Atome Primitif iin concerto
Concerti
Gli Atome Primitif, formazione alternative rock con forti influenze trip hop, presentano in Puglia il loro primo disco "TREE YEARS, TREE DAYS" prodotto dall'etichetta indipendente Urban49 (nata di recente dal grembo della prestigiosa scuola Saint Louis College of Music). Ecco le date del loro mini-tour completamente auto-organizzato.
Giovedì 3 marzo, ore 18.00
Presentazione del disco
Feltrinelli (via melo 119, Bari)
Venerdì 4 marzo, ore 21.30
Atome primitif in concerto
Officine UFO (via Amendola, ex-pretura, Casamassima)
Sabato 5 marzo, ore 22.00
In concerto acustico
Glamorama (Strada Palazzo di Città 51, Barivecchia)
ingresso gratuito
Gli Atome primitif sono:
Azzurra Giorgi - vocals
Claudio Cicchetti - drums
Clelia Patrono - guitars
Giacomo Ferrera - bass
«La firma è francese, i testi parlano inglese e la formazione è romana: ebbene sì, l’eclettismo non fa difetto a questa band, che non ne nasconde le tracce neppure negli undici episodi che compongono questo loro primo lavoro, ‘Three years three days’ (etichetta Urban49; distribuzione Halidon). Il titolo è un duplice riferimento alla fase della gestazione e ai tempi record di registrazione in studio; con le parole della stessa cantante Azzurra Giorgi - una voce al calor bianco - «tre anni trovano la loro sintesi in tre giorni». Ed è una sintesi ottima, eterogenea ma senza divagazioni, tutta compresa in un’idea musicale ma senza cadere nella trappola dell’autocompiacimento; e in misura bastevole anche audace, nella ricercatezza delle linee melodiche così come nel sapiente quanto invisibile uso dei cori, tutti elementi che richiedono senz’altro un ascolto reiterato.
Ci si muove su un territorio musicale tendenzialmente alternative, ma con il giusto debito all’elettronica: il risultato è un impasto caldo e avvolgente, la voce è sangue e corpo che la spina dorsale delle linee di basso (Giacomo Ferrera) riesce a far camminare; aiutano il tappeto sonoro della batteria (Claudio Cicchetti) e le tante anime della chitarra (Clelia Patrono). I pezzi sono ora più rock (e la voce si sporca più volentieri con gli strumenti, come nell’iniziale Indu e in Machine) ora di una materia più impalpabile (Jan 7th, Concert in my head), ora si evolvono in entrambe le direzioni per una consapevolezza musicale più alta (Silver House, musicalmente il momento migliore del disco). Ma il primo chiaro indizio di quanto può essere luminosa una stella generata dall’atomo primitivo è senz’altro Tuna drama, singolo dell’album, tragicomica eppur sentita storia di un tonno che finisce ad essere condimento per gli spaghetti. Qui tutto è perfetto, le note della chitarra aprono leggere il sipario, il basso vi scivola sotto un attimo prima della voce (che mai così delicata, proprio come in una fiaba, intona «Once upon a time»), la batteria apporta la sua scorta di ossigeno e il pezzo prende fiato, si alza, tutti gli strumenti collaborano; il passaggio musicale che chiude la parte vocale è un’intuizione felicissima («he ran ran ran, and his heart heart heart was beating fast» scandisce la voce dolce, dolcissima della cantante - e mentre la parola dà l’immagine del cuore il suono ne dà il battito); la chiusura strumentale ci fa capire che siamo lontani dall’immediatezza della pop song, ma il risultato è a maggior ragione entusiasmante.
Infine, vera e propria epigrafe di questi undici elettroni che ruotano intorno all’atomo primitivo è l’intro, che riporta su una base elettronica alcune frasi emblematiche contenute nella scena finale del capolavoro felliniano 8 e mezzo. Tra le altre: «Distruggere è meglio che creare, quando non si creano le poche cose necessarie». Ma per ora ci sembra che il gruppo abbia creato un buon prodotto, dunque non ci resta che caldeggiarvene l’incontro live e sperare che sarete in molti a condividere questa esperienza.»
[presentazione a cura di Fabrizio Papitto]
Casamassima (Bari)
Officine Ufo
ore 21.30
ingresso libero
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