Dell'uso educativo della memoria, 2018 (con Irene Strazzeri, Angela Colonna, Vito Saracino, Quinto Borghi); L’antro delle ninfe e la religione mediterranea antica, 2018; L’orto narrativo e i simboli di comunità, 2017 (con Attilio Carraro, Martina Biancato, Caterina Braga, Laura Cerrocchi, Valentina Ruscica, Serena Mazzoli, Alessandro D'Antone, Maria Giovanna Bevilacqua, Orietta Vacchelli); Agalma. Per una didattica della carezza, 2017; Il pensiero all'aria aperta, 2016; La resistenza della differenza, 2016; Lo sguardo da lontano. Per una bioetica multiculturale, 2016; L'occhio e lo specchio, 2016; La tutela dell’identità meridiana nelle politiche educative dell’Unesco, 2017 (con Isabella Loiodice, Giuseppe Annacontini); Filosofie, 2016; Il bambino selvaggio e il pensiero selvaggio. El niño salvaje y el pensamiento salvaje. Por una pedagogía poco especial, 2016; Didattica come teatro dell’Erotica: un esperimento, 2016; Dove curano le formiche verdi, 2015; Gli anziani e il potere. Scansioni dell'età e fenomenologia della politica,2015; L'infanzia recuperata, 2015; La Fiaba, la Natura, la Matria. Pensare la decrescita con i Grimm, 2014; Polisemia della fiaba. Il comico, il magico, il femminile, 2014; Il Fanciullo Divino e il mito dell'Eterno Ritorno, 2014; Oltre la mente coloniale. Allegorie d'infanzia, d'arte, d'amore, 2014; Melanconia e felicità nel tempo dell'Angelo, 2014; Capitale finanziario ed ecocolonialismo, 2013; Alfabeti ecologici. Per l'educazione ambientale e la didattica del paesaggio, 2012; Assenza della natura e funzione didattica dei simboli nella città post-moderna, 2012; Per una coscienza di paesaggio e di luogo, 2012; L'alfabetizzazione ecologica: la nuova sfida educativa, 2012; Jean-Jacques Rousseau. Immagini di infanzia, 2011; L'Umanesimo e i compiti di una scienza 'nuova' della formazione, 2011;
La luce della notte. Modelli per una didattica delle culture, 2011; Grotte, sorgenti e ninfe. La religione naturale di Itaca, 2011; Samar. Parlare alla notte. Cure d'amore a Baghdad, 2011; Modelli per una didattica transculturale all'Università, 2011; Una comunità di paesaggio e di luogo, 2010; Il paesaggio come valore comune, 2010; Omaggio a Bruno Ciari, maestro, 2010; I presupposti filosofici. L'immagine della natura, 2008; Ecologia politica. Tra riflessione utopica ed esperienza radicale; 2007; Alfabeti ecologici. Manifesto per l'educazione ambientale, 2007; Tredici giorni a Johannesburg. Diario di un viaggio lontano nei pressi di casa, 2006; Su Freud. Scritti sulla guerra e la morte, 2006; Lo sguardo di Afrodite . Un prerequisito per la difesa del mare, 2004; Light as an original metaphor, 2001; Le forme della vita, 2000 (con B. De Lucia; P. Zeller); L'antropologia come "scienza nuova" della natura, 2000; Il pudore delle donne. Ambiguità e rovesciamento ne La matrona di Efeso, 2000; Selvaggi come noi. Laboratorio di antropologia, 2000; Sette Tesi per cambiare i Verdi (e la vita), 1999; Metafisica e differenza, 1999; La Strega, 1998; Il fanciullo e l'angelo. Sulle metafore della redenzione, 1996; Mito, immagini, specchi. Tecnologie della costruzione e della ricostruzione del sé, 1995; La metafisica e l'immagine della madre, 1994; La didattica della filosofia, 1994; La confessione di Jean-Jacques, 1992; Nemico, fratello, amico. L'utopia dell'amicizia nella Carta della Libertà, 1991; Il Femminile nella fiaba, 1990; Materia e desiderio. sulla fenomenologia dell'immaginazione in G.Bachelard, 1989; Metafore per una filosofia della carezza, 1986; Karl Jaspers. Leonardo filosofo, 1986; Lukàcs e Bloch. Nota in margine di un convegno, 1986; La preferenza per il primitivo. Le lezioni di E. Gombrich a Napoli, 1985; Visioni del Fanciullo, 1984; La sensibilità emancipatrice. I Manoscritti marxiani del '44, 1981; Per una fenomenologia dell'Immaginario, 1981.
Domenico Di Leo Suonare, insegnare, divulgare, organizzare nuovi modi di proporre la musica sono aspetti inscindibili della sua esperienza artistica. Dopo anni di docenza al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, nel 1998 è stato vincitore del concorso nazionale per titoli ed esami e della cattedra di Musica da Camera al Conservatorio Nino Rota di Monopoli. Ha formato generazioni di strumentisti e cantanti, oggi affermati concertisti e prime parti in orchestre nazionali e internazionali. La rilevanza del suo lavoro didattico è stata riconosciuta da autorevoli addetti ai lavori. La sua ricerca a tutto campo sui repertori, sull’interpretazione, sulle diverse forme ed esperienze del fare musica, è il segno di un’apertura culturale alimentata anche dagli studi artistici compiuti e dalla curiosità per le diverse forme della creatività umana. Diplomato con lode al Conservatorio Piccinni di Bari, nella classe di Pierluigi Camicia, vincitore di premi nazionali e internazionali, Domenico Di Leo ha arricchito la sua formazione grazie a importanti solisti, cameristi, strumentisti (tra gli altri Konstantin e Svetlana Bogino, Joaquin Achucarro, Alexander Lonquich, Bruno Canino, Alain Planès, Georgij Chugajev, Vladimir Ogarkov, Paul von Schilavsky, Pavel Vernikov, Anatole Liebermann, Karine Georgian) e alle collaborazioni con strumentisti, cantanti e direttori d’orchestra italiani e stranieri. Se l’influenza della tradizione russa è per lui significativa, Domenico Di Leo, rivendicando il diritto-dovere della libertà intellettuale, non si identifica in nessuna “scuola” e ortodossia, continuando ad apprendere da musicisti diversi e di ogni ambito. La lunga esperienza concertistica in Italia e in diversi paesi europei come pianista solista e camerista, concertatore e direttore di ensemble strumentali e vocali ha maturato un personale stile interpretativo, che fonde rigore intellettuale e profonda conoscenza del testo e della prassi, spontaneità e forza emotiva. Il suo vasto repertorio, in continuo allargamento, va da Bach alla musica contemporanea, attraversando anche altri linguaggi musicali e aprendosi all’esperienza della musica improvvisata Riconosciuto come autorevole interprete di autori da Schubert a Debussy a Skrjabin, fino a Cage e Feldman, si impegna con passione nel lavoro di riscoperta: da giovanissimo è stato tra i primi e più convinti sostenitori in Italia della musica di Satie e dedica il suo lavoro ad autori meno frequentati (è tra i pochi specialisti italiani e mondiali di compositori come Alkan e Gottschalk) e alle compositrici. Ha realizzato trascrizioni e arrangiamenti, registrato per etichette come Stradivarius e Sarx, scritto saggi. Conduce esperienze didattiche d’avanguardia, rivolte a giovani e giovanissimi. Ha diretto iniziative concertistiche innovative, in Italia e in Francia. Convinto che la musica di qualità possa essere compresa e apprezzata da tutti, conduce un fortunato ciclo di appuntamenti, Chiavi di Lettura (circa cinquanta appuntamenti realizzati al Conservatorio Nino Rota attirando un grande numero di appassionati) e altri progetti dedicati alla divulgazione e all’incontro tra musica, arti, idee, tra musicisti e pubblico. Tra questi va ricordato in particolare The Soundscape Experience, guidato fino a pochi mesi in stretta collaborazione con Gianni Lenoci.
Monopoli (Bari)
Conservatorio di Monopoli Nino Rota
Piazza Sant'Antonio, 27
ore 20:00
ingresso libero
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