Il progetto si è avvalso del contributo del
Consiglio regionale della Puglia nell'ambito dell'avviso
Futura. La Puglia per la parità. Terza edizione.
Anche quest’anno la
Fondazione Paolo Grassi dedica una giornata al tema della parità di genere con il progetto
“L’anomalia necessaria. Le origini della discriminazione di genere: modelli antichi e riflessi contemporanei”.
Il progetto intende approfondire le origini della disparità di genere, che affonda le sue radici nel mondo antico, attraverso un
percorso laboratoriale legato alla letteratura e al teatro greco: si analizzerà lo sviluppo storico di tale fenomeno per comprenderne la ricaduta sul mondo attuale, per scoprire l'origine delle convenzioni sociali che alimentano gli stereotipi di genere e la società patriarcale, per offrire strumenti e acquisire nuove consapevolezze e cercare di combattere le discriminazioni fino in fondo.
Tutta la nostra cultura discende da un’eredità che risente fortemente dello sguardo maschile. Per liberarsi del pensiero che è stato a lungo dominante, è importante ricostruire storicamente i passaggi da cui deriva la nostra formazione sociale e intellettuale. Un processo necessario al fine di demolire il modello che per troppi secoli è rimasto invariato: la donna, passiva e subalterna, il cui ruolo principale è quello di essere madre oppure oggetto di piacere.
Attraverso l’indagine delle rappresentazioni di genere nella letteratura greca e dei rapporti sociali tra i sessi nel mondo antico, il progetto intende evidenziare come, in parte, la società contemporanea sia uno stampo quasi fedele di quella classica, in cui il mito di allora fa eco ai moderni pregiudizi che attraversano il cosiddetto mondo civile odierno.
Il progetto “L’anomalia necessaria. Le origini della discriminazione di genere: modelli antichi e riflessi contemporanei” baserà la propria solidità culturale e scientifica sulla collaborazione dell’
Università Cà Foscari di Venezia e
l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, attraverso il contributo di quattro Accademiche e Ricercatrici di letteratura greca, che nei loro studi analizzano le connessioni tra le differenze di genere e l’origine della nostra cultura, e che coordineranno le attività laboratoriali. I laboratori vedranno la partecipazione degli studenti del
Liceo Classico "Tito Livio" di Martina Franca.
Il progetto si svolgerà nell’
Auditorium della Fondazione Paolo Grassi venerdì 28 novembre 2025 e sarà articolato in due momenti:
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8.30-10.30: Laboratorio “Come legittimare l’inferiorità femminile: dal mito alla scienza” a cura della dott.ssa
Marcella Farioli e la dott.ssa
Katia Barbaresco dell’Università Cà Foscari di Venezia. Nell'Atene dell’età classica le rappresentazioni di figure femminili pericolose sono innumerevoli: guerriere, assassine di mariti, seduttrici e maghe. Molte di queste figure, le cui vittime sono quasi sempre uomini, non sono attestate nelle fonti di età arcaica. Nella stessa epoca la filosofia, la medicina e la biologia tracciano i contorni della «natura femminile» e codificano su base scientifica la sua inferiorità e pericolosità. Questo fenomeno, mostra che il discorso sulla “natura” femminile e sulla sua malvagità è un dispositivo utile a naturalizzare i rapporti di dominio e le gerarchie sociali in atto. Partendo da una disamina dei rapporti sociali tra i sessi nel mondo antico, il laboratorio si propone di attualizzarne alcuni temi e meccanismi, riportando le questioni ideologiche e culturali alle strutture sociali ed economiche ad esse soggiacenti.
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11.00-13.00: Laboratorio “Rappresentazioni di genere nel teatro greco: modelli antichi e riflessi contemporanei” a cura della dott.ssa
Olimpia Imperio e
Sabina Castellaneta dell’Università di Bari Aldo Moro volto ad indagare il ruolo delle figure femminili nel teatro attico del V secolo. Attraverso l’analisi di alcuni testi drammatici, tragici e comici, scelti in via esemplare, si illumineranno le dinamiche di potere che regolano le interazioni tra uomini e donne sulla scena attica e nella polis ateniese, evidenziando meccanismi di marginalizzazione e strategie di rinegoziazione dei ruoli tradizionali.
In particolare, l'analisi della condizione delle donne nell'antica Grecia funge da strumento per
comprendere il passato e riflettere sul presente, creando una connessione forte tra la storia e le problematiche contemporanee.
I laboratori si avvarranno di una
metodologia non formale e partecipativa, incentrata sul dialogo e sull’interazione, l’ascolto e la condivisione delle esperienze dei personaggi con il fine di coinvolgerne la sfera emotiva.
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE:
L’accesso al laboratorio sarà
libero e gratuito, con prenotazione tramite modulo di iscrizione in allegato. Ai partecipanti del laboratorio sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Web:
www.fondazionepaolograssi.i...