“Siamo rimasti puri come il latte delle pampanelle o il progresso ci ha cambiati?” Questo è l’interrogativo al quale sia Aldo Salamino con il suo cabaret italo dialettale (pù dialettale che italo) che Angelo Boccuni (col suo piano… rialzato) cercheranno di dare una risposta. Lo spettacolo comico-musicale (più comico che musicale) che ha ottenuto due sold out di seguito, viene (t)replicato al teatro Padre Turoldo, domenica 17 novembre prossimo alle ore 19. Salamino mostrerà come eravamo nel nostro essere tarantini e come siamo diventati. Scopriremo le differenze tra quelle che erano le nostre abitudini, il contesto famigliare ed umano nel quale siamo cresciuti e anche come siano cambiati nel percorso i nomi propri di persona (da Catavete a Samuel). Ci troveremo a girare per la nostra Taranto tra i personaggi di quartiere e quelli pittoreschi che incontravamo in gioventù (da Marche Polle a Giuanne Portafoglie). Scopriremo come siamo passati dal telefono “Sip duplex” allo smartphone passando per Whatsapp e i social e come tutto ciò sia stato vissuto da noi tarantini. Capiremo in maniera più approfondita come ci relazioniamo, come ci insultiamo e quale sia il significato di alcuni modi di dire e termini che utilizziamo nel nostro dialetto. Un viaggio musicale semiserio, anzi comico nel quale il pubblico si ritrova e partecipa calorosamente diventando parte integrante dello spettacolo. La coppia artistica Salamino- Boccuni, l’uno cabarettista, l’altro musicista con funzioni di spalla comica, pur essendo di giovane creazione appare al pubblico come collaudatissima e irresistibile dal punto di vista della comicità. Angelo Boccuni sottolineerà con melodie appropriate e stacchi musicali alla Bracardi i vari passaggi del cabaret di Salamino, dedicandosi in alcun momenti al canto. “Pampanelle, pampanelle fresche” è un genere che si discosta dall’offerta teatrale corrente e che ha attirato a sé un pubblico numerosissimo raccogliendo ampi consensi.
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