Angelo Duro e il regista Gennaro Nunziante presentano «Io sono la fine del mondo»

IO SONO LA FINE DEL MONDO

Angelo Duro e il regista Gennaro Nunziante presentano in due sale il film in cui l'attore palermitano debutta in un ruolo principale. La commedia racconta con ironia il rapporto tra figli e genitori, quando questi ultimi sono diventati anziani e fragili.

Lunedì 13 gennaio

Saluto in sala all'inizio delle proiezioni delle 20,45 e delle 21
Multicinema Galleria - Bari


Lunedì 13 gennaio, al Multicinema Galleria di Bari, all'inizio delle proiezioni delle 20,45 (già sold out), e delle 21, saranno ospiti in sala Angelo Duro e il regista Gennaro Nunziante, per presentare il loro ultimo film «Io sono la fine del mondo».Il lungometraggio, scritto dagli stessi Nunziante e Duro, è in tutte le sale da giovedì 9 gennaio, distribuito da Vision Distribution. Nel cast del film, anche Giorgio Colangeli, Matilde Piana, Marilù Pipitone, Evelyn Maria Rita Famà.

Biglietti acquistabili in cassa e on line (costo 7 euro), su multicinemagalleria.18tickets.it, info 080.521.45.63.

Nel film, Angelo è il protagonista e fa l’autista. I gestori dei locali di Roma lo pagano per portare via gli adolescenti ubriachi, altrimenti chiudono le loro attività. Lui li carica a bordo e li accompagna a casa. «È un lavoro che va alla grande - spiega Angelo -, poi con l’arrivo del Ferragosto sai che bevute che si fanno questi?». Accade però che una mattina venga chiamato da Palermo da quell’idiota di sua sorella, che non sentiva da tanti anni; con quella voce stridula che infastidisce, gli dice che vuole andare in vacanza, ma non può farlo perché deve prendersi cura di mamma e papà. Gli chiede dunque di “darle il cambio”, ma lui non ci pensa nemmeno.

«Vi rendete conto? Devo andare giù a prendermi cura dei miei genitori, quei due rigidi e autoritari che per tutta l’adolescenza sono stati i miei nemici, che mi hanno imposto cosa fare, cosa mangiare, chi frequentare. Adesso sono diventati anziani e fragili e hanno bisogno di me. I paradossi della natura, diventare genitore dei tuoi genitori. No che non ci vado.A mente fredda, però, ci ho pensato e mi sono detto: “Quando ti ricapita l’occasione di vendicarti di tutto quello che ti hanno combinato quei due?”.Ed è lì che è iniziato il mio divertimento».