"LE OFFICINE CLANDESTINE"
Era una serata piovosa a Bari, una di quelle serate grigie dove la città si ferma, chiusi in una stanza, il coro dei bicchieri di birra si univa al rumore dell'acqua e al silenzio, poi, all'improvviso la luce, una voce: "Apriamo un locale".
Silenzio.
"Si" - "Si" - "Si" - "Si" Quattro si e Le Officine Clandestine prendono vita.
Nascono così dall'unione di quattro menti accomunate dall'idea che la sanità mentale è un'imperfezione. Le Officine Clandestine prendono forma in piazza Mercantile, all'angolo dove un tempo c'era il mercato, dove c'era la vita, il fermento, lo scambio.
Le Officine Clandestine sono e saranno sempre aperte. Un luogo dove arrivare, fermarsi, partire, ritornare, fuggire, leggere, discutere, ascoltare, suonare, pensare, bere, ubriacarsi, amare.
Basta entrare e superare la nostra personale porta della percezione. Clandestini della normalità.
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