da venerdì 15 a sabato 16 giugno 2012
Il Sogno di August Strindberg
Teatri e auditorium
"Il Sogno", di August Strindberg - Compagnia Teatrale "Anna De Bartolomeo" e I.S.T.A.
15 e 16 Giugno 2012 c/o Teatro Comunale di Carosino (TA)
"La creatura del mio peggior dolore" così definisce Strindberg il dramma del "Sogno", testo dove tutto può avvenire, tutto è possibile, tempo e spazio non esistono, un misto di ricordi, esperienze, assurdità e realtà.
I personaggi si scindono, Strindberg stesso è il prim o protagonista e si divide in tre ruoli: l'ufficiale, l'avvocato e il poeta.
Tre aspetti dell'essere umano, il primo l'idealista, prigioniero di se stesso, dei suoi sensi di colpa e delle sue illusioni.
Il secondo l'essere razionale preso solo dal senso del dovere e del sacrificio che lo rendono rabbioso e violento.
Infine l'artista, lo scrittore, l'essere sensibile che urla la propria fragilità umana. La stessa figlia di Indra, creatura divina, scende sulla terra per scoprire l'essere umano e s'incarna dapprima nella bambina, successivamente nella donna che scopre l'amore e infine torna all'origine, alla sua spiritualità.
Tutti i personaggi si raddoppiano, si sdoppiano, svaniscono e riprendono consistenza, si sciolgono e poi si ricompongono.
Una coscienza tuttavia sovrasta tutto, quella del poeta: Strindberg scrittore e sognatore, per lui non ci sono segreti, scrupoli o leggi, egli non condanna e non assolve, riferisce la vita.
Attraversa il lavoro ,una nota di malinconia e di pietà verso tutto quanto è vivente.
In questo testo troviamo riferimenti a "La vita è sogno" di Calderòn e a Shakespeaire laddove prospero nella "Tempesta" dice "Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni" e ancora al Macbeth, quando il savio dichiara che la vita è solo una favola raccontata da un folle. Proprio su questi riferimenti il dramma porta a riflettere sulla questione che rileverà la somiglianza tra il caos, solo apparente del sogno, e il tappeto multicolore della vita. Vita in eterna alternanza tra interessi in contrasto e passioni incostanti.
Chi sarà in grado di vedere e ascoltare oltre penserà:"forse è proprio così!"
La composizione del sogno si innalza in tutti i toni di più di ventidue voci, niente caratteri, nè caricature, niente intrighi, nessun ammiccamento al pubblico, nella scena finale ecco che scorre tutto il passato. Da questo testo parte tutto il cammino verso il teatro contemporaneo, da qui finisce il naturalismo e si da il via alla metafisica e al teatro psichico.
Per me dirigere ventidue varianti, nessuno simile ad un altro è stato un punto d'arrivo ed anche di partenza, la messa in scena diventa scusa per sperimentare e approfondire l'analisi di un testo non facile.
Il mestiere dell'attore racchiude in se conoscenza di se stessi e dei propri limiti: porsi allo specchio cercando sempre un ponte, un legame fra "bios" e valore. Proprio la messa in scena rappresenta quel ponte, quel legame. Insieme abbiamo cercato di traversare quel ponte, poco importa se lo abbiamo fatto o meno: se la partita è vinta a metà, bene, non cerchiamo di più.
da venerdì 15 a sabato 16 giugno 2012
Carosino (Taranto)
Teatro Comunale
Via Vittorio Veneto
Sipario ore 21.00
ingresso a pagamento
|
|
|
letto
340 volte