Mercoledi 12 maggio 2021 presso Santa Teresa dei Maschi Bibart Biennale di Bari ospita la mostra internazionale di collage analogico ”Visione e intuizione, la ragione dell’Arte”. L’evento è organizzato da Italian Collagists Collective e Bibart Biennale internazionale d’arte di Bari, con i patrocini di Comune di Bari, Università di Bari dipartimento di studi Umanistici, Art Brut ed edizioni Line O Type. Curatori della mostra Roberta Guarna e Miguel Gomez art director Bibart Biennale.l’evento è accompagnato da un catalogo della mostra e un libro curato da Roberta Guarna e che vede i contributi del Proff. Francesco Bellino docente Uniba di Filosofia Morale, Proff. Clive Knights artista e scrittore di Portland Oregon, Miguel Gomez Art Director Bibart Biennale. La mostra si apre in occasione della giornata mondiale del collage istituita nel 2018 da Kolaj magazine (Canada). Trentanove gli artisti in esposizione provenienti da: Italia, Inghilterra, Giappone, Siria, Germania, Australia, Stati Uniti, Perù, Spagna, Messico , Olanda, Portogallo, Argentina Francia, Cile. Il collage, racconta Miguel Gomez, è una forma di espressione comunicativa che esisteva da prima di essere riconosciuto tale. Nel X secolo i calligrafi giapponesi usavano ritagli di tessuti e carte che facevano da sfondo a testi poetici, nel medioevo i materiali erano incollati sulle illustrazioni religiose per migliorarne la rappresentazione. Dobbiamo arrivare al ventesimo secolo per vedere questa espressione d’arte entrare nella storia dalla porta principale, non più come sfondo ma come arte identificata e collocata in preciso ambito artistico, si ritiene che sia stato Picasso a inventare il collage in 1912, tuttavia, si dice anche che Georges Braque abbia già usato collage negli schizzi e da un articolo del New York Times del gennaio 2021, scritto da Jason Farago, si aggiunge che probabilmente il primo ad esporre un collage potrebbe essere stato la terza del cubismo il giovane artista spagnolo Juan Gris. Il collage da Braque e Picasso al movimento dadaista è andato oltre fino a diventare fotomontaggio, montaggio cinematografico e installazione artistica ponendosi come base di una nuova visione del Ventesimo secolo. Il collage oggi è di estrema attualità, gli elementi più disparati si fondono, dal lusso alla miseria, dalle bombe agli spot, una sorta di frullatore massmediatico che può ristabilire uno sguardo poetico nell’impero coercitivo della comunicazione globale. E così si apre allo sguardo poetico in ambito sociale, il nostro, in cui sono percepibili l’inconsistenza, la confusione, la ridondanza, l’eccesso nell’uso di parole e di immagini. Viviamo in un caos ininterrotto d’immagini, con le quali i più potenti media trasformano il mondo moltiplicandolo spesso in raffigurazioni che in gran parte sono prive della necessità interna che dovrebbe caratterizzarle, come forma e come significato. Gran parte di queste immagini si dissolve come i sogni che non lasciano traccia nella memoria. Il collage oggi potrebbe assumere il ruolo di testimonianza di unione tra varie arti visive e vita in cui gli elementi reali possono entrare in spazi poetici, onirici, metafisici, surreali e porsi come mediatore di un necessario cambiamento del ruolo delle immagini.
La mostra è ad ingresso gratuito e sarà aperta dal 12 al 26 maggio 2021 presso Santa Teresa dei Maschi, borgo antico di antico di Bari, dal martedi alla domenica, orari dal martedi al sabato 10.30-13.00 16.00-19.00 domenica 10.30-13.30. Info al 3455119994, facebook.com/italiancollagistscollective
, instagram italian collagists collective.
Web:
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