La chiesetta di S. Giovanni era vestigio dell’Ordine Gerosolimitano a suo tempo presente nel centro abitato con una Commenda. Era annessa all’ospedale fondato dal patrizio napoletano Erberto Mirelli e dismesso alla fine del XVI secolo. Realizzata da maestranze pugliesi nel XV secolo, fu restaurata o completamente ricostruita nel 1707, secondo quanto riportato da un'iscrizione, dal Commendatore dell’Ordine Fra Domenico Recco, ed è addossata a case private. Chiesa ad aula unica, a pianta rettangolare, con muratura in carparo a vista. Il soffitto è a volta a botte a pieno centro. La copertura è piana e praticabile. Al di sopra del portale, delimitato da una cornice aggettante, si apre un oculo, sormontato da un timpano a sua volta sovrastato da una croce in pietra. Al portale d'ingresso si accede con una scala di quattro gradini in asse. Un campaniletto, privo di campana, è posizionato sul lato destro del tetto. La facciata, molto semplice, presenta, in asse con l’ingresso, un oculo. Tranne un altare in pietra ed un quadro della Madonna con Bambino, ormai scomparso, è stata defraudata di tutte le sue opere. Ubicata in largo San Giovanni, l'antica chiesetta apparteneva all'Ordine dei Gerosolimitani.
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