da giovedì 16 a venerdì 17 gennaio 2020
"Il Sogno Di Gagarin", e se fossero stati i sovietici ad arrivare sulla luna?
Teatro
Con 24 debutti provenienti da Italia, Inghilterra, Svizzera, Messico dal 6 al 17 gennaio 2020 al Mattatoio - Pelanda, con serata finale al Teatro Vascello il 24 gennaio, torna la versione invernale del Roma Fringe Festival, quest’anno alla sua 8° edizione, che conferma la formula e la mission del 2019. Sul palco saliranno 24 spettacoli come ”lente di ingrandimento" della scena contemporanea italiana e non solo, per presentare al grande pubblico, critici e addetti ai lavori una vetrina di teatro indipendente unica nel suo genere, con 6 spettacoli differenti a sera alternati su 2 palchi, proponendo solo ed esclusivamente spettacoli mai andati in scena a Roma, con una tassativa parola d'ordine: indipendenza.
"Il Sogno di Gagarin", questo lo spettacolo che andrà in scena il 16 e il 17 Gennaio prossimi, per la compagnia Compagnia Malalingua da Roma.
Importa davvero che Armstrong e Aldrin abbiano messo piede sulla luna? Che loro l’abbiano fatto o no, non è davvero così importante; ciò che conta è che nell’immaginario collettivo noi vediamo Armstrong piantare la bandiera a stelle e strisce. E tanto basta. Un’immagine che ha direzionato la Storia. Un’immagine ben impressa negli occhi e nella mente di intere generazioni. Non importa a questo punto se davvero ci siano andati. Loro ce l’hanno mostrato. E Alzando gli occhi al cielo per osservare la Luna, sappiamo che lì sopra c’è la bandiera statunitense.
La verità è che ad allunare sono stati i sovietici!
Se il 27 marzo del 1968 Jurij Gagarin fosse sbarcato sulla Luna e avesse piantato la sua, di bandiera? Cosa sarebbe cambiato nelle nostre vite?
Lo spettacolo prende spunto da un avvenimento immaginario, la bandiera sovietica sulla Luna al posto di quella americana, per raccontare il sogno di un uomo, Jurij Gagarin, che nel 1961 circumnavigando la terra diventò una superstar globale, un’icona, l’uomo che ce l’aveva fatta e che aveva visto con i proprio occhi ciò che nessuno prima di lui aveva mai osservato.
Il sogno di un uomo che però in quegli anni è stato il sogno di tutta l’umanità. Il sogno di un uomo, di un popolo, di un’idea.
Dietro quest’avventura personale lo spettacolo si avventura nelle vicende della corsa allo spazio tra URSS e USA, dei successi e degli innumerevoli fallimenti, della sfida tra il sovietico Sergeij Korolev e il naturalizzato americano Wherner Von Braun, una sfida che ha spostato molto in alto l’asticella della conoscenza: menti eccelse impegnate nel travalicare i confini sia del pensiero umano sia della terra, menti eccelse capaci di sognare in un’epoca in cui il Sogno era comune a tutti.
La prospettiva della narrazione parte dal presente e dal personale degli autori, dalla voglia di comunicare l’esigenza e la possibilità del “sogno” (inteso come futuro possibile, capacità di osservare oltre il domani, risorsa collettiva) in contrasto con l’attuale iperrealista massificata chiusura e mancanza di visione.
da giovedì 16 a venerdì 17 gennaio 2020
Roma (Roma)
La Pelanda
Piazza Orazio Giustiniani,4
22:00 - 19:00 (Palco B)
ingresso a pagamento
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