Apertura del progetto giovedì 27 novembre alle 10, negli spazi della Palazzina Basaglia con una presentazione e incontro con la stampa.
“Dopolavoro+” è promosso dal Gruppo tecnico Città Fertile in collaborazione con Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, e Conservatori della provincia di Lecce, Polo Biblio-museale di Lecce, AWDA, ADI, AIAPP, A.I.D.I.A, Sale della Terra_Sede di Lecce. Una intensissima tre giorni che trasforma Lecce in laboratorio aperto di confronto e co-progettazione per generare spazi più equi, inclusivi e vivibili.
Arriva a Lecce “
Dopolavoro+”, progetto promosso dal
Gruppo tecnico Città Fertile in collaborazione con
Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, e Conservatori della provincia di Lecce,
Polo Biblio-museale di Lecce,
AWDA,
ADI,
AIAPP,
A.I.D.I.A,
Sale della Terra_Sede di Lecce.
Da giovedì 27 a sabato 29 novembre 2025 un calendario fittissimo di incontri, laboratori e talk, con ospiti di rilievo nazionale e internazionale, dedicati all’integrazione del punto di vista di genere nella progettazione urbanistica, architettonica e del design che trasforma Lecce per tre giorni in un laboratorio aperto di confronto e co-progettazione, dove professionisti, istituzioni, studenti, imprese e comunità locali potranno riflettere insieme su come costruire spazi più equi, inclusivi e vivibili.
La tre giorni si apre negli spazi della
Palazzina Basaglia, Primo piano,
via Egidio Reale,
giovedì 27 novembre alle 10 con una
presentazione/incontro stampa, scandita dall’introduzione al tema di
Rino Carluccio,
Lea Sodano,
Maria Donata Bologna (Città Fertile) e dai saluti istituzionali di
Franco De Lorenzi (Presidente Ordine degli Architetti e PPC della Provincia di Lecce),
Federica Caggiula,
Davide Negro (Consiglieri OAPPC Lecce, Delegati Pari opportunità),
Luigi De Luca (Direttore del Polo Biblio-museale di Lecce, e coordinatore dei Poli Biblio-museali di Puglia),
Guido Santilio (Presidente della delegazione Puglia e Basilicata di ADI, Associazione per il Disegno Industriale),
Federica Lupo (Responsabile Sale della Terra Nodo Salento),
Marina Nardulli (DS Istituto Diaz-Aligheri),
Tiziana Lettere (Presidente AIAPP Puglia).
Quindi
inaugurazione delle Mostre e nel pomeriggio
avvio dei lavori con il primo dei tre talk, secondo questo calendario: "
che genere di spazi" (27 novembre ore 17); "
che genere di città" (28 novembre ore 17); "
che genere di design" (29 novembre ore 17).
Dopolavoro+ nasce dalla consapevolezza che gli spazi non sono neutri.
Le città italiane, frutto di decenni di pianificazione modellata su un pensiero prevalentemente maschile, necessitano oggi di un nuovo approccio che riconosca e valorizzi la pluralità dei corpi, dei tempi e dei bisogni. Gli spazi pubblici e privati spesso non sono progettati con la lente dell’inclusività. Gli oggetti che ci circondano sono stati pensati sulle proporzioni maschili.
Ogni giornata sarà dedicata a un focus tematico, articolati in tre panel con numerosi ospiti.
Dopolavoro+: un nuovo linguaggio per la progettazione urbana
L’iniziativa intende mettere al centro della discussione pubblica la progettazione di genere come questione tecnica e culturale imprescindibile.
L’obiettivo è quello di:
-porre la prospettiva di genere come elemento strutturale nella professione dei tecnici pugliesi;
-costruire un lessico tecnico e divulgativo inclusivo, capace di facilitare il dialogo tra comunità e progettisti;
-creare relazioni fertili tra esperienze pugliesi e buone pratiche nazionali;
-avviare il percorso per la nascita di un nodo leccese della progettazione di genere;
-potenziare la partecipazione e il peso decisionale delle donne nei processi di rigenerazione urbana.
Dopolavoro+ è un invito a ripensare il progetto contemporaneo come pratica condivisa e consapevole, capace di generare spazi più giusti, più accessibili e più umani.
Perché una città davvero fertile è quella che cresce a partire dalle differenze.
"Per raccontare
Dopolavoro+”, dice
Maria Donata Bologna, designer di Città Fertile e ideatrice del Dopolavoro+, “ho proposto una versione inclusiva del Modulor di Le Corbusier, simbolo storico della misura nel design e nell’architettura. Non più un corpo unico, standard, maschile ma un corpo possibile tra tanti, perché i corpi che abitano lo spazio sono molti di più di quelli che finora sono stati presi come modello. In Città Fertile nasce così l'idea del Dopolavoro+: ribaltare il paradigma mettendo intorno ai tre tavoli punti di vista diversi per costruire un dialogo proattivo. C’è un mondo intero da riprogettare, riconoscendo e raccontando corpi, esperienze e bisogni diversi. Dopolavoro+ è questo: uno spazio di incontro, cura e immaginazione.
Un esercizio collettivo di progettazione più giusta, più aperta, per tutte e tutti".
“I corpi non sono tutti uguali e lo spazio urbano non è neutro”, osserva
Franco De Lorenzi, presidente Ordine degli Architetti PPC Lecce. “Per una volta proprio la particella non ci chiede un vero e proprio cambio di passo, di aprire lo sguardo e le nostre valigie degli attrezzi così da elaborare e dotarsi di strumenti per una pianificazione più attenta ai bisogni di cittadine e cittadini e per una progettazione capace di pensare spazi, che siano pubblici o privati, aperti e accessibili così come manufatti ed oggetti capaci di definire un immaginario simbolico lontano dagli stereotipi di genere, perché siano realmente rispondenti alle esigenze di tutte le persone. Saranno tre giorni ricchissimi di informazioni, riflessioni, suggestioni, spunti, quanto mai necessari in un momento in cui le città sono chiamate a ripensare sé stesse con le lenti dell’accessibilità, della qualità dei servizi, della qualità degli spazi pubblici, della sicurezza, dell’inclusività, della sostenibilità, del benessere di tutte e tutti. Un’occasione importante per tutte le nostre iscritte e tutti i nostri iscritti”.
Web:
www.cittafertile.it/portfol...