Il malato immaginario ovvero le Molière imaginaire
Teatri e auditorium
La nuova produzione del Teatro Kismet OperA Il malato immaginario ovvero le Molière imaginaire di Teresa Ludovico, per Periferie, stagione di teatro e danza realizzata dal Teatro Crest, in collaborazione con Provincia di Taranto e Teatro Pubblico Pugliese.Riscrittura originale, con le scene e le luci curate dal Premio Ubu Vincent Longuemare e con la consulenza musicale dei maestro Nicola Scardicchio e Leonardo Smaldone, lo spettacolo vede protagonisti in scena Augusto Masiello, Marco Manchisi, Serena Brindisi, Ilaria Cangialosi, Michele Cipriani, Andrea Fazzari e Daniele Lasorsa. Con loro in scena ad arricchire il tutto con le musiche eseguite dal vivo, i maestri Michele Di Lallo (fagotto) e Cosimo Castellano (pianoforte). Componente importante nell’allestimento del Kismet, la musica è quella di Nino Rota autore tra il ’76 e il ’78 per il coreografo Maurice Béjart della suite Le Molière imaginaire, che torna quindi nello spettacolo del Kismet dando vita a un dialogo “immaginario” proprio fra Rota e Molière. E circa le collaborazioni, lo spettacolo si avvale dei costumi di Luigi Spezzacatene, della consulenza per il movimento di Giorgio Rossi e dell’adattamento in lingua napoletana di Marco Manchisi.
Tra fedeltà al testo originale, invenzioni registiche, ironia e sarcasmo, lo spettacolo sposta l’ambientazione dalla Francia del ‘600 a una casa del Sud Italia, in un bianco e nero da pellicola neorealista, disegnando un Argante (il protagonista, qui interpretato da Augusto Masiello) che “ha molto in comune con lo stesso Molière” spiega la regista. “Molière e Argante hanno un punto in comune: l’immaginazione. Entrambi possono vivere solo a condizione di immaginare. Argante ha bisogno di immaginare la malattia per sfuggire alla vita, sollevandosi da una quotidianità che pullula intorno. E’ vittima e carnefice di sé, del suo male di vivere, dei medici e così sacrifica il bene di sua figlia al suo interesse. Non è un brav’uomo. Si occupa di sé, esclusivamente della sua malattia, lo fa per non vivere e in questa sua distorsione si presenta come personaggio molto attuale” specifica la Ludovico. Col suo personaggio, a smorzarlo, Tonietta la serva e una maschera di Pulcinella (entrambi i ruoli sono affidati a Marco Manchisi), incarnazione entrambe di quell’anima popolare, beffarda, liquida, che pervade tutta l’opera di Molière.
Sabato 30 gennaio 2010
ore 21.00
TaTÀ
via Grazia Deledda
Taranto
Info: 099.4725780 - 366.3473430
Biglietto 12.00 euro
Prenotazione consigliata