Il
Teatro delle Forche è lieto di presentare un momento di confronto e riflessione, alla presenza di un ospite prestigioso.
SALTIMBANCHI_Teatro e adolescenti: una relazione per coltivare sogni di futuro
Incontro con il sociologo
Stefano Laffi
Con la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze che animano il Laboratorio di teatro
Lègami sul palco
In dialogo con l’autore
Erika Grillo e
Giancarlo Luce
Lunedì 20 gennaio 2025 alle 18,30
Teatro Comunale “N. Resta” - Piazza Garibaldi, Massafra (TA)
Ingresso libero
Anche se inascoltato, il mondo degli adolescenti ci parla, si esprime cercando linguaggi, spazi reali e virtuali di aggregazione, tra la divulgazione online e l’attivismo nelle piazze.
Le trasformazioni sociali ed economiche in atto hanno modificato e frammentato bisogni, hanno reso inadeguati i modelli di cura, hanno fatto emergere fenomeni di crescente emarginazione, disuguaglianze e vulnerabilità, di defuturizzazione, di disalleanze tra le agenzie educative: uno scenario in cui si parla degli individui adolescenti senza ascoltarli, si incatenano a categorie senza lasciare loro parola, schiacciati dal peso di definizioni che non li rappresentano.
In questo periodo di crisi sociale e culturale, attivare processi creativi per costruire nuovi immaginari vuol dire valorizzare un capitale sociale fatto di riconoscimento della collettività, di appartenenze, di beni comuni.
Le pratiche teatrali e i linguaggi artistici si uniscono così ai processi educativi, alla costruzione di cittadinanze, aprendosi come possibilità di partecipazione culturale attiva, come esempi di esperienze insostituibili per la crescita e la formazione degli adolescenti nel complesso percorso di sviluppo che intreccia la percezione di sé con la relazione con l’altro, lo spazio privato con lo spazio sociale, i saperi con le emozioni.
In questa prospettiva si ampliano ambiti e strategie di formazione, produzione e innovazione che diversi artisti e realtà teatrali stanno sviluppando, cercando di conquistare un nuovo spazio in un immaginario omologato e strumentalizzato; approfondendo percorsi di ricerca estetica ed artistica che non portano alla semplificazione, ma all’apertura di possibilità con cui l’adolescenza può iniziare ad esplorare il mondo; attivando processi creativi in cui il pubblico, a partire da quello più giovane, non fruisce passivamente, ma ne fa parte.
Sono progettualità che restituiscono un tempo di parte. Sono progettualità che restituiscono un tempo di partecipazione attiva, un luogo di incontro e di dialogo, una modalità di aprirsi a sé stessi e all’immaginario dell’altro, un fare esperienza del mondo in modo collettivo, un riconoscimento dei ragazzi e delle ragazze nello spazio pubblico.
Come rendere sempre più fertile questo terreno ibrido e meticcio, all’interno del quale teatro ed educazione ricercano nuovi campi di indagine, nuovi incontri e nuove e più stabili alleanze tra infanzia, famiglie, artisti ed insegnanti e comunità di cittadini e cittadine?
Il Teatro delle Forche da circa trent’anni nella provincia di Taranto cerca - attraverso gli strumenti del teatro - di praticare questa utopia, con i ragazzi e le ragazze, fuori e dentro il teatro inteso come spazio fisico: giocando con loro, ascoltandoli, osservandoli, vedendoli, prendendoli sul serio, creando legami con l’esistenza senza fare finta, ma creando spazi di cura in cui trovare le parole che non si riescono a dire.
Quali sono le questioni teatrali che ancora vale la pena porsi in un contesto educativo che in quasi cinquant’anni di relazione con il teatro e con l’animazione, ha subito profondi mutamenti e si trova a confrontarsi con una società in evoluzione? Viceversa, quali sono gli strumenti in mano alle pubbliche amministrazioni per trasformare i desideri in realtà?
Ci pare che nel corso degli anni le istituzioni si siano sempre più aperte alle “esperienze terze”, alle arti, al teatro, cercando un confronto con gli istituti culturali delle città capaci di consegnare nuove prospettive e nuovi interrogativi al dibattito pubblico. Lo spettro che si potrebbe forse evitare è che la presenza della scena teatrale si trasformi in un servizio fra i tanti, un mezzo “ausiliare” ma non uno spazio di libertà per ripensare – in dialogo con la scuola, i ragazzi e le ragazze, le loro famiglie – l’educazione stessa e il suo senso.
Come costruire quindi una progettualità davvero comune? Che posto ha il teatro nel discorso pubblico?
Ci interessa avviare futuri percorsi di riflessione condivisi con i diversi educatori - familiari, scolastici ed extra scolastici - che hanno relazioni educative con i nostri adolescenti. Vogliamo sollecitare percorsi di analisi e di confronto, senza giudizi, con curiosità e soprattutto con amore per i nostri “combattuti” ragazzi e per il loro diritto ad un futuro migliore.
La rappresentazione che abbiamo dei giovani è infatti che sia una generazione digitale, presente e attiva solo su quei canali. La nostra sensazione è che non sia così. I ragazzi chiedono soprattutto agli adulti, ma anche ai propri pari, incontri dal vivo, situazioni reali, contatto. Vogliono mettere le mani nelle cose, non vederle solo rappresentate.
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STEFANO LAFFI, sociologo sul campo, cofondatore della cooperativa sociale di ricerca e intervento Codici, da anni cura progetti partecipativi per favorire la “presa di parola” da parte dei cittadini, in modi diversi: cantieri narrativi con gruppi giovanili, percorsi di autobiografia comunitaria e generazionale, redazioni di adolescenti diffuse sul territorio nazionale, progetti di arte pubblica basati sulle storie di vita e le fotografie di famiglia. Si occupa di rigenerazione di centri giovanili e spazi pubblici a partire dalle aspirazioni di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, adulti. Ha insegnato metodologia della ricerca sociale, sociologia, sociologia urbana nelle principali università milanesi. Ha scritto su questi temi per Feltrinelli “La congiura contro i giovani” e “Quello che dovete sapere di me - la parola ai ragazzi”. Ha collaborato al film
Futura, selezionato per Cannes nel 2021. Sta seguendo progetti ideati e realizzati da adolescenti e ragazzi/e in diverse città d’Italia.
Web:
www.facebook.com/events/906...