Argojazz 2024 - Le Metamorfosi

’associazione culturale “Note di Mare” dedica a Burt Bacharach la rassegna 2024 di Argojazz, festival giunto alla sua ventunesima edizione e partito - come noto - dall’idea geniale di un piccolo gruppo di amici, uniti e sorretti da un amore incondizionato per la musica, trasmesso nel tempo ad una platea sempre più ampia.

La voglia di ricordare ed omaggiare questo grandissimo compositore americano, scomparso nel febbraio 2023, è sorta spontaneamente essendo Bacharach amatissimo nel nostro paese per le sue composizioni che, per oltre 60 anni, hanno segnato la storia del panorama musicale internazionale.

Brani - solo per citarne alcuni - quali: Magic Moments, Raindrops keep falling on my head, I’ll never fall in love again, That’s what are friends for, hanno lasciato ricordi indelebili in tante generazioni di giovani, cresciuti con la colonna sonora della sua musica.

Non tutti sanno, tuttavia, che Bacharach ha iniziato la sua formazione musicale proprio con il Jazz, che è stato la passione dei primi studi giovanili, sotto la guida di Dizzie Gillespie.

Molti sono i grandi musicisti jazz che hanno interpretato i suoi brani: Wes Montgomery, Sonny Rollins, Stan Getz, Bill Evans e McCoy Tyner. Nel 2022 Fabrizio Bosso insieme al Claudio “Wally” Allifranchini quartet -che ne ha curato gli arrangiamenti - hanno portato in concerto alcuni dei suoi brani più famosi riproposti in chiave Jazzistica, poi raccolti nell’album “The jazz side of Burt Bacharach”.

Proprio in considerazione delle molteplici sfaccettature della vastissima produzione musicale di Bacharach, l’Associazione “Note di Mare” ha accostato al suo ricordo il tema delle “Metamorfosi”.

La capacità di trasformarsi, in maniera quasi soprannaturale, o di trasformare gli altri proprio attraverso la musica, sarà la sfida che verrà posta agli artisti che parteciperanno alla ventunesima edizione di Argojazz che si connota per un maggior respiro internazionale avendo tra i partecipanti alle undici serate in programma anche musicisti e cantanti provenienti dagli States, dalla Svizzera, dal Giappone e dalla Spagna, spaziando tra i diversi generi musicali, dal soul, allo swing , al multietnico.

La rassegna non è, dunque, solo jazz ma è anche sperimentazione e ricerca di nuove sonorità, cui si unisce la danza, con i suoi spettacoli esclusivi nei luoghi suggestivi del porto degli Argonauti.