41° Festival della Valle D'itria - Medea in Corinto
Classica e Lirica
« Partite, o vili; di mirare indegni
Siete l'affanno di Medea »
(Medea, Atto I, Scena VI)
Melodramma tragico in due atti
Libretto di Felice Romani
Prima rappresentazione assoluta nell’edizione critica
di Paolo Rossini per G. Ricordi & Co, Milano
Creonte ROBERTO LORENZI
Egeo ENEA SCALA
Medea DAVINIA RODRIGUEZ
Giasone MICHAEL SPYRES
Creusa MIHAELA MARCU
Evandro PAOLO CAUTERUCCIO
Ismene NOZOMI KATO
Danzatori FATTORIA VITTADINI:
Chiara Ameglio, Cesare Benedetti
Coreografie di RICCARDO OLIVIER
Maestro concertatore e direttore d’orchestra FABIO LUISI
Regia BENEDETTO SICCA
Scene MARIA PAOLA DI FRANCESCO
Costumi TOMMASO LAGATTOLLA
Disegno luci MARCO GIUSTI
Coro della Filarmonica di Stato “Transilvania” di Cluj-Napoca
Maestro del coro Cornel Groza
Orchestra Internazionale d’Italia
Medea in Corinto è un'opera lirica di Simon Mayr su libretto di Felice Romani. Commissionata dal Teatro San Carlo di Napoli, debuttò sulla scena il 28 novembre 1813.
Avendo riscosso grande successo, negli anni seguenti fu rappresentata in numerosi teatri italiani ed europei, ma in seguito scomparve dai cartelloni dei teatri, eclissata dalla più famosa opera di Luigi Cherubini. Per una riscoperta in tempi moderni, si deve attendere fino al 1977, con Leyla Gencer protagonista a Napoli. Nel 1994 l'etichetta Opera Rara incise l'opera con protagonisti Jane Eaglen, Bruce Ford e Raúl Giménez. Infine, nel 2010 fu nuovamente rappresentata a Monaco di Baviera nel Nationaltheater con la direzione musicale di Ivor Bolton, protagonisti Nadja Michael e Ramon Vargas.
Il libretto di Romani riprende il classico mito della maga della Colchide, reso celebre dalla tragedia di Euripide, ma modificando alcuni particolari:
- viene accentuato il carattere magico, tribale e furioso di Medea, riprendendo alcune tematiche della Medea di Seneca;
- il ruolo della Nutrice (nell'opera chiamata Ismene) viene sottodimensionato rispetto a Euripide e Seneca;
- sia in Euripide e Seneca Creusa (o Glauce) moriva assieme al padre: nell'opera Creonte sopravvive, e guida con Giasone un manipolo di soldati per vendicare la morte della figlia;
- il personaggio di Egeo (che in Euripide compare in un solo episodio, ed in Seneca non compare affatto) viene ridimensionato: diviene un antico pretendente alla mano di Creusa, poi rifiutato, dato che Creonte ha preferito a lui Giasone come genero. L'aiuto che offre a Medea non è un segno di generosità, ma una ricerca di un complice per vendicarsi dei giuramenti infranti.
(Fonte Wikipedia)
Martina Franca (Taranto)
Palazzo Ducale
Piazza Roma
ore 21:00
ingresso a pagamento
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