L'ESSENZA DELLA MOSTRA
Il Silenzio delle Ombre è un grande progetto espositivo che celebra il ritorno nella città natale di Antonio Schiavano, autore e fotografo visivo di rilievo nazionale. La nuova mostra, patrocinata dal Comune di Brindisi, dalla Provincia di Brindisi e dalla Regione Puglia, riunisce oltre 150 opere, si configura come un viaggio visivo, intimo e suggestivo tra luci e assenze, dove l’ombra si fa materia di riflessione e silenziosa bellezza; in un percorso che attraversa i temi della bellezza, del corpo, della memoria e dell’identità, offrono uno sguardo poetico e materico sull’immagine contemporanea.
L’esposizione si sviluppa in 12 sale dello storico Palazzo Nervegna di Brindisi e propone un itinerario immersivo attraverso alcune delle più significative serie realizzate dall’autore negli ultimi anni, alcune accomunate dal linguaggio della Fotomorfia: un processo artistico che fonde fotografia e manipolazione fisica dell’immagine (graffi, solventi, vernici), dando vita a opere uniche, sospese tra visibile e invisibile.
IL CONCETTO DI FOTOMORFIA
Neologismo ideato dall’autore, Fotomorfia indica un linguaggio visivo che supera la fotografia tradizionale per trasformarla in un oggetto fisico e concettuale. Attraverso abrasioni, sovrapposizioni e materiali pittorici, l’immagine fotografica diventa gesto, esperienza, visione rielaborata. L’ʼartista decostruisce e ridefinisce il rapporto tra realtà e rappresentazione, invitando il pubblico ad una riflessione profonda sulla percezione della bellezza e sul potere dellʼarte di svelare significati nascosti. Schiavano riporta in luce i volti e i corpi che la fotografia pubblicitaria aveva “omologato”, riscoprendone le imperfezioni e la profondità dell’anima. In questo processo di stratificazione e scavo - che può ripetersi più volte - l’unico elemento sempre immutato è l’occhio, punto di accesso alla verità interiore. Emblema della capacità di vedere oltre la superficie, è simbolo di una percezione più profonda, sensibile, autentica.
Il Silenzio delle Ombre è un invito a guardare l’invisibile, ad ascoltare il non detto, a ritrovare nell’imperfezione la vera bellezza. In questo silenzio visivo, fatto di stratificazioni e materia, l’immagine si fa esperienza sensoriale e concettuale. Le opere interrogano chi guarda, custodiscono storie, suggeriscono identità. Non mostrano: rivelano.
PROGETTI ESPOSTI
Languishing
- Emozioni sospese e corpi eterei in una riflessione sul tempo interiore nata durante la pandemia.
L’Attesa -
Un racconto per immagini sulla vulnerabilità e la forza, con soggetti femminili in posa simbolica e scenografica.
Riflessi
- Figure ambigue e rifratti surrealisti che esplorano l’accettazione di sé attraverso il corpo
The Beauty and the Bane -
La bellezza decostruita: fotografie trasformate con tecniche materiche che mettono in discussione gli ideali estetici contemporanei.
Dysmorphia
- Corpi frammentati che riflettono l’ossessione per l’immagine e l’identità distorta.
Percorso Professionale La selezione esposta, ripercorre il percorso di 35 anni di fotografia pubblicitaria con alcune delle sue immagini più rappresentative tra beauty e still life, e quest’ultimi ispirati spesso alla Pop Art, oggetti di uso comune diventano composizioni creative.
Amarcord -
Un ritorno alle origini, con fotografie inedite di Brindisi anni ’80, frammenti di memoria e sperimentazioni giovanili.
Il Silenzio delle ombre - Scatti dedicati alle città pugliesi care all’artista, dove l’ombra diventa elemento costruttivo della visione
Web:
www.antonioschiavano.com/mo...