Comunicato Stampa
Muratcentoventidue Artecontemporanea è lieta di proporre Casting Reality: Returns Undefined, la mostra personale di Chiara Passa.
I rinnovamenti tecnologici e mediali degli ultimi decenni sono stati alla base della incessante ridefinizione dell’immaginario, nonché della trasformazione perpetua del concetto stesso di arte. L’avvento e la diffusione massiva dei nuovi dispositivi prima elettronici, poi digitali, negli ultimi decenni hanno sconvolto l’universo dell’arte costringendolo a ripensare nel profondo modi, categorie e pratiche. Alcuni artisti hanno preferito “immergersi” nel nuovo orizzonte, per fare del nuovo medium uno strumento creativo, originale, espressivo, capace di porre interrogativi e di sperimentare a largo raggio. Chiara Passa, dagli anni 90, appartiene a questa categoria.
Chiara Passa, artista visiva (Roma, 1973) lavora nel campo della media art dal 1997. Si è laureata (M.F.A.) presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, e ha conseguito un Master in media audiovisivi presso la Facoltà di Lettere Moderne. Al momento vive e lavora a Roma dove insegna, presso l’Accademia di Belle Arti, Digital Video.
Tra i pionieri, in Italia, nell'impiego del digitale come strumento di creazione artistica, Chiara progetta le sue opere adoperando più mezzi: l'animazione, la video installazione interattiva e la realtà virtuale esplorando il confine tra reale e immaginario, utilizzando forme geometriche essenziali che sfociano in una visione dinamica e tridimensionale dello spazio. Le installazioni coinvolgono in prima persona lo spettatore spingendolo a confrontarsi con un'altra spazialità, un altrove digitale. Un'idea di performance è alla base delle sue opere, dove il luogo è autonomo e si muove oltre la sua funzionalità.
La sua ricerca artistica - parte del revival riguardante l'immersività nell'arte iniziato verso la metà degli anni Novanta - affronta il tema del software, dalla creazione di app in realtà aumentata, alle opere immersive e interattive in realtà virtuale. Dalla metà degli anni Novanta a oggi, ha costruito un linguaggio artistico attraverso le tecnologie immersive che attualmente costituiscono i principali strumenti della sua espressione artistica.
L’artista presenta Null Void 0, un lavoro che fa parte di una serie di disegni murali concettuali e minimalisti che esplorano il tema del vuoto e il potenziale di creazione con esso. E’ un'opera d'arte in realtà aumentata e intelligenza artificiale basata su un murale interattivo che esplora le possibilità della visione artificiale e del riconoscimento degli oggetti. Questo lavoro sfida la percezione tradizionale generando significati inaspettati attraverso la manipolazione digitale. L'opera d'arte invita il pubblico ad attraversare il confine tra arte e gioco, esplorando le oscillazioni tra luogo tangibile e virtuale. Il pubblico, toccando lo schermo, genera i solidi che compongono il murales, ogni pezzo può essere ridimensionato, tradotto e ruotato mentre emette una frase AI (generata in modo casuale) che specula sulla pratica della visione artificiale e sul modello AI di riconoscimento degli oggetti. Infatti, la maggior parte delle volte, l'intelligenza artificiale non riconoscerà la parte del murales, causando cambiamenti inaspettati e strani sulla sua forma.
L’artista propone inoltre tre opere "Responsive Banner Sculpture n. 2", "Void Function: Studies in Negative Space" e "Abstract Class: The Space Between" che emergono da Fourth Dimension Banner, un progetto nato nel 2012 come opera d'arte nativa di Internet. Queste opere ampliano la serie Live Architectures, un'indagine sull'architettura attraverso installazioni digitali, tangibili e interattive.
Le video-sculture esposte alla galleria Muratcentoventidue si configurano come oggetti pulsanti, in costante navigazione tra dimensioni microscopiche e macroscopiche, generando campi astratti che sfidano la percezione visiva. Attraverso una coreografia algoritmica, le animazioni danno vita a forme armoniose e a geometrie fluide, rivelando spazi ricorsivi infiniti, in cui ogni elemento simultaneamente contiene ed espande le proprie dimensioni.
Giocando con le profondità spaziali interne ed esterne, le opere costruiscono nuovi territori dimensionali in continua evoluzione generativa. Indagano così le soglie tra architettura digitale e fisica, dove la casualità programmatica diventa un principio creativo, dando origine a forme inaspettate e dinamiche.
Luogo
Muratcentoventidue-Artecontemporanea
Via G. Murat 122/b – Bari
Inaugurazione
Sabato 22 marzo 2025 ore 19.30
Periodo
22 marzo– 30 aprile 2025
Orari di apertura
Lunedì, martedì, sabato solo su appuntamento
Mercoledì, giovedì, venerdì dalle 18.00 alle 20.00
Info
3348714094 – 392.5985840
http://info@muratcentoventidue.com
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http://www.muratcentoventidue.com
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CV
Chiara Passa ( Roma , 1973) è un’artista visiva e docente che lavora e ricerca nell’ambito della Media Art dal 1997. Indaga lo spazio in tutte le sue estensioni e forme combinando diverse tecniche e tecnologie per realizzare principalmente installazioni sottoforma di wall-drawings interattivi, progetti di realtà aumentata e virtuale pensati come strumenti creativi e punti di osservazione da dove analizzare lo spazio oltre la dimensione fisica. I suoi lavori sono presenti in ambito internazionale in festival, con-ferenze e istituzioni; tra queste: «Still Life» Solo show at Zabludowicz Collection London (2021); «MADATAC XI» Bienal Virtual de Arte de los Nuevos Medios Digitales, Madrid (2020); «Object Oriented Space». Solo show at Museum MLAC Rome (2019); «Virtual Natives – Sculpture», Roehrs & Boetsch gallery, Zurich (2019); «Oslo Night show», HEK Museum Basel (2018); «InSonic» immersive art show, ZKM | Centre for Art and Media Museum, Karlsrhue (2017); «From live architecture: Dimensioning», solo show at Furtherfield gallery, London (2016); «Off Biennale Cairo» (2015-2016); «ISEA Disruption», Conference and exhibition at Vancouver Art Gallery. (2015); «Morphos», Vortex Dome – immersion media, Los Angeles (2014); Media Art Histories IV – RENEW conference, Riga. (2013). FILE | Electronic Language International Festival, São Paulo. (2011); Electrofringe – festival of new media art, Newcastle, Australia. (2008); BizArtCenter, Shanghai (2005); MACRO – Museo di Arte Contemporanea, Roma (2004), 11° Biennale of young artists of Europe and the Mediterranean countries: «Cosmos – a sea of art», Athens. (2003); 48a Biennale di Venezia (with Oreste group), Venezia (1999) e Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (1999).
Web:
www.muratcentoventidue.com/