Andrea Pucci in 30 Anni...e non sentirli

Andrea Pucci, all’anagrafe Andrea Baccan, è uno dei comici più amati del panorama italiano. Nato a Milano nel 1965 da una famiglia di origini venete, prima di approdare al mondo dello spettacolo ha svolto diversi mestieri: dalla tabaccheria di famiglia alla gioielleria, fino all’animazione nei villaggi turistici. Proprio da lì nasce il suo approccio diretto, immediato e coinvolgente con il pubblico. La svolta arriva negli anni ’90 quando, partecipando al programma televisivo La sai l’ultima?, conquista il pubblico con la sua comicità spontanea e viene ribattezzato “Pucci”, nome d’arte che accompagnerà tutta la sua carriera. Negli anni successivi diventa presenza fissa nei principali programmi comici italiani – in particolare Colorado – dove consolida il suo stile: monologhi taglienti, ritmo serrato e osservazioni pungenti sulla vita quotidiana, le relazioni, la famiglia e le piccole assurdità del vivere moderno. Pucci è un artista che comunica con immediatezza, capace di trasformare episodi di vita comune in momenti irresistibili. In teatro porta una comicità popolare ma mai banale, sempre attenta alla realtà e all’esperienza del pubblico. Lo spettacolo: “30 anni… e non sentirli” Con 30 anni… e non sentirli, Andrea Pucci festeggia tre decenni di carriera portando in scena uno spettacolo che è al tempo stesso celebrazione, racconto e grande festa comica. Un one-man show energico, senza pause, in cui il comico ripercorre la propria storia artistica e allo stesso tempo aggiorna la sua satira sui temi di oggi. Per circa due ore di spettacolo, Pucci alterna aneddoti personali, monologhi ad alta velocità, situazioni quotidiane portate all’estremo e un contatto costante con il pubblico, vera linfa della sua comicità. Il risultato è un viaggio nel suo mondo: frenetico, esagerato, irresistibilmente divertente. “30 anni… e non sentirli” è pensato come un grande tributo alla sua carriera ma anche come un regalo al pubblico che lo segue da sempre. Non mancano i cavalli di battaglia, le battute cult, i momenti di improvvisazione e una lettura ironica del presente che rende tutto attuale e coinvolgente.