da mercoledì 27 a giovedì 28 ottobre 2021
in rubrica
Gli agrononomi diventano Piloti di droni per Agricoltura 4.0
Incontri culturali
Agricoltura 4.0 all’Università di Bari: Corso per formare 20 agronomi a diventare piloti di droni per la agricoltura di precisione. Molti non sanno che con la agricoltura di precisione è possibile dare una svolta epocale al nostro territorio. Un drone munito di una camera multi spettrale sorvola i campi raccogliendo la luce riflessa dalle piante. Questi dati, elaborati da un programma, servono a restituire una mappa di prescrizione che rappresenta l’effettivo stato di salute della pianta. I nostri agricoltori sanno benissimo che la terra cambia caratteristiche anche a piccola distanza e di conseguenza non accade facilmente che le colture siano uniformi. Se i trattamenti, come spesso ora accade, vengono fatti in maniera uniforme, senza tener conto della differenza del suolo e dello stato vegetativo delle piante, accade che si somministrano prodotti anche laddove non occorrono e ciò contribuisce a chelare acqua ed ad inquinare il terreno con grami profitti.Qualora invece si provveda a trattare le piantagioni solo laddove ci viene indicato dalla mappa di prescrizione, non solo si risparmia in prodotti e manodopera ma si inquina meno e si riesce ad ottenere una produzione uniforme. In grandi appezzamenti di seminativo ad esempio esistono trattori addetti ai trattamenti, guidati dal GPS, che dosano il prodotto a seconda delle indicazioni caricate con la mappa di prescrizione. Se pensiamo che un drone può analizzare in 30 minuti agevolmente 20-30 ettari a costo zero potete intuire che svolta epocale può essere data alla agricoltura. Costo zero perché una volta acquistato il drone funziona con delle batterie ricaricabili quindi il solo costo reale è rappresentato dalla macchina e dal costo dell’operatore . Nel momento in cui l’operatore è un agronomo il vantaggio diventa altissimo perché è in grado di predisporre la giusta “terapia” per rendere la piantagione molto più produttiva. Applicazioni della tecnologia drone-multispettrale sono utili per capire lo stato di vigore di qualsiasi tipo di piantagione, per capire i danni da attacco di parassiti come la piralide sul mais, per poter constatare i danni di una grandinata su un vigneto o come sta accadendo in Puglia per combattere la propagazione della Xilella potendo notare l’infezione prima che l’albero manifesti segni evidenti. Molte sono le sperimentazioni partite nel mondo e sono felice di dire che la Puglia è tra le prime regioni ad aver iniziato sperimentazioni in questo Campo. L’agronomo Nicola Giannico, Il prof. Tarricone del CREA, il Dott. Lasorella, sono stati tra i primi piloti del corso organizzato in Università qualche anno fa e sono tra i pionieri di questa tecnologia. Ora il Professor Santoro della facoltà di Agraria dell’Università di Bari parte con un nuovo corso, una nuova opportunità. Una ventina di agronomi seguiranno un corso di formazione come piloti di drone dalla PDM di Acquaviva delle Fonti e nozioni di Agricoltura di precisione dal Prof. Santoro. Nell’ultimo giorno del corso il Dott. Nicola Giannico, uno dei più esperti in questo settore, presenterà tre casi studio da lui curati per fare comprendere l’utilizzo pratico di tale tecnologia. Al termine della quattro giorni di attività tutti gli allievi proseguiranno l’iter addestrativo facendo pratica di volo presso la sede della PDM dove conseguiranno l’attestato EASA A1-A3, valido in tutta Europa. La Puglia non è ultima, anzi si distingue, grazie all’impegno ed alla lungimiranza della sua Università e dei suoi insegnanti. Questa è una buona notizia,bene, avanti così.
Pietroforte Vito Antonio
da mercoledì 27 a giovedì 28 ottobre 2021
Bari (Bari)
Centro Polifunzionale Studenti dell'Università di Bari Aldo Moro
Piazza Cesare Battisti
ore 15
ingresso libero
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