Presentazione del libro "Change" Pensieri al tempo del Covid-19 di Gianni Liviano
Incontri culturali
CHE COSA E’ SUCCESSO ?
- Un incubo, imprevisto, non desiderato, ci è crollato addosso e ci ha costretto a rivedere completamente le nostre abitudini.
- La vita in questo tempo non è stata come siamo stati abituati a concepirla da quando siamo nati.
Siamo stati obbligati tutti a restare in casa per circa due mesi e in tanti abbiamo fatto diventare la casa, oltre che il luogo della convivenza con i nostri cari, anche il luogo del lavoro e della scuola;
- Abbiamo comunicato con gli altri attraverso il telefono, social o piattaforme online senza avere nessuna possibilità di incontrarli di persone. Le relazioni umane sono cambiate.
- L’impossibilità di uscire di casa ha ovviamente impedito alle imprese, alle attività commerciali e professionali, di poter lavorare. Questa cosa ha creato evidenti disagi alla situazione economica di tanti e fortissimi problemi alle economie nazionali.
Tantissime persone si sono ammalate. Molte sono morte.
Nessuno di noi sa quando e come questo incubo potrà finire.
PERCHE’ HO SCRITTO QUESTO LIBRO ?
Ci è stato donato un “tempo speciale”, non desiderato, non richiesto, ma “speciale”.
Speciale perché non contemplabile nella normalità dei giorni che ci sono donati. Una sorta di Kairos.
Tocca a noi decidere se questo tempo è solo un incubo, una cappa imprevista e improvvisa, un periodo ( che è ancora cronaca, ma che speriamo possa presto diventare storia),carico solo di sofferenze, di lutti, di buio, di vite finite, di imprese chiuse, di lavori persi, di relazioni interrotte o se, al contrario, puo’ essere anche altro.
Questo tempo che stiamo vivendo, per quanto brutto, per quanto non desiderato, appartiene al tempo della nostra vita: non ci è indifferente, non è terzo a noi, non è un tempo di altri. E’ comunque un “nostro” tempo.
Puo’ essere (essere stato) un tempo che, oltre ad essere ricordato come un “horror tempore” potra’ raccontare qualcosa di positivo alle nostre vite e alla vita dell’intera umanità ?
La paura e la precarietà, sperimentate in questo tempo, potranno aiutarci, come singoli e come comunità, a rivedere l’orizzonte di senso e le nostre scale di priorità ?.
Dal mio punto di vista si. Questo tempo potrebbe essere (essere stato) un’opportunità.
Il tempo ante virus era un tempo caratterizzato dal soggettivismo esasperato, dal “ super io”, dalla comunità quasi inesistente e dalla politica che, avendo smarrito ogni aspettativa pedagogica, cercava il consenso parlando il linguaggio della pancia, al popolo affamato.
Come sarà il tempo post virus ? L’umanità sarà piu’ adulta ?
In questo testo ho provato a descrivere quella che, a me pare, fossero le caratteristiche della nosrta vita e del nostro stare insieme, prima del virus.
Al fine di comprendere meglio i possibili scenari futuri ( al fine di capire se questo tempo “speciale” della nostra vita potrà rivelarsi un’opportunità per migliorare come singoli e come collettività, o se al contrario lo ricorderemo solo come un incubo ) ho chiesto a degli esperti, portatori di parole, di ruoli e di competenze, differenti, di poter dire la propria.
Queste persone, a partire dalle loro competenze, ci hanno aiutato a capire quali possono essere gli scenari futuri dell’umanità a noi contemporanea.
Ho concluso il testo provando a dire parole di speranza pur nella consapevolezza della nostra debolezza di umani.
PERCHE’ LE PERSONE DOVRANNO ACQUISTARE QUESTO TESTO ?
Il virus, che è inclusivo perché tutti noi ( nessuno escluso), siamo al contempo potenzialmente sia vittime che untori, ha interrogato le vite di ciascuno di noi.
Le reazioni sono differenti, perché ogni uomo è diverso dagli altri, ma tutti abbiamo ( abbiamo avuto) paura. Tutti abbiamo sperimentato la precarietà e la consapevolezza che questo incubo inatteso abbia, chissà per quanto tempo, modificato le nostre abitudini e la nostra normalità.
La domanda “Come ne usciremo ?”, che io mi sono posto nel testo, e che ho posto alle “competenze”, sono certo che chiunque, a prescindere dal suo grado di istruzione (e con le modalità che gli appartengono),ha posto a se stesso e ai propri cari. Qualcuno si sarà interrogato a livello razionale, altri a livello emotivo. Tutti pero’ siamo stati coinvolti da questo tempo caratterizzato da una pandemia “globale”.
Siamo contemporanei, e abbiamo un destino comune. Nessuno puo’ dirsi terzo a questo virus e alle sue conseguenze.
Quindi il problema che mi sono posto, scrivendo questo breve testo, non è solo un mio problema, ma è un interrogativo di tutti: “come ne usciremo ?”, “saremo migliori ?” oppure solo “incattiviti e arrabbiati”
Le altre ragioni per cui immagino che le persone possano acquistare il testo sono:
1) l’autorevolezza e la notorietà delle persone che hanno risposto alle domande.
2) Il fatto di poter contribuire, acquistando il libro, ad un progetto benefico
3) Per i miei amici (non pochi), il fatto che il libro lo abbia scritto io.
(L’autorevolezza dei nomi di coloro che hanno risposto alle domande spero possa far acquistare il testo oltre che ai miei amici, a tante altre persone)
4) Per chiunque questo testo potrebbe essere un’occasione di confronto e di crescita.
NON DIMENTICARE LA MASCHERINA:
Si ricorda a tutti i partecipanti che per l’ordinanza n.336 del 12/08/2020 è obbligatorio l’uso della mascherina sempre in tutti i luoghi all’aperto in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno 1 metro.
Statte (Taranto)
Largo Lepanto, 74010 Statte TA
ore 19:30
ingresso libero
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