Ostuni (Brindisi)
Via Cattedrale,15
Il Museo Civico Archeologico di Ostuni è stato aperto al pubblico il 14 maggio 1989 ed occupa gli spazi dell'ex monastero carmelitano di Santa Maria Maddalena dei Pazzi e della chiesa di San Vito Martire.
Il museo raccoglie numerose testimonianze archeologiche che consentono di ricostruire la storia della città dal periodo preistorico e messapico fino ad arrivare ad epoche più recenti. Tra i reperti più importanti è da segnalare una sepoltura risalente al paleolitico superiore, riguardante una donna, morta nell'ultimo periodo della sua gravidanza e sepolta con ancora il feto nel suo grembo. Alla sepoltura, nota con il nome di Ostuni 1 e risalente a 28.000 anni fa, è dedicata un'intera sala del Museo dove si può ammirare lo scheletro originale, eccezionalmente conservato, il calco che ricostruisce il rito di sepoltura ed un diorama della grotta dove è stata ritrovata durante gli scavi archeologici condotti dal Professore Donato Coppola. Nelle teche della sala è inoltre conservato il corredo funebre della donna che comprende, oltre a bracciali di conchiglie forate, i resti di un copricapo costituito da conchiglie di Cyclope neritea impastate di ocra rossa, strumenti litici e resti di fauna.
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