Ravello Festival 2015 - Cunto di Tristano
Classica e Lirica
Teatro
Cunto di Tristano
Liberamente tratto da “Tristano” (di Goffredo di Strasburgo), “Tristano e Isotta” (di Richard Wagner), “Finestra con le sbarre” (di Klaus Mann)
Vincenzo Pirrotta, regista, attore e cuntista
Arrangiamenti da Wagner e musiche originali di Roberto Molinelli
Giampaolo Bandini, chitarra
Cesare Chiacchiaretta, fisarmonica
Gaetano Di Bacco, sassofoni
Roberto Molinelli, viola
Testo di Stefano Valanzuolo liberamente tratto da “Tristano” (di Goffredo di Strasburgo), “Tristano e Isotta” (di Richard Wagner), “Finestra con le sbarre” (di Klaus Mann)
In occasione dei 150 anni dalla prima rappresentazione del “Tristan und Isolde” di Wagner, Fucina Italia e Ravello Festival presentano il “Cunto di Tristano”, uno spettacolo-progetto originale in cui la vicenda immortalata da Wagner viene riletta in forma di canto epico e popolare, muovendosi in equilibrio tra toni da leggenda (come vuole la tradizione medievale) e le atmosfere romantiche dell’opera in musica.
Il “Cunto di Tristano” sovrappone diversi livelli di scrittura e linguaggio, trovando un riferimento complessivo e unificante nella figura affascinante di Ludwig II, mecenate di Wagner e protagonista di un libro di Klaus Mann ("Finestra con le sbarre") in cui l'identificazione tra Ludwig e Tristano e tra Elisabetta d'Austria e Isolde è efficacemente perseguita. I testi attingono liberamente anche al poema medievale di Goffredo di Strasburgo e, naturalmente, al libretto wagneriano.
Vincenzo Pirrotta, attore-regista siciliano di cinema e teatro, mette in scena lo spettacolo e lo interpreta ricorrendo alla seduzione del cunto popolare e della musica di accompagnamento, affidando alla parola ed al movimento dei pupi un “Tristano” di strada, struggente e mediterraneo.
Le musiche originali e le riduzioni da Wagner, elaborate dal compositore-violista Roberto Molinelli, rimandano a sonorità immediate a cominciare dalla scelta degli strumenti: un piccolo organico di suonatori ambulanti.
Vincenzo Pirrotta è stato allievo di Mimmo Cuticchio e si è diplomato alla scuola di teatro dell’ Istituto Nazionale del Dramma Antico. Ha lavorato con molti dei più grandi registi ed attori del teatro italiano Dal 1996 conduce una ricerca sulle tradizioni popolari applicando pratiche arcaiche al teatro di sperimentazione. I suoi spettacoli teatrali sono ospitati dai maggiori teatri e festival europei (Francia, Belgio, Spagna, Grecia, Germania, Portogallo, Inghilterra).
Tra i suoi titoli più importanti citiamo Eumenidi per la Biennale di Venezia 2004; Sagra del signore della nave per il Teatro di Roma; U ciclopu, Terra matta, Diceria dell’untore per il Teatro Stabile di Catania; Filottete per l’Unione dei Teatri d’Europa; Donne al parlamento per il Teatro Greco di Siracusa.
Nel teatro lirico ha collaborato con l’Opera di Roma ed il San Carlo di Napoli. Ha diretto Le nozze di Figaro per il teatro Manoel di Malta. Per il Massimo Bellini di Catania ha firmato Carmen (2012) e Attila (2014).
Per il grande schermo è stato tra i protagonisti del film Prove per una tragedia siciliana, diretto da John Turturro e Roman Paska. Ha partecipato al film Noi credevamo per la regia di Mario Martone. Ha diretto il docu-film Ninnarò.
Tra i libri pubblicati: N’Gnanzo’ù storie di mare e di pescatori per i tipi di Plectica; Eumenidi per Bonanno editore; Nell’occhio di chi guarda per Donzelli editore.
Nel 2004 ha ricevuto il prtemio premio ETI Olimpici del teatro per il testo Malaluna; nel 2005 premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro per U Ciclopu quale migliore spettacolo dell'anno. Nel 2011 gli è stato conferito, per Diceria dell’untore, il premio “Le Maschere del teatro italiano” quale miglior spetttacolo d’innovazione.
È da poco in libreria Guasta semenza, il suo primo romanzo, edito da Mesogea.
Roberto Molinelli
Fin da giovanissimo suona come violista con orchestre e in recital, vincendo primi premi assoluti in concorsi nazionali e internazionali ed esibendosi in prestigiose sale da concerto in Italia (Sala Verdi e Teatro alla Scala di Milano, Teatro Comunale di Bologna, Parco della Musica di Roma) e all’estero. I suoi dischi sono stati segnalati da “Piano Time”, “Diapason”, “Fanfare”.
Collabora con Erwin Schrott, Gustav Kuhn, Cecilia Gasdia, Anna Caterina Antonacci, Andrea Griminelli, Valeria Moriconi, Federico Mondelci, Enrico Dindo, Domenico Nordio, Danilo Rossi, Sara Brightman. Molte sue première sono state eseguite da alcune grandi orchestre sinfoniche in sedi illustri: Orchestra Filarmonica della Scala, Kremerata Baltica, Moscow Chamber Orchestra, Orchestra Sinfonica Rossini, Orchestra di Padova e del Veneto, Carnegie Hall di New York, I Suoni delle Dolomiti. Il Teatro “Pavarotti” di Modena gli ha commissionato una nuova opera lirica, Olympia 2000, che ha debuttato due anni fa con grande successo.
Come compositore e direttore d’orchestra ha reso omaggio, di recente, ad Armando Trovajoli in una serie di spettacoli con Enrico Montesano. Ha collaborato anche con molti artisti pop, come Lucio Dalla e Enrico Ruggeri.
Ha orchestrato alcuni dei più importanti successi internazionali di Andrea Bocelli, eseguiti in tutto il mondo. Ha arrangiato e diretto l’Orchestra del Festival di Sanremo nelle edizioni 2005 e 2009, venendo premiato dalla Giuria di Qualità del Festival. Membro e Presidente della Giuria di SanremoLab per tre anni consecutivi, dal 2009 è Direttore artistico per l’innovazione dell’Orchestra Sinfonica “Rossini”.
Dal 2012 porta in tutta Italia lo spettacolo “The fool on the hill”, ispirato ai Beatles, per il quale ha scritto e arrangiato musiche orchestrali. Nell’estate 2015 ha diretto in un ciclo di concerti l’Orchestra “Haydn” di Bolzano e Trento.
Ravello (Salerno)
Villa Rufolo
Piazza Duomo
ore 21:30
ingresso a pagamento
|
|
|
letto
206 volte