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Ingresso Libero
Sabato 9 maggio 2020
Taranto
Distanze condivise. Esperienze ai tempi del Coronavirus
Incontri culturali
La pandemia dovuta al virus Covid-19 ha modificato radicalmente le nostre abitudini e i nostri modi di stare con gli altri. Al fine di prevenire la diffusione del contagio, tutti noi siamo stati chiamati a riorganizzare le nostre vite. Le strutture sanitarie, gli esercizi commerciali, le pubbliche amministrazioni (dai comuni, ai tribunali, alle case circondariali etc.), le scuole, le università, le famiglie hanno repentinamente modificato gli assetti organizzativi e logistici, i rapporti abituali e le ritualità note per confrontarsi con nuovi modi di vivere. Questi cambiamenti stanno interessando tutte le sfere dei nostri rapporti: familiari, lavorativi, formativi, ma anche l’assistenza sanitaria, la nascita, la morte. Si tratta di confrontarsi, entro un cambiamento epocale, con nuove emozionalità e nuove modalità di rapporto. A fronte di questi cambiamenti, abbiamo riscontrato, anche attraverso i social network e i mass media, il desiderio delle persone di raccontare - con parole e immagini - le situazioni che stiamo vivendo. Per questo abbiamo pensato di realizzare un progetto psico-sociale, a titolo gratuito, al fine di supportare la comunità lizzanese ad affrontare l’emergenza sanitaria.
In questo periodo, notiamo il farsi strada di servizi psicologici che si occupano dell’emozione della paura, avendo cura che non degeneri in panico, per fornire strumenti per gestire l’ansia.
Si tratta di interventi basati su specifiche premesse teoriche in cui l’emozione è concepita quale risposta individuale all’evento stressogeno. Lo psicologo interviene sui vissuti individuali, con tecniche invarianti, per aiutarlo a gestire e a controllare l’emozionalità, nell’ipotesi che questa possa divenire un problema per la vita della persona e possa degenerare in comportamenti problematici.
Riteniamo che la psicologia sia dotata di ben altre potenzialità di intervento, quando si occupa di relazioni e interviene entro l’emozionalità evocata dal rapporto tra individui e contesto.
Pensiamo alla psicologia che sta mettendo in campo nuove categorie di lettura per comprendere la complessità emozionale di questo fenomeno epocale di emergenza sanitaria mondiale. Una conoscenza che apre ad ampie potenzialità di intervento per sviluppo di famiglie, enti, organizzazioni, comunità, territori etc.
Il nostro progetto Distanze condivise. Esperienze ai tempi del Coronavirus si basa su questo modo di intendere la psicologia. Si propone di esplorare le nuove emozionalità e le nuove modalità di rapporto attuando un intervento per sviluppare le relazioni, attivando risorse (anche tecnologiche) già presenti nella comunità.
Dalla sua nascita, nel 2009, la nostra associazione si interessa dei sistemi di convivenza, da quelli familiari a quelli lavorativi, promuovendone lo sviluppo.
Negli anni abbiamo fatto ricerca e realizzato progetti resi pubblici in due volumi.
Il primo progetto Culture giovanili tarantine verso il futuro rivolto agli studenti delle scuole secondarie superiori di 2° grado della provincia tarantina, ai quali avevamo inizialmente chiesto di scrivere dei testi su come immaginavano il loro futuro e, in un secondo momento, li abbiamo incontrati per confrontarci sulle loro rappresentazioni emozionali del futuro.
Il secondo progetto Genitori non si nasce ha realizzato un percorso di riflessione e formazione sull’esperienza genitoriale con i genitori della comunità di Lizzano.
Il Progetto, organizzato con il patrocinio del Comune di Lizzano (TA), intende promuovere e sviluppare rapporti di affidabilità e vicinanza quali risorse preziose per conoscere e comprendere il complesso periodo che stiamo vivendo e trovare modi competenti per affrontarlo.
Nel gruppo Facebook Distanze condivise abbiamo dato vita a uno spazio in cui condividere riflessioni ed esperienze legate al Coronavirus. Pensiamo a una selezione di racconti, testi scritti, ma anche immagini, video, foto, disegni, annotazioni, anche scarabocchi e graffiti. Tutto quello che può diventare un’occasione per comunicare come si sta vivendo e riorganizzando la vita familiare e lavorativa nel nostro territorio.
Lo spazio, ospitato nella pagina Facebook del nostro gruppo, è riservato alle persone che richiederanno di iscriversi. All’interno, attiveremo delle videoconferenze per un confronto di gruppo sulle esperienze nei contesti di vita e di lavoro.
Inviteremo alcune figure professionali – insegnanti, infermieri, medici, addetti alle vendite, eccetera, ma anche persone che sono state contagiate dal Covid-19 o che hanno vissuto la quarantena, alle quali chiederemo di parlarci delle loro esperienze. Una finestra su esperienze dal vivo che possono diventare spunti di riflessione a beneficio di tutti. Il primo appuntamento è per il 9 maggio 2020 alle ore 17,30 con la presentazione del progetto in videoconferenza con il programma Zoom, nel rispetto delle prescrizioni per il Covid-19.
Introdurrà il progetto la dott.ssa Paola Pagano, presidente dell’associazione Prospettive di Sviluppo, e interverrà il Sindaco di Lizzano (TA), dott.ssa Antonietta D’Oria.
Siete tutti invitati a partecipare.
Per partecipare occorre seguire il seguente link:
https://us02web.zoom.us/j/3637549458?pwd=U0MvSkJNb0FrdHcybTJkVTg3MW40dz09
In alternativa, si può scaricare il programma Zoom e accedere al meeting inserendo le seguenti credenziali:
Meeting ID: 363 754 9458
Password: PS2020 Web: www.prospettivedisviluppo.com
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