CROCEVIA PER LO IONIO
27.28.29/08/2025
27 agosto: Le confidenze di Luisa Ruggio
Piazza Cesare Battisti
Ore 20.30
Il 27 agosto Domenico Iannacone sarà preceduto dal reading teatrale “Raccontami una Storia” tratto da Le Confidenze (Besa Muci Edizioni, 2023) di Luisa Ruggio. La giornalista, blogger e scrittrice leccese porta in scena letture tratte dal suo romanzo candidato al Premio Strega nel 2023. Sul palco sarà affiancata da Sonia Convertini, Daniela Dell’Anna, Carmen Martucci e Federica Rizzo.
“Raccontami una Storia” Le Confidenze è la storia complessa di un abbandono. Violante lasciata a sé stessa dai propri genitori – come molti eroi delle fiabe chiamati a spezzare incantesimi affidati al linguaggio – è una voce tra le voci di figlie e figli chiamati a superare la pericolosa cecità dei padri, a spezzare la linea di sangue con la verità dell’amore che rende finalmente valicabili i confini di qualsiasi prigione (Diego Guida).
27 agosto: CHE CI FACCIO QUI – Il racconto del reale di Domenico Iannacone in dialogo con Emanuela Chiriacò
Piazza Cesare Battisti
Ore 21.30
Il giornalista RAI Domenico Iannacone porta in scena la trasposizione scenica del suo fortunato programma Che ci faccio qui alla sua settima edizione. La trasmissione si pone in continuità con I dieci comandamenti - sempre curato e condotto dallo stesso giornalista molisano - in cui in ogni puntata, con un filone monotematico, racconta storie di persone che hanno inseguito i propri sogni e realizzato i propri progetti, che hanno fatto qualcosa per gli altri, che hanno vissuto momenti drammatici, persone che possono essere un esempio per tutti. Il suo è un racconto di un’umanità periferica e il periferico, si sa, oggi è la rappresentazione più alta della contemporaneità.
Attraverso il racconto di storie che non fanno rumore ma che chiedono ascolto, Iannacone riflette sul potere delle parole, sulla forza delle immagini, sull’etica dello sguardo e sull’importanza di mettersi in ascolto dell’altro con silenzi e pause che vengono dai suoi esordi in poesia con Amalia Rosselli per la rivista La Tartaruga.
In un tempo in cui la realtà viene spesso distorta, semplificata o anestetizzata, il racconto del reale diventa un atto necessario, urgente, profondamente politico.
Domenico Iannacone racconta il suo metodo narrativo, dove la cronaca si fa sguardo empatico, e il racconto si trasforma in atto di responsabilità civile.
Dai volti incontrati nel programma televisivo Che ci faccio qui alla sua evoluzione teatrale con Che ci faccio qui in scena, la realtà diventa materia viva, da restituire con rispetto, verità e umanità.
Dalla televisione civile al teatro di parola, una conversazione scenica che è un invito a guardare, a sentire, a non voltare il proprio sguardo altrove.
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28 agosto: Lo splendore di tutto di Marco Alemanno.
Piazza Cesare Battisti
Ore 20.30
Il 28 agosto, a precedere Franco Arminio sul palco, sarà il poeta neretino Marco Alemanno con un incontro dedicato alla poesia di autrici e autori che, nei secoli, hanno saputo raccontare e cantare il loro rapporto speciale con la natura circostante. Un’occasione per scoprire quali profondità possono nascondersi anche in un solo verso. Un’esperienza di ascolto partecipe, un viaggio emotivo nel tempo. Un invito a un incontro diretto quindi con il misterioso fascino, antico e musicale, che da sempre la parola poetica conserva in sé.
28 agosto: Versi in Movimento con la ballerina Sara Presta.
Piazza Cesare Battisti
Ore 21.15
Il 28 agosto, dopo l’esibizione di Marco Alemanno e prima di Franco Arminio, alle 21.15, ci sarà l’esibizione di danza Versi in movimento a cura de l’École de Danse di Ninfa Fersini con la maestra di danza Sara Presta. Un omaggio poetico al film Il Postino.
La cura dello sguardo a cura di Franco Arminio
Piazza Cesare Battisti
Ore 21.30
Un incontro dedicato alla poesia di autrici e autori che, nei secoli, hanno saputo raccontare e cantare il loro rapporto speciale con la natura circostante. Un appuntamento che nasce come occasione per scoprire quali profondità possono nascondersi anche in un solo verso. Un’esperienza di ascolto partecipe, che cerca di accompagnare i presenti in un viaggio emotivo nel tempo. Un invito a un incontro diretto quindi con il misterioso fascino, antico e musicale, che da sempre la parola poetica conserva in sé. Il poeta paesologo Franco Arminio con “La cura dello sguardo” mette in scena un’opera teatrale che pone al centro la comunicazione, la condivisione e la vicinanza umana. L’espressione, resa popolare da Franco Arminio, si riferisce alla capacità della parola poetica di creare legami e dare coraggio, esplorando temi come la guarigione, la fragilità e la comunità. Percorrendo l’Italia palmo a palmo, nella sua paziente auscultazione del mondo, Franco Arminio ha registrato ovunque la crisi della dimensione comunitaria. Il poeta ci offre le sue parole come fiaccole per illuminare il presente e ci porta la sua testimonianza, tra visioni e orazioni civili, che pongono domande e chiedono risposte con vibrante ostinazione.
La lingua poetica si fa strumento di conoscenza, alla ricerca di una comunicazione, di un senso condiviso, di quella intima vicinanza della quale abbiamo tutti più che mai bisogno. Il tema centrale è quello dello sguardo. Gli sguardi che riceviamo, specialmente da bambini, ci possono ammalare, ma ci possono anche guarire: non a caso un libro di Arminio si intitola La cura dello sguardo. Attraverso letture in versi e in prosa, attraverso testimonianze e racconti spesso divertenti, Arminio disegna un’insolita geografia dei nostri mali, a cominciare dalla solitudine, ma nello stesso tempo propone la cura attraverso una riattivazione dello sguardo verso il mondo esterno e verso una nuova dimensione comunitaria, una comunità che tiene insieme i vivi e i morti, la dimensione sociale e quella naturale, la corda lirica e quella civile, l'attenzione al visibile e all’invisibile. Un incontro che in un certo senso ha a che fare più col sacro che con la cultura, nel solco di una poetica che Arminio ha definito in uno dei suoi ultimi libri, Sacro minore.
Il suo non è propriamente un reading, anche se legge versi da molte sue opere. Non è uno spettacolo teatrale, non è un dialogo coi lettori, ma un po’ tutte queste cose intrecciate assieme. La sua si potrebbe definire “una cerimonia lieta e pensosa”: Si tratta di momenti in cui il pubblico e il luogo sono assai importanti: ogni evento è unico e irripetibile.
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29 agosto: La filosofia di Lucio Battisti (Mimesis Edizioni) di Massimo Donà in dialogo con Luca Nolasco.
Piazza Cesare Battisti
Ore 20.00
Il 29 agosto la serata conclusiva con il concerto di Giulio Casale, sarà aperta dalla presentazione del libro La Filosofia di Lucio Battisti (Mimesis Edizioni) di Massimo Donà. L’autore dialogherà con Luca Nolasco del suo ultimo volume dedicato al cantautore reatino, autore di numerosi successi musicali. La conversazione sul testo di Donà si propone di mettere in luce l’itinerario di Lucio Battisti e di restituire il senso di un’esperienza musicale straordinaria, protagonista assoluta in Italia per almeno venticinque anni, dalla seconda metà degli anni Sessanta fino all’uscita del disco Hegel, nel 1994. Massimo Donà interroga filosoficamente – o, si potrebbe dire, “hegelianamente” – l’avventura musicale unica del cantautore, interpretandola come un processo di progressiva decostruzione della “forma canzone”. Attraverso un’analisi attenta, il volume individua gli snodi decisivi di questa incredibile vicenda artistica, offrendo una nuova prospettiva sulla sua evoluzione.
29 agosto: La Canzone d’autore di Giulio Casale.
Piazza Cesare Battisti
Ore 21.30
Giulio Casale mescola i linguaggi di letteratura, teatro e musica dando vita a uno spettacolo intitolato La canzone d’autore: un concerto acustico e confidenziale in cui Casale lascia grande spazio all’ispirazione del momento, attingendo dal repertorio del cantautorato italiano più alto e a lui molto caro: Giorgio Gaber, Luigi Tenco, Fabrizio De André, Lucio Battisti, Franco Battiato per citarne alcuni.
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Tutti gli eventi sono organizzati dall’Associazione Sogni di Carta insieme al Presidio del libro di Nardò e alla Libreria Fiore 1980 – Mondadori Point Nardò.
Il Festival Culturale “CROCEVIA PER LO IONIO” è promosso dal Consiglio Regionale della Puglia e patrocinato dall’Assessorato Cultura e Pubblica Istruzione (Assessora Giulia Puglia) del Comune di Nardò:
Gli sponsor tecnici sono Renna Studio Legale, Tecnomed, Bianco Igiene Ambientale, Vibes e Colservice.
Web:
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