AncheCinema e Compagnia del Sole presentano lo spettacolo teatrale
3 SORELLE (O L'ATTESA DELLA FELICITA')
di Anton Čechov
Un raffinato affresco che mette in luce le cause possibili dell'insorgere della ludopatia. Una commedia che passando per il dramma, arriva a toccare la tragedia. Quattro stagioni, quattro anni, quattro momenti metaforici della vita di ogni essere umano, che vengono immortalati.
Drammaturgia e regia Marinella Anaclerio
con Stella Addario, Flavio Albanese, Patrizia Labianca, Loris Leoci, Ornella Lorenzano, Tony Marzolla, Luciano Montrone, Luigi Moretti, Dino Parrotta, Domenico Piscopo, Antonella Ruggiero
durata spettacolo: 2 ore e 30 minuti comprensivi di 15 minuti di intervallo
giovedì
5 DICEMBRE | ore 20.30
venerdì
6 DICEMBRE | ore 20.30
Teatro AncheCinema
Corso Italia 112 BARI
Parcheggi a pagamento MetroPark Corso Italia 138 + GestiPark Battisti
Biglietti online qui: bit.ly/3SORELLE
Biglietti disponibili al botteghino del Teatro AncheCinema
Biglietti ridotti per accompagnatori di persone con disabilità non autosufficienti
INFO SMS/WhatsApp 329 649 9552
Dopo l’allestimento de Il giocatore di Goldoni (2022), la Compagnia del Sole prosegue la sua ricerca sulla ludopatia mettendo in scena Tre sorelle o l'attesa della felicità di Čechov. Il personaggio ludopatico è il fratello Andrej, apparentemente non protagonista della storia, almeno non come Florindo, il giocatore goldoniano, bensì anello più debole e centrale della catena degli eventi narrati. Il giovane, presentato come un appassionato violinista che vuole andare a Mosca per intraprendere la carriera accademica come professore, è colui che nel tempo subisce maggiormente gli effetti di un mutato panorama sociale. In realtà tutta la famiglia Prozorov si confronta con il vuoto di certezze che la morte del padre ha lasciato, ma è Andrej che, dopo un matrimonio impulsivo e sbagliato, non reggendo tale assenza di futuro si lascia risucchiare dal gioco d’azzardo attendendo che la felicità bussi alla sua porta con una vincita miracolosa che di fatto non arriva.
Questa attesa di felicità caratterizza in qualche modo la maggior parte dei personaggi, che hanno sogni confusi e si agitano senza una prospettiva reale. I più si affidano a ricette facili che fanno naufragare i loro sogni contro lo scoglio di una realtà mai davvero considerata, finendo col diventare via via più passivi ed indifferenti. La storia si apre in una luminosa in primavera in cui si canta, si suona e si celebra la vita ed il futuro: una commedia brillante che lascia sperare. Si chiude in un autunno triste con tante separazioni e perdite, passando per un inverno di segreti eccitanti e passioni nascoste ed un’estate di fuoco.
VERSININ:
Noi dobbiamo soltanto lavorare e ancora lavorare,
mentre la felicità toccherà ai nostri nipoti,
ai nostri lontani nipoti.
TUZENBACH:
Secondo voi neanche sognarla si potrebbe,
la felicità! Ma se io sono così felice!
Scene e Immagine Pino Pipoli
Costumi Benedetta Moruzzi e Pino Pipoli
Disegno luci Cristian Allegrini
Vocal coach Isabella Minafra
Assistente alla regia Massimiliano Di Corato
Organizzazione Dario Giliberti
Comunicazione Marilù Ursi
Amministrazione Lucia Di Mauro
Realizzazione scene Damiano Pastoressa e Silvia Giancane
Sartoria Serafina Calabria
Web:
www.anchecinema.com