Installazioni multimediali, laboratori artigianali e olistici, visite guidate ed escursioni, talk su arti, cinema e musica, dj set con artisti dal respiro internazionale: sabato 27 e domenica 28 dicembre il Castello Aragonese di Otranto accoglie Music Platform con la quarta edizione di Ri*Genera, il festival culturale dedicato ai temi della cittadinanza attiva, della trasformazione sociale, dei patrimoni storici in dialogo coi linguaggi contemporanei. La winter edition di Ri*Genera rientra nei festeggiamenti di “Alba dei Popoli 2026: dove la luce nasce, le culture si incontrano”, promosso e sostenuto dal Comune di Otranto. Ingresso libero, attività gratuite su prenotazione.
Rigenerare luoghi, linguaggi e comunità è il principio che guida Ri*Genera, festival culturale itinerante ideato da Music Platform che da quattro edizioni attraversa la provincia di Lecce mettendo in relazione cittadini, contesti storici e naturali con i linguaggi artistici contemporanei per esplorare futuri possibili. Nel cuore delle festività natalizie, da sabato 27 a domenica 28 dicembre, il festival approda presso il monumentale Castello Aragonese di Otranto con due giornate dense di attività e ospiti, valorizzando la vocazione della città come crocevia di culture e punto di accoglienza dal respiro mediterraneo. La rassegna è promossa e finanziata dal Comune nell'ambito delle politiche culturali cittadine, in continuità con il programma di valorizzazione del territorio sostenuto dall'Amministrazione. Il format, ideato e curato da Music Platform - associazione attiva da dieci anni nel tessuto culturale locale - sviluppa processi che superano la logica del singolo evento: con questo spirito Ri*Genera abita gli ambienti del maniero dando vita a percorsi tematici, visioni, incontri e musica dal vivo, riaffermando il ruolo di un luogo storico come spazio di rigenerazione comunitaria capace di accogliere e rilanciare nuove energie creative nel cammino dei festeggiamenti verso “Alba dei Popoli 2026: dove la luce nasce, le culture si incontrano”. La winter edition di Ri*Genera si inserisce infatti nel programma di una storica manifestazione che, dal 1999, celebra a Otranto l’incontro tra Oriente e Occidente attraverso cultura, arte, musica, spiritualità e partecipazione civile. I due progetti, accomunati dall’attenzione alla valorizzazione dei luoghi e delle comunità, si incontrano per promuovere i gesti di cura e i dialoghi fertili nella città italiana più a est, la prima ad essere illuminata dalla luce del nuovo anno, come segno di speranza in un mondo sempre più conflittuale.
Il programma di Alba dei Popoli 2026 prende il via sabato 27 dicembre alle ore 17 con un’anteprima d’eccezione che introduce e accompagna l’avvio di Ri*Genera. L’ensemble Coro a Coro, diretto da Rachele Andrioli, guida il pubblico in un percorso musicale da Piazza Basilica all’Atrio del Castello, trasformando il cammino in un gesto collettivo di attraversamento e apertura, in un’iniziativa targata Castello Cult. Alle ore 18.30, l’esperienza si innesta nell’inaugurazione ufficiale di Ri*Genera: dopo i saluti istituzionali, il Castello si anima in ogni suo spazio, dando forma a un programma che mette al centro la rigenerazione culturale dei luoghi e delle comunità. Un unico racconto, articolato in linguaggi diversi, che unisce musica, partecipazione e visione condivisa, nel segno del dialogo e della cura. Nella sala interna al primo piano si svolge Movimento Rituale, una lezione di yoga dedicata alla liberazione emotiva a cura di Ludika (attività su prenotazione: +39 327.0980683). Alla stessa ora la Sala Rettangolare accoglie “Creative Territories a.k.a. la forza di essere rete”, un talk in cui intervengono alcuni tra gli operatori e professioniste culturali più vivaci sul territorio: PazLab, Kora Extended, Espresso Notte, Utopia, Custodia, Rigenerazione Minervino, N.O.D.I., 34fuso e Una perdita di tempo. I referenti delle associazioni dialogano sulla forza della rete, su sogni giovanili, sulle sinergie inaspettate e di prospettive concrete di lavoro. In contemporanea nella Sala Triangolare va in scena “Memoria di territori che cambiano - Cinema e trasformazione territoriale”, un incontro in cui Federico Mello - giornalista RAI e autore di “Educazione Salentina. O di come il Salento è diventato Salento” (ed. Kurumuny) -, il regista Edoardo Winspeare, la film-maker e antropologa Claudia Mollese insieme al docente dell’Università del Salento, Luciano Schito, si confrontano sui modi in cui il cinema ha raccontato il territorio tra memoria, turismo, innovazione; in dialogo con gli esperti, la giornalista Sara Valentino e la speaker e curatrice, Anna Sessa. Alle ore 20 l’Atrio del Castello si trasforma in uno spazio di ascolto e vibrazione musicale con “Il Giardino Magnetico”, soundscape curato dal musicista Buck, che anticipa il live di Trevize, in arte Francesco Barletta, con Giovanni Chirico e Federico Laganà. Il concerto è incentrato su una reinterpretazione in chiave ‘globale’ della pizzica, attraversata da percussioni etniche e suoni ancestrali, eseguiti per l’occasione dalla band al completo. Chiude la serata su tracce deep house il dj set di Buck.
La giornata di domenica 28 dicembre si sviluppa come un palinsesto continuo di attività presso il Castello, nell’ambito delle iniziative di Alba dei Popoli 2026 curate con l’associazione Vivere Otranto. A partire dalle ore 10, il Castello si apre alle famiglie e ai più piccoli con il Mercato del baratto dei bambini (fino alle 12.30), affiancato dallo spettacolo di Rochi di Maggio, il mago dei più piccoli (ore 10.30), e dal Christmas Family Fun Fiesta (ore 11.30). Nel pomeriggio, dalle ore 17, le attività proseguono con le iniziative di Music Platform, che aprono il Castello a una dimensione più esperienziale e narrativa con la visita immersiva “Pagine nascoste”: un percorso guidato tra gli ambienti che hanno ispirato il racconto gotico di Horace Walpole, invitando il pubblico a scoprire storie, suggestioni e stratificazioni meno visibili del luogo, tra suggestioni letterarie, storie e leggende a cura di Otranto Culture (attività su prenotazione: +39 327.0980683). Alle ore 18 presso la Sala Rettangolare si svolgono il laboratorio di ceramica "Save your dreams" a cura di Benegiamo Arte e Terracotta di Cutrofiano (attività su prenotazione: +39 327.0980683) e il workshop tenuto da ilGattoLadro “S-carti d’arte 2.0”, su disegno creativo e manipolazione materica (attività su prenotazione: +39 327.0980683). La Sala Triangolare accoglie invece il secondo appuntamento di Ri*Genera dedicato a musica e cinema: ne discutono in “Memorie Future - L’identità musicale del Salento vista dal cinema” Mattia Epifani, regista del docufilm “Rockman”, con DJ War, figura storica dell’underground musicale italiano; Cristel Caccetta, film-maker del corto “Risciò - Strada Maestra”, e Gioacchino Palma di Bande a Sud, attraverso le domande sollecitate da Sara Valentino e Anna Sessa. Dalle ore 20 l'Atrio torna a risuonare con lo showcase firmato da Quattro Bambole Records, etichetta salentina che dalla Puglia rilancia sonorità broken beat, un genere che ha avuto grande diffusione Oltremanica a partire dal Duemila. Per Ri*Genera propone i set di Kika DJ, Done live, Francesco Fisotti e del special guest, della rassegna, Riva Starr, beatmaker napoletano trapiantato a Londra, rinomato dj nella scena del clubbing internazionale. Nome d’arte di Stefano Miele, producer e mente dietro le etichette Snatch! e Brock Wild, Riva Starr è diventato celebre per la sua capacità di trascendere i confini tra generi musicali, lasciando una firma riconosciuta e apprezzata nell’underground musicale. Tra le sue collaborazioni anche quelle con artisti del calibro Jamiroquai, Horace Andy, Jocelyn Brown, Green Velvet e Arthur Baker.
Accanto al programma di attività le installazioni e il percorso espositivo, che si snoda lungo le sale interne del primo piano del Castello, offrono ulteriori spazi di scoperta. Qui trovano posto i reportage delle fotografe Valentina Sergi e Giulia Ticozzi che presentano rispettivamente due progetti dal titolo “Proiezioni di istanti” e “Fuochi”, sul rapporto tra geografia e rappresentazione del Sud Italia, attraverso scampoli di territorio e riti di passaggio. Il percorso continua con l 'opera audiovisiva “Di/Da Nuovo” di Sara Merà che esplora invece la duplice natura del processo rigenerativo: partendo dall’analisi della parola, il video attraversa due modalità opposte, il ritorno all'identico e la trasformazione inevitabile, interrogando con immagini e suoni la promessa e il tradimento insiti nel concetto stesso di ritorno. La sezione prosegue con “Il rumore delle annotazioni” di Mattia Nardon, installazione sonora in cui parole e appunti quotidiani emergono dallo spazio silenzioso in cui solitamente restano confinate per trasformarsi in paesaggi sonori avvolgenti, capaci di restituire la fragilità e la densità dei frammenti di vita; e include anche Alyona Nikolaeva, con “Right where it belongs”, che invita a un viaggio sospeso tra ricordo e sogno, un'esplorazione della femminilità in dialogo con la natura come luogo di ritorno, cura e appartenenza. Continua con “S-carti d’autore” di ilGattoLadro, mostra di disegni dal vivo, e “Creative Territories”, un racconto sul tema della cura nella cultura, un palinsesto di futuri possibili sul territorio pugliese, a cura di Musica Platform incentrato su Kora Extended, Espresso Notte, Pazlab, Utopia, Custodia, Rigenerazione Minervino, 34fuso, N.O.D.I., Una perdita di tempo e si chiude con “Stop Killing Women”, campagna e mostra di poster art contro il femminicidio promossa da posterfortomorrow in collaborazione con Diffondiamo Idee di Valore, Conversazioni sul Futuro e Amnesty International Italia, che attraversa le sale come un monito e un atto di responsabilità collettiva, richiamando alla necessità urgente di eliminare ogni forma di violenza contro le donne.
L’ingresso al Castello Aragonese in occasione di Ri*Genera è libero. È possibile partecipare alle attività laboratoriali e alle visite guidate in programma gratuitamente, previa prenotazione al numero: +39 327.0980683.
Web:
www.musicplatform.it