Notte della Taranta a Martano con Jazzabanna, SalentOrkestra e Antonio Castrignanò
Folklore e tradizioni
Concerti
Il Festival itinerante “La Notte della Taranta” giunge alla sua ultima tappa
mercoledì 21 agosto a Martano in Largo Primo Maggio. La ragnatela del ragno
è stata tessuta per sedici appuntamenti in giro per tutto il Salento,
facendo crescere sempre di più, data dopo data, l’attesa per il Concertone,
la festa di musica e spettacolo che andrà avanti per tutta la notte del 24
agosto a Melpignano.
Ad aprire la serata i Jazzabanna con un progetto musicale che mira
principalmente a ricercare e riproporre i suoni e i canti della tradizione
delle province di Taranto, Brindisi e Lecce, non come mera rappresentazione
folklorica di un mondo che fu, bensì con l’intenzione di coinvolgere il
pubblico in un’atmosfera gioviale e genuina fatta di un linguaggio musicale
semplice seppur curato nei dettagli.
In scaletta pizziche-pizziche, quadriglie, polke, tarantelle, serenate e
canti di lavoro e di fede, espressione di quella religiosità sentitamente
partecipata dalle popolazioni del meridione d’Italia.
Poi spazio alla tradizione salentina come punto di partenza dal quale
operare una serie affascinante di innesti, intrecciando la cultura musicale
e strumentale di questa terra con quelle che si affacciano sul Mare Nostrum.
Ecco sul palco la SalentOrkestra che mischia e ripercorre le differenti
sonorità della trance del Mediterraneo, recuperandone voci e strumenti.
Dopo una lunga e profonda ricerca effettuata sul campo a stretto contatto
con la propria gente e collaborazioni musicali nella worldmusic, il gruppo
presenta il suo primo progetto discografico dal titolo “Centueuna”,
proponendo composizioni originali e musiche tradizionali salentine.
Il concerto proposto trascina il pubblico e traccia una rotta sulle acque
del Mediterraneo proprio come facevano quelle imbarcazioni che da Otranto
partivano alla conquista commerciale dell’Oriente e del Nord Africa.
La conclusione della serata è tutta di Antonio Castrignanò, tamburellista e
cantante di Calimera, tra i personaggi più noti del “rinascimento” della
pizzica e da anni protagonista del palcoscenico de “La Notte della Taranta”
di Melpignano. I canti di lavoro di un mondo contadino ormai perduto, i
ritmi sfrenati della pizzica, i canti d’amore di un innamorato alla sua
bella, ma anche la fatica e le privazioni dei salentini di un tempo. Tutto
questo è il suo repertorio che racconta queste e altre storie, tratte anche
da “Mara la fatìa”, l’ultimo fortunato lavoro dell’artista. Castriganò,
prossimo al nuovo cd, sale sul palco per uno spettacolo che ricrea con
grande intensità le atmosfere contadine che tornano a vivere fra strofe e
ritornelli, pur restando sempre attento a non tradire l’ispirazione di
matrice popolare, anche quando si tratta di nuove composizioni musicali.
Portavoce in tutto il mondo di una musica che si nutre del suono di una
terra antica e arcaica quale il Sud, ma che al tempo stesso utilizza
linguaggi moderni, Castrignanò riesce a stabilire un contatto temporale fra
presente e passato che si concretizza in coinvolgenti atmosfere musicali che
spaziano dalla poesia dei canti d’amore all’esplosione ritmica della pizzica
fino a toccare i canti di lavoro.
SCHEDE ARTISTI
JAZZABANNA
Jazzabanna nasce nel 2006 da un’idea di Pietro Balsamo di Francavilla
Fontana con uno scopo: lo studio delle tradizioni popolari e la loro
conservazione. Il progetto coinvolge da subito musicisti, ricercatori e
interpreti della tradizione musicale pugliese, quali Massimiliano Morabito,
Beppe Zerruso, Gianni Gelao, Ciro Galeone, Giusy Balsamo, Bruno Galeone,
Luciano Gennari, Giovanni Orlando e Valentina Cariulo. Lo stesso nome
Jazzabanna è espressione della volontà di riproporre la genuinità
dell’espressione musicale popolare come era intesa decenni fa. Jazzabanna
infatti è il nome con cui venivano chiamati i complessini musicali da
piazza, appunto “banna ti chiazza”. Un’altra ipotesi più suggestiva,
riguardo alla diffusione dell’appellativo jazzabanna e quella che si
riferisce ai complessini che suonavano per strada nel periodo di permanenza
delle truppe alleate sul suolo del Sud Italia. All’epoca i soldati
statunitensi organizzavano dei concertini jazz per allietare le serate dei
militari e promuovevano gli eventi con volantini o manifesti su cui
campeggiava la scritta “Jazz Band”. Nell’immaginario collettivo dei locali,
quindi, l’espressione jazz band andò ad identificare il complesso musicale
composto da un ridotto numero di musicisti; nell’interpretazione dialettale
poi, l’espressione jazz band divenne jazzabanna.
Il gruppo Jazzabanna è formato da: Pietro Balsamo (voce, tamburi, danza),
Giusy Balsamo (voce, tamburi, danza), Luciano Gennari (voce, chitarra
classica), Bruno Galeone (fisarmonica, organetto), Mario Faggiano
(mandolino, chitarra classica e chitarra battente).
SALENTORKESTRA
Nata dall’incontro di cinque musicisti provenienti da una lunga esperienza
maturata insieme ai gruppi più rappresentativi della riproposta tradizionale
salentina (Xanti Yaca, Officina Zoè, Uccio Aloisi Gruppu, Tonino Zurlo
Ensemble, Orchestra La Notte della Taranta, Canzoniere Grecanico Salentino),
la Salentorkestra, con il suo “Centueuna”, primo progetto discografico, si
candida ad essere una delle sorprese più belle della nuova riproposta
musicale salentina.
La grande forza del gruppo sta nel riproporre la pizzica pizzica, antico
ritmo popolare che conduce per gradi alla trance, dove il virtuosismo
strumentale e l’ipnosi delle nenie colorano sapientemente il ritmo
incalzante ma rispettoso della danza, catartica e liberatoria.
Il gruppo si propone come principale obiettivo quello di rileggere l’antica
pizzica pizzica attraverso il caleidoscopio multicolore delle sonorità
mediterranee.
Guardando al futuro e alla ricerca di un proprio suono, la Salentorkestra, è
riuscita nell’impresa di riscoprire tratti ed aspetti nascosti della musica
della sua terra, piccole influenze di un passato senza tempo che
rappresentano molto bene la stratificazione culturale di cui ha goduto
Otranto e il Capo di Leuca.
Formazione: Dario Muci (chitarra classica, bouzouki, voce), Giancarlo
Paglialunga (tamburelli, voce), Massimiliano Morabito (organetti diatonici),
Marco Tuma (flauto traverso, clarinetti, sax soprano, armonica),
Massimiliano de Marco (mandolino, chitarra classica,bouzouki).
ANTONIO CASTRIGNANÒ
Per ragioni anagrafiche e geografiche, Antonio Castrignanò è entrato a far
parte del fenomeno della riscoperta della musica popolare salentina quando
era ancora un adolescente. Ma il suo percorso artistico, anziché confondersi
con quel fenomeno che gli cresceva affianco, ha finito per tratteggiarne gli
sviluppi e segnare una svolta nell’inflazionata febbre della pizzica che
ormai contagia il Salento e si dirige ben oltre i confini del Sud della
Puglia.
Con l’orecchio attento agli stilemi del passato e la curiosità di chi vuole
vivere la contemporaneità accettandone le sfide, Castrignanò sfrutta la
tensione espressiva che si muove tra queste due direttive per costruire un
repertorio del tutto personale, spesso connotato da composizioni autografe.
Da anni protagonista del palcoscenico de “La Notte della Taranta” di
Melpignano (che nell’edizione 2012 ha inaugurato con uno showcase di brani
del suo album “Mara la fatìa”), Castrignanò ha collaborato e si è esibito
con musicisti come Stewart Copeland, Mauro Pagani, Vittorio Cosma, Trilok
Gurtu, Giuliano Ferretti, Raiz, Davide Van de Sfoos, Ivan Della Mea, e molto
altri.
Per il regista Emanuele Crialese (che lo ha coinvolto dopo averlo scoperto
in un’esibizione insieme agli anziani Cantori) ha composto la colonna sonora
di “Nuovomondo” ed ha preso parte al film eseguendone uno dei brani in uno
dei momenti più topici della pellicola.
In seguito, ha musicato lo spettacolo teatrale “La vedova scalza”, diretto
da Ciro Ippolito, e il film documentario “Che saccio”, di Camille
D’Arcimoles, metre presto ascolteremo il suo brano “Respiri di pizzica”,
nella colonna sonora della nuova pellicola di Salvatore Mereu, “Bella
Mariposas”, 2013.
E’ atteso per i prossimi mesi il nuovo progetto discografico che si
preannuncia come un’ulteriore svolta nella sua eclettica proposta artistica
e che lo vede coinvolto nelle incursioni elettroniche maturate con il dj e
polistrumentista turco Mercan Dede: un corto circuito in cui il musicista
salentino, ancora una volta, troverà la chiave di volta tra la sua
espressione personale fortemente legata alla tradizione e quella, tutta da
ascoltare, che s’ispira ai suoni della contemporaneità.
Galatina (Lecce)
Largo Primo Maggio
ore 21:30
ingresso libero
|
|
|
letto
588 volte