Nel 1783, i padri Scolopi riadattarono a convitto l'antico convento soppresso dei Domenicani, con il nome di Convitto Rinaldo Corso. Già sul finire del Settecento si ha notizia che delle brevi rappresentazioni teatrali e dei concerti, danze e minuetti si tenevano nel salone principale decorato con un soffitto a cassettoni. Dell'antico teatro non rimane che il sito in quanto l'allestimento attuale, del quale si conserva un progetto originale, risale solo all'inizio del nostro secolo, negli anni 1908-1909. Il teatro, oggi di proprietà dello Stato, è corredato da due ordini di balconate che appoggiano solo sulle pareti laterali del salone a pianta rettangolare. Il boccascena è di gusto neo-settecentesco con decorazioni finto marmo. Nel palcoscenico si conserva il sipario dipinto a finto tendone. Il teatro necessita di urgenti restauri, soprattutto di una verifica statica della struttura. E' previsto il recupero e il ripristino del teatrino all'interno di un progetto globale dell'Istituto religioso già avviato in parte.
(Caterina Spada)
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