Il palazzo Grimani fu ristrutturato e modificato da un primitivo nucleo medievale nel corso del cinquecento, sotto la regia di Vettore e di Giovanni Grimani, che, tra il 1537 e 1540, affidarono la decorazione di alcuni ambienti del primo piano nobile a Giovanni da Udine e Francesco Salviati, esponenti della moderna corrente manierista. Dopo la morte del fratello Vettore, rimasto unico proprietario, Giovanni edificò le due ali a chiusura del cortile quadrato, collocandovi la scala ovata e la straordinaria stanza a lacunari con lanterna. In questi ambienti del palazzo fece eseguire un nuovo importante ciclo di decorazioni ad opera, tra gli altri, di Camillo Mantovano e del giovane Federico Zuccari, per dare degna cornice alla rinomatissima raccolta di statue, medaglie, busti antichi, di libri e di dipinti.
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