l Complesso di Santa Maria della Giustizia – formato da chiesa e monastero – sorge lungo la statale 106 ed è compreso nella zona industriale di Taranto, presso il mare e il fiume Tara. Esso fu eretto sul sito di un antico ospizio, che accoglieva pellegrini e crociati in partenza per la Terrasanta. Nel 1482, fu assegnato alla congregazione degli Olivetani, i cui monaci si dedicavano soprattutto all’agricoltura, all’allevamento e allo sfruttamento delle risorse marine. Per la sua posizione, il Complesso era particolarmente esposto alle incursioni dei pirati saraceni: le più gravi avvennero nel 1520 e nel 1594. Nel Seicento, gli Olivetani furono trasferiti in città e il Complesso iniziò un lungo periodo di degrado. Più tardi, la chiesa fu sconsacrata e il Complesso divenne una masseria. Dopo alterne vicende, ebbe inizio nel 1980 un restauro radicale, che ha portato al completo recupero della struttura.
La chiesa è a navata unica, composta da due campate con volte a crociera sorretta da semicolonne. Sulla parete di destra si aprono due ambienti di costruzione più tarda; il primo porta a una cappella cinquecentesca, mentre il secondo è adiacente al coro. L'altare, sovrastato da un affresco murale, è in pietra scolpita e dipinta. Per uno stretto passaggio, si accede a un ambiente rettangolare destinato a ospizio: su una parete è stato recuperato un affresco, autore ignoto, raffigurante il Crocifisso fra l'Addolorata e i Santi Giovanni e Benedetto. Salendo una ripida scala si raggiunge la copertura della chiesa e i resti dell'antico campanile.
Taranto (Taranto)
Strada Statale 106, Km 3 da Taranto
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