La Puglia è uno straordinario mosaico di ambienti, stratificazioni storiche, armonie e contrasti urbanistici, varietà infinite del paesaggio agrario e dei caratteri ambientali cui corrisponde un’altrettanta articolata composizione di culture, storie, identità.
Un aspetto estremamente interessante della regione è dato dai suoi numerosi castelli, spesso di elevato valore artistico, storico e ambientale. La complessa rete di fortificazioni che oggi il turista può ammirare nasce soprattutto dall’opera dell’imperatore Federico II, che nella prima metà del ‘200 sviluppa, quasi sempre su precedenti costruzioni normanne, o persino bizantine, un poderoso sistema difensivo: Lucera, Castel del Monte, Bari, Barletta, Trani, Gioia del Colle, Oria, Brindisi. Numerosi altri castelli si aggiunsero in epoche successive con gli Angioini, gli Aragonesi e Carlo V. Alcuni (non molti, in verità) vennero, a partire dal XVII secolo, trasformati in dimore gentilizie (Conversano e Francavilla Fontana).
Fittissima, specie nel Salento, la rete costiera di torri, costruite in varie epoche (ma soprattutto nel ‘500) a scopo di segnalazione e di difesa contro le frequenti scorrerie piratesche.
Francavilla Fontana, graziosa cittadina distesa sulle propaggini delle Murge sud-orientali, centro agricolo e nodo di comunicazioni. E’ interessante soprattutto per il suo bel palazzo feudale, il Castello Imperiali, e per la notevole serie di costruzioni barocche, abilmente inserite in un regolare impianto urbanistico a vie rettilinee.
La regione fu abitata, sia in età preistorica che in età classica, da popolazioni messapiche; si è anche supposto che presso Francavilla sorgesse l’antica città di Rodiae o Rudiae, omonima della Rudiae presso Lecce. La moderna città deve il suo sviluppo a Filippo I d’Angiò, principe di Taranto, il quale, secondo la tradizione, nel settembre 1310 avrebbe rinvenuto un’icona bizantina raffigurante la Madonna su un muro diruto nei pressi della preesistente villa di San Salvatore. Attorno alla chiesa sorta subito sul luogo del rinvenimento si sviluppò un nuovo borgo popolato dagli abitanti dei casali circostanti, attirati dalle larghe franchigie concesse dal principe. La “Terra di Francavilla” nel 1364, sotto Filippo II, fu cinta di mura, che furono poi ampliate da Raimondello del Balzo Orsini; il figlio di questi, Giovanni Antonio Orsini nel 1450 diede inizio alla costruzione di un castello. Nel 1517 Francavilla fu data in feudo a Roberto Bonifacio e inclusa nel marchesato di Oria; nel 1563 passò quindi ai Borromeo e nel 1572 fu acquistata dal genovese Davide Imperiali con titolo principesco, e sotto questa casa Francavilla rimase sino al 1782.
Il grandioso Castello Imperiali, dal 1821 sino al 2005 sede unica del Municipio, eretto nel 1450 da Giovanni Antonio Orsini del Balzo, ingrandito e ristrutturato verso il 1536 da Bernardino Bonifacio e completato dagli Imperiali al principio del XVIII secolo, particolare da Michele senior nel 1730, che si avvalse dell’opera dell’architetto Ferdinando Sanfelice. E’ a pianta rettangolare con aggetto agli spigoli a guisa di torri, coronato da archetti ogivali e merlatura, circondato da fossato. Nel lato verso Oriente, un loggiato a quattro arcate barocche e una balconata illeggiadriscono l’austera mole, aperta al piano nobile da finestre dalle cornici scolpite. Un ampio portale settecentesco dà accesso al cortile a portico su colonne e loggia, dove è possibile notare una vasca battesimale del XV – XVI secolo.
Per un ampio scalone a doppia rampa si sale al piano superiore.
Nella sala del Camino, che conserva il caminetto scolpito con lo stemma dei principi Imperiali, è possibile ammirare la tela dell’Ultima Cena del XVIII secolo e la volta affrescata all’inizio ‘900 dall’artista napoletano Giovanni Vollono.
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