I
Pink Floyd tornano sul grande schermo
Per la prima volta al cinema la nuova versione restaurata in
4K e Dolby Atmos del loro iconico film concerto del 1972
Nel 1971 i
Pink Floyd, in rampa di lancio verso la consacrazione mondiale, furono la prima band a suonare a
Pompei. Quel live diventò un leggendario film, diretto da
Adrian Maben, e un disco live imperdibile, due imprescindibili oggetti di culto che oggi rivivono!
Il 2 maggio uscirà per la prima volta come album live completo PINK FLOYD AT POMPEII – MCMLXXII (Legacy Recording / Sony Music). Nel tempo, infatti, sono uscite varie registrazioni e pillole dell’iconico concerto, ma mai una versione completa ufficiale e mai in Dolby Atmos e vinile. PINK FLOYD AT POMPEII – MCMLXXII sarà disponibile in versione rimasterizzata su CD, Audio Digitale, in Dolby Atmos e in vinile.
Rimasterizzato digitalmente in 4K dalla
pellicola originale in 35 mm, con audio restaurato e mixato da Steven Wilson, il film
PINK FLOYD AT POMPEII – MCMLXXII arriva sul grande schermo proponendo la versione definitiva di questo pioneristico capolavoro.
Il film documenta ciò che i
Pink Floyd facevano prima di diventare dei giganti delle classifiche su entrambe le sponde dell’Atlantico, dove la loro musica è tuttora celebrata. Ambientato tra le rovine dell’antico anfiteatro romano di
Pompei, questo film unico e coinvolgente riprende i
Pink Floyd mentre eseguono un concerto intimo e senza pubblico. Girato nell’ottobre del 1971,
Pink Floyd At Pompeii è stato il primo concerto dal vivo tenutosi a
Pompei e contiene i brani fondamentali “
Echoes”, “
A Saucerful of Secrets” e “
One of These Days”. Le immagini dell’anfiteatro, catturate sia di giorno sia di notte, amplificano la magia della performance. Il film include inoltre rari filmati dietro le quinte dell’inizio della lavorazione di
The Dark Side of the Moon negli
Abbey Road Studios.
Nick Mason ha dichiarato: «
Pink Floyd: Live At Pompeii è un documento raro e unico della band che si esibisce dal vivo nel periodo precedente a The Dark Side Of The Moon».
Il film è stato meticolosamente restaurato, fotogramma per fotogramma, a partire dal negativo originale da 35 mm, scoperto in cinque barattoli etichettati in modo dubbio negli archivi dei
Pink Floyd. Questa svolta epocale ha portato alla luce la stessa pellicola che è passata attraverso le cineprese durante quei giorni afosi tra le rovine di
Pompei, più di 50 anni fa. Guidato da
Lana Topham, direttore del restauro dei
Pink Floyd, il team aveva il compito di preservare l’integrità e la bellezza dell’immagine originale. Il film è stato scansionato in 4K utilizzando tecniche avanzate per garantire la massima nitidezza dei dettagli. I colori sono stati esaltati e ogni fotogramma è stato meticolosamente rivisto e riparato, mantenendo un aspetto naturale e vivido con aggiustamenti minimi della grana.
«
Dal 1994 ho cercato le sfuggenti riprese originali di Pink Floyd At Pompeii, quindi il recente ritrovamento del negativo originale da 35 mm del 1972 è stato un momento molto speciale – ha affermato
Lana Topham, Direttore del restauro dei
Pink Floyd –
La nuova versione restaurata presenta il primo montaggio completo di 90 minuti, combinando il montaggio sorgente di 60 minuti della performance con i segmenti aggiuntivi del documentario degli Abbey Road Studios di poco successivo».
Il film presenta anche una
qualità audio straordinaria, con un nuovo missaggio per le sale di
Steven Wilson in 5.1 e Dolby Atmos che esalta la profondità e la chiarezza del film, preservando l’autenticità e lo spirito della versione originale del 1972. L’obiettivo di
Wilson era quello di rimanere fedele a come la band avrebbe suonato in quei giorni di caldo torrido del 1971.
«
Da quando mio padre mi ha fatto il lavaggio del cervello suonando The Dark Side of the Moon a ripetizione, i Pink Floyd sono stati il mio gruppo preferito. Sono i miei “Beatles”, profondamente radicati nel mio DNA musicale – ha aggiunto
Steven Wilson –
Ho visto per la prima volta Pompei da una copia sgranata in un cinema locale. Mi ha fatto un’impressione incredibile, con la sua musica rock libera ed esplorativa fatta da quattro musicisti che sembravano incarnare la nozione di intellettuale “cool”. È stato un onore remixare la colonna sonora per accompagnare l’incredibile restauro del film di Lana Topham, che sembra essere stato girato ieri».
Web:
www.piccologarzia.it/index.php