*IL CASTELLO DI LIBRI📚*
🗓️13 Settembre 2025
📍Sammichele di Bari
✅INGRESSO GRATUITO
L'Atrio di Castello Caracciolo ospita un Festival che si pone come facilitatore di un dialogo tra autori, giornalisti e pubblico su temi di rilievo, con l'obiettivo di promuovere la buona cultura, la bellezza e la crescita di una cittadinanza curiosa.
*👇Gli ospiti di Sabato 13
Ore 19 Leonardo Palmisano presenta The Passenger Puglia.
Info Autore: Leonardo Palmisano è uno scrittore, saggista e sociologo italiano.
Si occupa soprattutto di mafie, migrazioni e lavoro irregolare, temi che ha raccontato sia in saggi d’inchiesta sia in romanzi.
È presidente della cooperativa Radici Future Produzioni, impegnata nella promozione della legalità e della cultura.
Come autore, è noto per i suoi libri-inchiesta sul caporalato e sulle nuove mafie, tra cui Ghetto Italia (2016, con Yvan Sagnet), e per i noir ambientati al Sud con protagonista il detective antimafia Tommaso Lopez (La città spezzata, Tutto torna, Il figlio del mare). Collabora con giornali e riviste, partecipa a progetti di ricerca e divulgazione ed è considerato una delle voci più autorevoli nello studio delle mafie pugliesi e delle dinamiche criminali contemporanee.
Info Libro:
Trentatré anni separano due sbarchi. Nel 1991, quello che molti intellettuali pugliesi individuano, a posteriori, come l’evento spartiacque che ha acceso i riflettori sulla Puglia: l’attracco al molo Carboni del porto di Bari della Vlora, una carretta del mare stracolma di profughi albanesi. Il secondo nel 2024, quando nel resort di lusso di Borgo Egnazia approdano i capi di stato delle grandi potenze economiche del mondo per la consacrazione definitiva del brand Puglia. Un trionfo planetario che rischia però di contenere le cause stesse di una svolta in senso opposto: sovraesposizione mediatica, overtourism, la vittoria del plastico della Puglia sulla regione in carne e ossa, il passaggio dall’accoglienza dei rifugiati alla hospitality per ultraricchi. I posteri potrebbero cambiare anche il giudizio sulla rivoluzione culturale e la primavera politica che ha vissuto la regione a partire dal 2005: se da un lato l’ondata di rinnovamento che ha ribaltato l’immaginario e la narrazione del territorio ha avuto indiscutibili effetti positivi, dall’altro ha acceso dibattiti sull’autenticità e riflessioni sul paradossale ribaltamento dei valori, come ad esempio nel caso dei trulli e della taranta, che da simboli di una vita contadina misera e arretrata di cui vergognarsi sono diventati motivo d’orgoglio ed elemento identitario. I riflettori hanno reso più evidenti alcune ferite mai curate, come il feroce caporalato subito dai braccianti, il vuoto occupazionale e i veleni lasciati dall’Ilva, l’ascesa della cosiddetta quarta mafia, oltre alla piaga forse più seria di tutte, perché più gravi sono le responsabilità della politica (in concorso di colpe con magistratura e media): la morte di oltre venti milioni di ulivi a causa di un’epidemia che doveva essere gestita invece che negata. E forse è questo il destino dei luoghi di grande luce: quando il sole cala, si formano anche grandi ombre.
Ore 20:
Vi Auguro di essere eretici
(San Paolo) Toni Mira dialoga con Leonardo Palmisano
Info Autore:
Giornalista di lungo corso, ha ricoperto ruoli di rilievo come caporedattore, inviato speciale ed editorialista presso la redazione romana del quotidiano Avvenire, per il quale cura inchieste e dossier approfonditi. Giornalista parlamentare dal 1989, si è occupato di temi legati all’ambiente, alla legalità, alla criminalità organizzata e alle inchieste istituzionali, tra cui Tangentopoli, Stragi, Antimafia, rifiuti, e cooperazione allo sviluppo. Tiene una rubrica su politica e ambiente per il mensile La Nuova Ecologia e ha realizzato numerose inchieste anche su illegalità ambientale. Ha realizzato vari documentari per RaiSat Album tra il 2001 e il 2003: una serie sulla “Storia delle rogatorie”, uno speciale per i dieci anni dalla morte di Giovanni Falcone, una lunga serie sul rapimento di Aldo Moro e approfondimenti sul disastro del Vajont.
Info Libro:
"Vi auguro di essere eretici" è l’augurio che don Luigi Ciotti da anni rivolge a tutti noi, ricordandoci che non possiamo smettere di interrogarci su quello che ci accade intorno. Tutti abbiamo la tentazione di cedere alle letture preconfezionate e alle "parole d’ordine" del momento, che ci appaiono rassicuranti. Invece bisogna avere il coraggio non soltanto di essere scomodi nella denuncia delle ingiustizie, ma anche di "stare scomodi", noi stessi, in quello che diciamo e che facciamo. Oggi, alla soglia degli ottant’anni, Ciotti in questo lungo dialogo con Toni Mira si fa ancora più definitivo e senza peli sulla lingua e dice la sua sul nostro presente, dal drammatico tema delle droghe, delle dipendenze, alla contaminazione tra mafia e Chiesa, da tempo coraggiosamente denunciata e che ne ha fatto a lungo un emarginato: con Francesco cambia tutto e Ciotti riferisce alcuni fatti concreti. E ancora la "normalizzazione" delle mafie, oggi sempre più sottovalutate benché siano, al contrario, sempre più potenti. Le tante iniziative per concretizzare la speranza nel cambiamento, dai minori in carcere alle donne di mafia, dai familiari delle vittime ai progetti sui beni confiscati. Riflette su cosa vogliano dire giustizia e diritti, il rapporto tra politica e magistratura. La sofferenza, il dolore hanno un senso? Ciotti continua a combattere con l’impegno e la forza che lo hanno sempre contraddistinto.
L'iniziativa è prodotta dal Comune di Sammichele, Radici Future Produzioni/Legalitria e dalla Libreria Odusia.
Web:
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