Giovedì 28 novembre a Molfetta per Kaleidos della Fondazione Valente
Abbracciante e Di Caterino
un inno al grande Piazzolla
L’omaggio in chiave jazz del duo col progetto antologico «Oda para Astor»
È un inno al grande Piazzolla «Oda para Astor», l’omaggio al padre del «tango nuevo» che due jazzisti pugliesi di assoluto talento come il fisarmonicista Vince Abbracciante e il flautista Aldo Di Caterino propongono giovedì 28 novembre (ore 20.30) nell’auditorium Madonna della Rosa di Molfetta per la stagione Kaleidos ’24 diretta da Pietro Laera per la Fondazione Musicale Valente.
Un omaggio speciale a due passi da Trani, la città dalla quale alla fine dell’Ottocento i nonni di Piazzolla partirono in cerca di fortuna imbarcandosi a Napoli su uno dei tanti transatlantici che facevano la spola tra l’Europa e il Nuovo Mondo. Mar del Plata, la «città della felicità» nella quale si stabilirono, era allora poco più di un porto di pescatori. E qui, dove agli inizi del secolo scorso si poteva contare solo qualche casa signorile, nacque Vicente Piazzolla, barbiere di professione e fisarmonicista per diletto. Quando scomparve, risuonarono per lui le note della celebre «Adiós Nonino», il brano ritenuto uno dei capolavori assoluti del figlio Astor, nato l’11 marzo del 1921 per cambiare le sorti del «pensiero triste che si balla», per usare una definizione del tango spesso attribuita a Jorge Luis Borges, ma coniata probabilmente da Enrique Santos Discepolo.
Naturalmente, «Adiós Nonino» non mancherà nel repertorio di questo concerto, nel quale il duo Abbracciante-Di Caterino omaggerà il grande bandoneonista argentino rileggendo alcune delle sue più belle creazioni, tra cui «Oblivion» e «Muerte del Angel», reinterpretate mantenendo un profondo rispetto nei confronti delle meravigliose melodie che le contraddistinguono, non senza rinunciare a spazi d’improvvisazione.
Spazi che era solito prevede anche Piazzolla, l’autore di «Libertango» e altre 750 composizioni cui si deve il trasferimento delle più popolare musica argentina dai bordelli di Buenos Aires nelle sale da concerto, spinto da Nadia Boulanger durante l’apprendistato a Parigi. Altoparlante del jazz nel Vecchio Continente, la capitale francese era, infatti, divenuta sponda europea anche per il tango, lanciato agli inizi del secolo consacrando prima Carlos Gardel, poi ospitando Piazzolla e, infine, ispirando un celebre film a Bernardo Bertolucci con Maria Schneider e Marlon Brando sulle note del jazzista e sassofonista (anche lui argentino) Gato Barbieri.
Info 349.7873941 – Biglietti sul circuito diyticket al link https://www.diyticket.it/events/Musica/2
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