Utilizzato come magazzino di cereali durante la Prima Guerra Mondiale, il teatro fu ristrutturato a spese del Governo nel 1921. A partire dagli anni ‘20, conobbe però un periodo di decadenza: fu affidato in gestione a privati ed adibito anche a sala cinematografica. La licenza concessa ai privati fu revocata soltanto nel 1964, poiché la Soprintendenza si era dichiarata contraria al ripristino del cinematografo, che avrebbe comportato la sostituzione degli ordini di palchi con ampie gallerie e l’eliminazione delle colonne del boccascena per inserire un grande schermo per il cinemascope.
Nel 1971 scoppiò un incendio sotto la platea che provocò danni ai palchi del primo ordine e al piancito. Nel 1975, con finanziamento regionale, fu realizzato un nuovo solaio per la platea e per il palcoscenico, furono aperte due uscite di sicurezza e fu realizzata la fossa dell’orchestra. Le ultime ristrutturazioni risalgono infine al 1982, quando furono restaurati il coperto, le strutture in legno e le decorazioni, mentre per il completamento dei lavori, con il recupero del quarto ordine di palchi, si dovrà attendere il 1999.
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