È uno dei monumenti più importanti di Raito; prende il suo nome dal nobile proprietario Raffaele Guariglia che lo donò all’Amministrazione Provinciale di Salerno per farne un Centro di Studi. Durante la seconda guerra mondiale fu residenza di Vittorio Emanuele III di Savoia. Dal 1970, anno della morte dell’ambasciatore, il Centro Studi “Raffaele Guariglia” ha richiamato prestigiosi studiosi come Raffaele Cantarella e Giovanni Pugliese Carratelli,ed altri ancora.
Oggi Villa Guariglia ospita il Museo della Ceramica Vietrese. Il percorso espositivo, che occupa la Torretta e il piano terra della stessa residenza, mostra i pezzi in ceramica più rappresentativi della produzione del territorio. Definito da molti come: "Un vero e proprio viaggio tra le opere ceramiche più belle". Si ricordano tra i pezzi in esposizione i lavori di Richard Dölker, Elle Schwarz (moglie di Dölker), Irene Kowaliska, Margarete Thewalt Hannash (detta anche Bab),Giovannino Carrano, Vincenzo Pinto, Giosuè Procida e Salvatore Procida, Guido Gambone e dei cittadini vietresi che riuscirono a portare avanti l’importante eredità dei loro predecessori.
Dall’8 marzo del 1999, al pianoterra della Villa, sono state esposte le collezioni private acquisite dal Settore Beni Culturali della Provincia di Salerno, il 6 luglio del 2001 è stato inaugurato un terzo settore dedicato alle "riggiole", (mattonelle utilizzate per il rivestimento pavimentale e parietale). La villa è circondata da un parco con tipica vegetazione mediterranea. Caratteristica è la sua conformazione a terrazzamenti.
A far da sfondo il mare, i paesini arroccati sulle pareti dei Monti Lattari. Dalle terrazze si gode un suggestivo panorama. Convegni, mostre, concerti e spettacoli sono solo alcuni dei contenitori che riaccendono i riflettori su questo splendido palazzo. Per la musica due sono gli eventi: il Concorso Pianistico Internazionale “Vietri sul Mare – Costa Amalfitana” con il relativo “Premio di Esecuzione Pianistica Antonio Napolitano” ed i “Concerti d’estate a Villa Guariglia finalizzati al turismo.
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