LA FERA TE TUTTI SANTI o te Santu Cosimu
La fiera di Ognissanti nasce intorno all'anno mille a Carbieno, che durante il medioevo da punto di posta per cambio cavalli si sviluppò in un fiorente casale, in quanto era attraversato dalla Traina-calabra, che in quel periodo era un'arteria molto trafficata da soldati, mercanti e pellegrini che erano diretti in Terra Santa tramite il porto di Otranto. Carbieno offriva tutti i servizi utili ai viandanti che vi si fermavano, una piccola Chiesa dedicata ai Santi Medici Cosma e Damiano dava anche un appoggio spirituale a chi ne aveva bisogno. Tra XI e il XII sec cominciano a svolgersi anche delle Fiere, tre per l'esattezza, una la prima domenica di quaresima, un' altra i primi di luglio e l'ultima il 1° novembre. Appuntamenti molto importanti, primo per i contadini, i quali potevano scambiare i prodotti ottenuti col frutto del loro lavoro con ciò di cui avevano bisogno e vendere a chi invece era benestante. Semi, attrezzi e bestiame erano i prodotti più richiesti, ma non mancavano stoffe, cappelli, scarpe e cibo.
Quando il casale di Carbieno, dalla seconda metà del XVII, sec fu pian piano abbandonato a causa di carestie e pestilenza, delle altre fiere si perde ogni traccia, mentre la Fiera di San Cosimo fu progressivamente spostata nel paese, che stava perdendo la sua fortificazione e si apriva per accogliere gli abitanti dei casali esterni. La fiera, a questo punto era più utile nel paese e il nome cambiò in fiera Ognissanti. La Chiesetta dedicata a San Cosimo e Damiano a Carbieno crollò a causa dell' incuria, ed oggi la ricordano solo pochi anziani, perché per diversi anni ancora la fiera del bestiame si svolgeva in quel luogo. Nei paesi della Grecìa Salentina si usa, ancora oggi, dire “Epame to Comma” (andiamo a San Cosimo) per esprimere la volontà di recarsi alla Fiera di Carpignano. Oggi del tempo antico conserva le tradizioni, come la sagra del maiale, con piatti tipici, come quelli venivano preparati per commercianti e visitatori che per raggiungere Carbieno con i cavalli, dovevano partire il pomeriggio o la mattina del 31 ottobre e pernottavano sul posto, la sera naturalmente avevano bisogno di mangiare qualcosa. Così si suonava, si cantava in allegria sotto la benedizione di San Cosimo.
La fiera prevede varie iniziative riportate nella locandina in allegato.
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