Parte la
XIII edizione dello Jonio Jazz Festival. L'appuntamento col grande Jazz, imperdibile, si terrà presso la lussureggiante location dell'
Oasi dei Battendieri -
Circummarpiccolo -
Taranto Domenica 31 luglio alle ore 21,00.
Ingresso 15€
Si raccomanda la puntualità se non di anticipare di un po' al fine di evitare la creazione di assembramenti e file al botteghino.
Nella struttura sarà disponibile un corner per il drink and food per chi vorrà eventualmente bere o mangiare qualcosa.
ANTONIO FARAÒ guest/with - piano
Luigi Di Nunzio – sax alto
Giuseppe Bassi – contrabbasso
Marcello Nisi – batteria
Adrenalinica energia comunicativa, tonnellate di palpitante swing e accattivante groove che, simbioticamente, confluiscono in uno scintillante quartetto. Di Nunzio/Bassi/Nisi Trio Special Guest Antonio Faraò è un’eccezionale formazione composta da Luigi Di Nunzio al sax alto, Giuseppe Bassi al contrabbasso, Marcello Nisi alla batteria, più lo strepitoso ospite Antonio Faraò al pianoforte, che rappresenta una brillante fusione di gioventù, freschezza ed esperienza. Sassofonista dal fulgido talento, dalla viscerale musicalità, spigliatezza di fraseggio, raffinata tecnica e suono riscaldante, Di Nunzio è un ex astro nascente del sassofono jazz nazionale, perchè ormai affermatosi da parecchi anni in Italia. Già con l’impronta stampigliata nel DNA del predestinato fin da giovanissimo, nel 2006 conquista il Premio del Pubblico al Premio Nazionale “Massimo Urbani”, mentre nel 2008 è la volta del Premio Internazionale Vittoria Rotary Jazz Award come “1° Classificato”. Assai stimato anche all’estero, specialmente a Panama e negli Stati Uniti, Luigi Di Nunzio condivide palco e studio di registrazione con svariati nomi blasonati della scena nazionale e internazionale, fra i quali: Antonio Faraò, Dave Liebman, Michael Bublè, Darryl Hall, Gene Jackson, Didier Lockwood, Biréli Lagrène, Lenny White, Mike Clark, Tullio De Piscopo, Stefano Di Battista, Roberta Gambarini, Francesco Cafiso, Massimo Nunzi. Giuseppe Bassi è uno fra i contrabbassisti jazz italiani più apprezzati, richiesti e prolifici presenti nel panorama nazionale, attivissimo anche all’estero. Dal timing tetragono, dal “4” metronomico, nonché dall’innato senso dello swing, annovera una pletora di collaborazioni al fianco di jazzisti rinomati a livello mondiale, ad esempio: Ute Lemper, Don Friedman, Bobby Durham, John Hicks, Joe Magnarelli, Billy Drummond, Greg Osby, Mal Waldron, Dave Liebman, George Garzone, Tony Scott, Avishai Cohen, Adam Nussbaum, Antonio Faraò, Enrico Pieranunzi, Dado Moroni, Gegè Telesforo, Roberto Gatto, Stefano Bollani, Francesco Cafiso, Fabrizio Bosso, Gianni Basso, Dino Piana, Franco Cerri, soltanto per menzionarne alcuni. Batterista jazz di chiara inclinazione post-bop, tra i più interessanti della sua generazione in Italia, Marcello Nisi brilla per un drumming complesso e articolato, incardinato su poliritmia, polimetria e continuo spostamento degli accenti volti a creare una maliarda tensione ritmica. Nell’arco della sua ricca carriera calca il palco insieme a numerosi jazzisti di prima grandezza, fra cui: Antonio Faraò, Sonny Fortune, Chico Freeman, Benny Golson, Bobby Watson, Joe Magnarelli, Greg Burk, Robert Bonisolo, Miroslav Vitous, Bob Franceschini, Paolo Fresu, Flavio Boltro, Jed Levy, Mark Sherman, Eric Wyatt, Frank Lacy, Philip Catherine, Marco Tamburini, Javier Girotto, Hadrien Feraud, Marco Vaggi, Henry Cook, Martin Gjakonovski e tantissimi altri ancora. ANTONIO FARAO', pupillo del leggendario Herbie Hancock, rappresenta l’orgoglio del piano jazz italiano nel mondo. Il suo pianismo è tumultuoso, torrenziale come un fiume in piena, padrone assoluto degli ottantotto tasti con i quali dialoga ferventemente come fossero in carne e ossa. Il suo stile, accentuatamente post-boppistico, strabilia per il calore comunicativo, per il tocco percussivo, per la sua sensazionale indipendenza attraverso la quale non esiste differenza alcuna fra mano destra e sinistra, come fossero un tutt’uno, il tutto locupletato da frequenti e intriganti virate nel fraseggio inside-outside e da un sopraffino e tracimante virtuosismo mai fine a sé stesso, ma sempre funzionale alla musica. Grazie al suo inestimabile talento, condivide palcoscenico e studio di registrazione con autentiche icone sacre del jazz, come: Jack DeJohnette, Chris Potter, Gary Bartz, Lee Konitz, Steve Grossman, Billy Cobham, Biréli Lagrène, Dennis Chambers, Jeff “Tain” Watts, Ira Coleman, Benny Golson, John Abercrombie, Billy Hart, Eddie Gomez, Bob Berg, Joe Lovano, Dave Liebman, Wayne Shorter, Johnny Griffin, Richard Galliano, Al Jarreau, Marcus Miller, Brandford Marsalis, Toots Thielemans, Christian McBride, George Garzone. Luigi Di Nunzio, Giuseppe Bassi, Marcello Nisi e il prestigioso ospite Antonio Faraò presenteranno un repertorio di brani originali figli dell’ubertosità compositiva del pianista, oltre ad alcuni standard della tradizione jazzistica (ri)arrangiati, in un concerto che farà aumentare vertiginosamente la temperatura misurata dal termometro emozionale.
SCHEDA DI PRESENTAZIONE A CURA DI STEFANO DENTICE (GIORNALISTA MUSICALE).
Web:
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