La chiesa venne probabilmente fondata nel XII secolo, come attestato da diversi documenti. Le absidi e le decorazioni scultoree sono state attribuite invece al secolo successivo. La chiesa nacque sul porto, probabilmente con un proprio imbarcadero, al di fuori delle mura cittadine (che comprenderanno tutto il porto solo con l'espansione della cinta voluta da Federico II).
Sebbene la tradizione voglia la chiesa legata all'Ordine Templare,costruita all'interno del loro Ospitale, è molto probabile un'influenza sulla chiesa della colonia di mercanti di Ravello, molto numerosa in città nel Medioevo, come testimonia un lascito del 1170 di una vigna alla chiesa da parte del notaio ravellese Orso Rogadeo e il patronato, in epoche successive, a famiglie originarie di Ravello. Durante la prima fase della sua vita, la chiesa fu probabilmente luogo di benedizione per i crociati in partenza da Trani verso la Terra Santa. Accanto alla chiesa vi era infatti una stretta stradina, detta Angiporto, che conduceva direttamente al mare e che venne definitivamente chiusa nel XIX secolo.
La chiesa venne retta da diversi abati di una non meglio specificata comunità monastica fino al XV secolo, quando divenne proprietà del vescovo di Conversano, Paolo de Turcolis, e successivamente di suo nipote. Nel 1479 venne donata a Pietro Lambertini, padre del giurista Cesare Lambertini: la famiglia, come già citato originaria di Ravello, mantenne il patronato sul santuario fino al 1780, sebbene per un breve periodo nel XVI secolo sia attestato il patronato di altre famiglie ravellesi, come i Rogadeo e gli Achonzaico, i cui stemmi, insieme a quello della famiglia Lambertini, sono scolpiti in bassorilievo sull'architrave della porta di accesso alla sagrestia.
A causa del trasferimento del culto delle anime del Purgatorio nei primi anni del XIX secolo, la chiesa di Ognissanti ha assunto da allora la denominazione popolare di chiesa del Purgatorio[1]. Sempre in questo periodo la chiesa divenne sede di diverse Confraternite: prima l'Arciconfraternita della Beata Vergine dei Sette Dolori e successivamente, in seguito alla distruzione dell'omonima chiesa, la Confraternita dell'Annunziata. La chiesa fu una delle parrocchie della città dal 1932 al 1975, mentre negli anni '80 fu sede del Terz'Ordine Francescano. Successivamente chiusa, è stata nella seconda metà degli anni '90 riaperta e ripristinata al culto.
Fonte Wikipedia
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