Santa delle Perseguitate
Teatro
SANTA DELLE PERSEGUITATE
di Alfredo Traversa
Santa Scorese fu uccisa il 15 marzo 1991, a Palo del Colle, un piccolo centro della provincia, dove si era da poco trasferita dopo aver lungamente vissuto a Bari. Aveva 23 anni, studentessa universitaria all’ultimo anno di pedagogia. Quel 15 marzo, al ritorno da una catechesi in parrocchia, Santa Scorese veniva uccisa da Giuseppe Di Mauro, 32enne all’epoca dei fatti, dopo tre lunghi anni di molestie e pedinamenti. Una lunga ossessione sfociata in follia omicida. Santa moriva uccisa da quattordici coltellate davanti a casa sua, in una piazza che oggi porta il suo nome. Davanti agli occhi impotenti del padre poliziotto e nell’indifferenza di un sistema che non aveva saputo rispondere alle richieste di aiuto e di protezione della famiglia.L’opera di Alfredo Traversa ci coinvolge in un viaggio che scuote nel profondo. Chi era Santa, questa giovane donna perseguitata e ignorata? Era una martire per la sua fede o una vittima della società?Protagonista è proprio Piero, il padre della vittima, nel suo inquieto incedere tra il dolore, la rabbia e profonde riflessioni sul mistero della fede.Piero, un padre devastato e poliziotto di professione. Come può un uomo, che ha giurato di proteggere e difendere la giustizia, ritrovarsi impotente davanti alla tragedia della figlia? Chi ha fallito con Santa? Dio, le istituzioni, o forse tutti noi, spettatori di un dramma che potevamo evitare? Traversa ci spinge a riflettere: in un mondo che sembra cieco e sordo alle grida d'aiuto, è ancora possibile trovare risposte?E poi c'è la fede di Santa, quel desiderio quasi incomprensibile di "essere tutta di Dio". Come possiamo comprendere una scelta così radicale? Forse, come Piero, anche noi fatichiamo a farlo. Ma è proprio questa fede, così pura e incrollabile, a dare senso a tutta la vicenda. Santa ci spinge a chiederci: fino a che punto siamo disposti a credere? E cosa significa, oggi, rispondere alla chiamata alla santità?L’opera si muove su due livelli intrecciati. Da una parte c'è il dramma intimo di un padre che ha perso tutto, dall'altra una denuncia sociale che ci colpisce allo stomaco. Come possiamo accettare che una giovane donna, perseguitata da uno stalker, sia stata abbandonata da un sistema indifferente? Questa storia è solo un caso isolato, o riflette una società che ha smarrito il senso della giustizia, della cura verso gli altri, specialmente verso i più fragili?La vicenda di Santa Scorese è una storia simbolo, tra le più emblematiche della nostra terra. «Oggi, Santa Scorese non è soltanto una vittima: è divenuta un simbolo di coraggio e speranza, particolarmente per i giovani, spesso disorientati in un tempo segnato da "passioni tristi" e smarriti nel vuoto di una società che sembra aver perso significato – aggiunge la postulatrice Franca Maria Lorusso - la sua vita, tragicamente interrotta, è un faro luminoso per chi, nelle difficoltà, continua a cercare amore e luce, indicando una via e offrendo una risposta autentica a chi è in cerca di senso e direzione. L’Arcidiocesi di Bari ha avviato il processo di canonizzazione, ora giunto alla fase romana. Santa Scorese è Serva di Dio, una di quei "santi della porta accanto" che non si distinguono per gesti eclatanti, ma per un’anima grande e fedele. Il suo esempio ci insegna che, anche nelle tenebre, si può scegliere Dio. Anche di fronte alla violenza, si può scegliere l’amore, costi quel che costi. Oggi, il suo spirito vola alto, come l’aquila che desiderava essere e ci invita a spiccare voli sempre più alti verso l’Altissimo».
Acquaviva delle Fonti (Bari)
Teatro Comunale Luciani
Piazza Vittorio Emanuele II,1
ore 20:00
ingresso a pagamento
euro 8
Info. 3283524760
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