La parola e il silenzio
Incontri culturali
Lunedì 22 dicembre 2025, alle ore 18.00, presso la sala Mediateca Rosa Fuso Martiriggiano di Cavallino (via Principe di Piemonte), si terrà il terzo appuntamento della rassegna “ARGINE DONNA”, a cura del progetto “AudioPoesie.com”. L’incontro, dal titolo “La parola e il silenzio”, sarà dedicato al lavoro poetico delle poetesse Paola Mancinelli e Giorgia Mastropasqua, in un dialogo moderato da Claudia Di Palma (poeta). L’ingresso è gratuito.
“ARGINE DONNA” è una rassegna di quattro incontri dedicata alla riscoperta e valorizzazione delle voci femminili nella poesia. L’iniziativa vuole riflettere sulla pluralità e la ricchezza della poesia al femminile, sensibilizzando il pubblico sull’autodeterminazione delle donne nel campo artistico e contrastando la loro marginalizzazione culturale nel panorama letterario e poetico.
La rassegna è curata da “AudioPoesie.com”, una nuova piattaforma digitale interamente dedicata alla poesia letta, che propone testi interpretati da voci narranti. Una piattaforma dove ascoltare liberamente autori immortali e contemporanei, italiani e internazionali, che ospita una community poetica viva e partecipata ed è anche editrice specializzata in audiolibri poetici. Tra le varie iniziative, “ARGINE D25” è il concorso per poetesse under 25, pensato per promuovere la scrittura poetica, dare voce alle giovani scrittrici e offrire loro uno spazio di espressione personale e creativa.
Il progetto “ARGINE DONNA” è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio della Regione Puglia attraverso il bando FUTURA ed è promosso da: Città di Cavallino, Centro per il libro e la cultura, Patto per la cultura Città di Cavallino, Città che legge, Biblioteca Comunale Gino Rizzo, Mediateca comunale Rosa Fuso Martiriggiano e Biblioteche di Puglia.
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La rassegna “ARGINE DONNA” sarà introdotta da Irene Bevilacqua, curatrice di “AudioPoesie.com” e del progetto “Argine”. Seguirà il dialogo delle poetesse Paola Mancinelli e Giorgia Mastropasqua con Claudia Di Palma, questa volta in veste di moderatrice, sulla loro recentissima produzione poetica.
Paola Mancinelli racconterà della raccolta Chirurgia del vuoto (edizioni PeQuod, 2025) e del percorso di ricerca sulla verità nella parola, attraverso una scrittura simile ad una lama chirurgica che si serve degli strumenti efficaci del linguaggio per incidere la materia del reale, rivelandone le molteplici possibilità di significato. Ciò che si incontra mentre si cerca di indagare il vuoto - che non è da intendersi come assenza di materia o di significato, bensì come generatore di possibilità e opportunità - è un continuo alternarsi di conoscenza e mistero. La prerogativa della poesia è di definire le cose nella loro essenza; tuttavia, in questo sforzo di nominazione si scontra presto con il limite, la domanda e la precarietà. Ma in poesia non c’è spazio per l’approssimazione, poiché essa con il suo rigore ha l’abilità di sezionare la realtà tutta e portare fuori il vero senso delle cose, il significato autentico dello stare al mondo e nel mondo. Massimo Morasso dichiara in prefazione «Questo nuovo libro è un viaggio metafisico fedele alla verità dell’esperienza del vuoto interiore. È un retablo composto da cinque “scomparti” testuali volti a dar conto della notte oscura di un’anima pervasa, votata alla continua ri-significazione del reale per vie di spogliamento. Nella poesia di Mancinelli, il lascito dei versi – della scrittura, cioè, più precisa, accurata e rigorosa – è la testimonianza di un’avventura non soltanto letteraria. Anche per questo motivo la lettura di Chirurgia del vuoto ci convoca con naturalezza ad accostare il perimetro della mistica».
Giorgia Mastropasqua, a sua volta, parlerà di Un canto al tempo che mi assolva (Les Flâneurs Edizioni, 2025) silloge poetica, il cui titolo lascia intuire una ricerca di redenzione rivolta a un dio-tempo che scorre inesorabile e che, forse, si cerca di trattenere proprio attraverso il potere della poesia. Marcello Buttazzo in prefazione dichiara «è una poesia siderale, che rabdomanticamente cerca pazientemente calie e pietruzze preziose nell’immanente, cerca di pescare nel pozzo del definito e dell’inconosciuto la ragione stessa delle stelle. Poesia colta con una predilezione a scandagliare l’umano, il visibile e l’invisibile, con una postura essenziale». Dalla sinossi: «Una madre si affaccia alla nuova vita; un’anima antica percorre la strada della rinascita: Un canto al tempo che mi assolva è la storia di un ritorno. Attraverso un Bardo, un intermondo immaginoso, la voce narrante torna a far visita ai suoi “luoghi della durata” ma le mappe della memoria sono molte e impetuose, si sovrappongono, confondono il sentiero, aprendo la strada al potere trasformativo della scrittura sulla realtà. Ogni riscrittura è una mappa parallela nell’unità del tempo sacro, la poesia è la sua liturgia. E se non tutti i percorsi sono edificanti, c’è una tensione alla pienezza dell’esperienza umana che s’invera solo nel linguaggio poetico, sua completa assoluzione attraverso la partecipazione. Nessuno è solo, niente si dilegua, l’assoluto ha bisogno di un elemento che lo assolva, sciogliendone i fili».
Parlare di parola e silenzio non è semplice: sono presenze costanti della nostra quotidianità, opposte eppure complementari, capaci di trasformarsi l’una nell’altra. Il linguaggio poetico nasce proprio dal loro dialogo, diventa il luogo in cui elementi prendono forma, in cui si creano e rifondano significati. La poesia si serve di immagini, simboli, pause e silenzio, mentre la nostra esistenza altro non cerca che lo svelamento delle cose del mondo. Lo fa attraverso una lingua, concreta, tagliente, che prova a scandagliare il mondo nella sua interezza, continuando però a mantenere intatto il mistero. Le poetesse Paola Mancinelli e Giorgia Mastropasqua ragioneranno assieme a Claudia Di Palma sul trascendente e sull’intrinseco rapporto tra parola e silenzio.
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Paola Mancinelli, è nata nel 1974 a Taranto, ha approfondito gli studi filosofici e teologici, ottenendo il titolo di Magistero in Scienze Religiose. È una poetessa e artista visuale. È presente nell’antologia Sinfonìa de huellas, Un insieme di tracce. Sei poeti italiani, a cura di Rocìo Bolanos, FormArti 2023; nel volume Taranto, città della poesia, a cura di Silvano Trevisani, Macabor (2022); nel volume Sud. Viaggio nella poesia delle donne (Volume secondo), a cura di Bonifacio Vincenzi (Macabor Editore, 2020). Ha pubblicato il libro di poesie La resa del grazie, Giuliano Ladolfi Editore (2019), con prefazione di Giovanna Rosadini. È presente nelle raccolte poetiche Sud. I poeti (Volume sesto), a cura di Bonifacio Vincenzi, Macabor Editore (2019); Il corpo, l’eros, Giuliano Ladolfi Editore (2018); Close up. 0.10 Atti introspettivi di Sara Liuzzi, Gangemi Editore, Collana Contemporanea (2018); Parole Sante, Kurumuny Edizioni (2015). Ha pubblicato il libro d’artista Poesia, tempo presente. La parola e il tempo, Print Me Editore (2014). Alcuni suoi testi sono stati pubblicati su numerose riviste di poesia e critica letteraria. Ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria nella 2ª Edizione del “Premio Poesia Inedita Poeti Oggi 2022” e il Primo Premio della 9ª Edizione del Concorso Internazionale di Poesia “Parasio – Città di Imperia” 2022 e il Gran Premio della Giuria nella 29ª Edizione del Premio Nazionale di Poesia Inedita “Ossi di seppia”. Svolge la professione di insegnante e fa parte della redazione online della rivista «Atelier», trimestrale di letteratura, poesia e critica, per la quale cura la rubrica Visuale sul Novecento.
«La parola è il bisturi.
Lacera il vero nella sua crepa
fa uscire la vena nascosta
del mondo. Viene da lontano
un suono che non sai interpretare
e non c’è teoria capace di spiegare
il vuoto trafitto dal bagliore
della lama pronunciata,
sezione aurea di una parola che non sai dire.»
(da Chirurgia del vuoto)
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Giorgia Mastropasqua è nata nel 1986, ha studiato lettere alla Sapienza di Roma. Per cinque anni è stata redattrice della rivista «Il Caffè», per la quale ha curato la rubrica Buio in sala. Ha scritto di musica e di cultura su numerose testate. Suoi componimenti sono apparsi su «Ellin Selae», «ClanDestino», «Poeti Oggi», «Suite italiana», «Le parole di Fedro», «Pastiche» e «ANTEPRIME - Gli inediti di Finestre» (vol. II). Nel 2015 ha pubblicato Grazie per gli Spiriti (Il Menocchio), nel 2016 è fra le autrici di Streghe Postmoderne (Alter Ego Edizioni). Tra le sue collaborazioni troviamo «L’Unità», «Paese Nuovo», le webzine musicali «Indie-eye», «HateTv», «OndaAlternativa», «MusicLetter», «06Live» e «Nerds Attack». Ha pubblicato la sua prima silloge poetica Al Mondo vuoto (Controluna) nel 2024. Nell’ottobre del 2025 ha pubblicato Un canto al tempo che mi assolva con Les Flâneurs Edizioni.
«Ora che hai sciolto ogni vanità
votato il dorso alla sorte dorata
Ora che sai tendere e serrare
una presenza di garza leggera
C’è un’altra parete
In compagnia dei fiori di roccia
non si resta che una stagione.»
(L’ascesa da Un canto al tempo che mi assolva)
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Claudia Di Palma, nata a Maglie nel 1985, vive e lavora a Lecce. Nel 2016 ha pubblicato Altissima miseria, la sua prima silloge di poesie, con Musicaos Editore, ottenendo vari premi e riconoscimenti. Nel 2020 la sua silloge poetica Altrove, immondo è risultata vincitrice del Premio Poesia Onesta e la poesia Il documento è stato redatto bene, ha vinto il Premio Internazionale di poesia “Don Luigi Di Liegro”. Nel 2021 ha pubblicato la raccolta di poesia Atti di nascita, con Minerva Edizioni. Collabora con «Versopolis», piattaforma europea di poesia ed è anche redattrice del lit-blog «Poeti Oggi». Nel 2024 ha vinto il Premio Genova-Valéry.
INFORMAZIONI:
AudioPoesie.com
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Cavallino (Lecce)
Sala Mediateca Rosa Fuso Martiriggiano
ore 18:00
ingresso libero
Info. 3487254394
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