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Aperitivo d’Autore e lo fa di domenica mattina, in masseria.
L’appuntamento è per il
26 marzo (
ore 11) a
Masseria Leucaspide, a due passi da Taranto. Ospite
Bruno Arpaia, importante scrittore e traduttore italiano, che presenterà il suo nuovo libro:
Ma tu chi sei (
Guanda). Si tratta di un racconto teso ed emozionante, non privo di una soffusa e rassegnata ironia, in cui convergono molti dei dèmoni che ci assillano e dei tentativi per sconfiggerli, ridefinendo e ampliando la nozione stessa di romanzo.
Come consuetudine del format di Volta la carta, i partecipanti all’evento verranno coccolati da uno sfizioso aperitivo, stavolta preparato da
Le Vetrine del Gusto e abbinato ai vini della storica azienda
Cantine Miali.
Di Arpaia, Luis Sepúlveda ha detto:
«È uno di quelli che affrontano l'arte e la letteratura con l'unica ambizione di essere coerenti con la vita e con l'epoca che gli è toccato vivere».
Dialogherà con l’ospite il giornalista Vincenzo Parabita, ideatore del format Aperitivo d’Autore.
🎫 𝐈𝐧𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐭𝐢𝐜𝐤𝐞𝐭 𝐞𝐬𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐯𝐚𝐦
𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐧 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐬𝐮 𝐏𝐨𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐬𝐞𝐫
𝐯𝐚𝐭𝐨.𝐢𝐭 𝐞 𝐧𝐞𝐢 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐢 𝐯𝐞𝐧𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐫𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭
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Per info: 380.4385348 - aperitivodautore@gmail.com
• L'AUTORE •
Nato nel 1957 a Ottaviano, in provincia di Napoli, è romanziere, giornalista, consulente editoriale e uno dei più importanti traduttori italiani di letteratura spagnola e latinoamericana (solo per citare qualche autore, ha tradotto in italiano i libri di Carlos Zafón, Guillermo Arriaga, Arturo Pérez-Reverte, Fernando Aramburu, Javier Cercas, Leonardo Padura, Julio Cortázar). Per Guanda ha pubblicato “Tempo perso” (Premio Hammett Italia 1997), “L’angelo della storia” (Premio Selezione Campiello 2001, Premio Alassio Centolibri – Un autore per l’Europa 2001), “Il passato davanti a noi” (Premio Napoli e Premio Letterario Giovanni Comisso 2006), “Per una sinistra reazionaria”, “L’energia del vuoto” (finalista al Premio Strega 2011 e vincitore del Premio Merck Serono), “La cultura si mangia!” (con Pietro Greco), “L’avventura di scrivere romanzi” (con Javier Cercas), “Prima della battaglia”, “Qualcosa, là fuori”, “Luis Sepúlveda. Il ribelle, il sognatore”, oltre a una conversazione con Luis Sepúlveda, “Raccontare, resistere”. I suoi libri sono tradotti in molte lingue.
• IL LIBRO •
Un uomo, l’autore stesso, alle prese con l’età che avanza, con il futuro che si restringe sempre più e con l’Alzheimer della madre ultranovantenne. Un romanzo in cui si alternano il racconto commovente della malattia della madre, dai primi sintomi al difficile trasloco in una residenza per anziani e alla perdita del passato, le confessioni autobiografiche sullo spaesamento in un’epoca di Covid e di guerra, le riflessioni sull’identità e sul timore della morte, e infine gli excursus sul funzionamento del cervello e della memoria, sulla malleabilità e l’illusorietà dei ricordi, sulle ricerche sull’Alzheimer. Il filo portante della narrazione è costituito dalle visite alla madre nella residenza, con le sue domande ripetute in maniera ossessiva, i suoi rapporti con le altre anziane, i suoi smarrimenti, le sue ostinazioni e i suoi capricci quasi infantili, le crescenti difficoltà a riconoscere i nipoti o il figlio stesso, le dolorose lacerazioni prodotte in entrambi dalla malattia. Bruno Arpaia sa tenere insieme con mano ferma tutti questi elementi per costruire un unico racconto teso ed emozionante, non privo di una soffusa e rassegnata ironia, in cui convergono molti dei dèmoni che ci assillano e dei tentativi per sconfiggerli, ridefinendo e ampliando la nozione stessa di romanzo.
• LA LOCATION •
Storia e leggenda si fondono a Leucaspide in scenari di struggente bellezza. Nata nel Cinquecento come masseria, fu acquistata nel secolo successivo dalle monache di Santa Chiara di Taranto che la detennero per circa duecento anni. In quel periodo l'uliveto della masseria divenne uno dei più imponenti del territorio, tanto da rendere necessaria la costruzione di un trappeto per la trasformazione delle olive all'interno della struttura stessa. Negli anni post-unitari, in seguito all'abolizione delle istituzioni religiose, alcune proprietà ecclesiastiche passarono allo Stato e ciò accadde anche per la tenuta di Leucaspide. Così nel 1869 l'italo-inglese sir James Lacaita, senatore del Regno, la acquistò adibendola a suo ritiro estivo. Al suo interno ospitò importanti personaggi dell’epoca: l'imperatrice Vittoria con le sue figlie, Giuseppe Bonaparte, il direttore del Museo di Taranto Luigi Viola, Carlo Cacace e i feudatari più facoltosi della provincia ionica. Tra i molti ospiti di rilievo va ricordata la presenza della scrittrice di viaggio Janet Ross che subì il fascino di questo posto. Continuando la tradizione ottocentesca, la Masseria Leucaspide si propone, oggi come allora, quale suggestiva location in cui celebrare eventi importanti. La struttura, immersa nel verde, si trova a pochi chilometri da Taranto, in agro di Statte.
• I VINI •
Il vino fa parte della famiglia Miali da quattro generazioni. È il 1886 quando Elvino Miali dà inizio alla storia dell’azienda, fondando la cantina e vinificando le uve della Valle d’Itria a Martina Franca. Nasce una storia fatta di passione, di amore per la terra e di un approccio artigianale per tutto ciò che si fa. Le etichette di Cantine Miali sono attualmente 18, raggruppate in quattro selezioni che rappresentano quattro punti di vista sul modo di fare vino: i Classici, Single Vineyard, Selezioni Speciali e Cru. Oggi, Michele, Francesco e Marcello Miali rappresentano la quarta generazione della famiglia, entrata in azienda alla fine degli anni '90, e portano avanti l'obiettivo di aumentare la diffusione dei vini pugliesi con un continuo aggiornamento tecnico, cercando la totale qualità e la cura dei dettagli. Ogni anno si producono 400/500mila litri di vino e vengono serviti undici diversi Paesi. Le uve principali sono la Verdeca, il Fiano Minutolo, la Falanghina, il Primitivo, il Negroamaro, il Susumaniello e il Shiraz. Viene esportato il 28% del fatturato totale.
Web:
www.facebook.com/aperitivod...