Time Zone -Michele Fazio e Marc Ribot trio
Concerti
MICHELE FAZIO trio Marco Loddo contrabbasso, Emanuele Smimmo batteria
Michele Fazio (Bari 27 aprile 1963) da anni residente a Milano è un pianista dal tocco gentile ed intenso, un compositore nato nel jazz, ma ormai da tempo dedito anche alla composizione di musiche per il cinema e per il teatro. Vanta inoltre collaborazioni nelle band di noti personaggi della canzone italiana e non solo (P. Pravo, A.Ruggiero, G.Grignani, F.Concato,R.Jones, J.Emeline e Mick Abrahams dei Jetro Tull). Esordio discografico nel 2000 con “Percorsi” a cui segue nel 2005 “Waves”. La consacrazione e la maturità arrivano però nel 2011 con "Visione Passeggera" disco in piano solo registrato nei Rambow Studios di Oslo, dove sono stati prodotti i migliori lavori targati ECM. Una raffinata ed appassionata immersione nella musica di frontiera dove jazz e classica si confondono fino a rendere impercettibili le differenze. Questa musica accompagnerà poi la piece teatrale ”A Cuore Aperto” dell’amico di sempre Sergio Rubini. In questo 2014 arriva “L’Acrobata” una coraggiosa riflessione in trio sulle nuove strade del jazz italiano. Il live di Bari segna il ritorno a casa di Fazio una sorta di prima sul filo teso…
Marc Ribot (Newark 21 maggio 1954) è uno dei più versatili chitarristi della scena internazionale, è un artista eclettico e versatile. Il suo stile e il suo suono hanno ammaliato numerosi musicisti come Jack McDuff e Wilson Pickett come Tom Waits (15 anni di sodalizio), Elvis Costello, Marianne Faithfull e John Zorn. La sua storia è costellata di arditi esperimenti condotti in ogni direzione musicale. Ironia declinata con talento ed intelligenza come l’avventura con “Los Cubanos Postizos” nei live nell’esecuzione dei suoi brani e nell’improvvisazione sia con la chitarra acustica che con la chitarra elettrica affiora accanto alla sua lunga esperienza, “un raffinato vigore” che ammalia, un incedere ipnotico che stordisce ogni tipo di pubblico.
Chad Taylor (Arizona 19 marzo 1973) è un drumming leader, che padroneggia un linguaggio aperto dove convivono fuoco e delicatezza, relax e dinamismo. Colori impressionistici intervallati a frenetici up-tempo latini sono alcune delle carte vincenti di una formazione superbamente espressiva, propulsione e fluida improvvisazione con il piglio che hanno solo i grandi musicisti. Un percorso di grande jazz, dove la versatilità si accompagna alla passione ed alla fantasia, arrivando ad alternare alle serrate scansioni avanguardistiche il Brasile carnascialesco e l'hardbop più infuocato con una intensità davvero rara.
Henry Grimes (Philadelphia 3 novembre 1935) per parlare di questo grande contrabbassista (ha suonato con C.Mingus,T.Monk, A.Ayler, B.Goodman) bisogna far ricorso alle pagine di cronaca, in quanto Henry Grimes è per tutti l mito del jazz tornato dal silenzio. Scomparso nel 1973 da New York fino a 10 anni fa, molti credevano che fosse morto, altri che si nascondesse sotto falso nome. Era invece finito a Los Angeles dove si manteneva con grande difficoltà facendo l'operaio e dormendo anche per strada. Distrutto dai farmaci, ha vissuto nel vuoto e nella depressione per quasi trent’anni. Lo ha rintracciato un assistente sociale 10 anni orsono, ed è la storia di una resurrezione che ha riportato questo grandissimo contrabbassista a calcare i palcoscenici di tutto il mondo con un tocco ed una sapienza che continuano a raccontare il cuore più autentico del grande jazz..
Bari (Bari)
Teatro FOrMa
Via Fanelli 206/1
ore 21:00
ingresso a pagamento
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